Mario & Sonic ai giochi Olimpici di Rio 2016 è un titolo che non si pone certamente con un videogioco dal gameplay profondo o dalla trama interessante.
Questa serie, che va avanti oramai da diversi anni, punta ad un audience di giovanissimi facendo leva sia sulla presenza di numerosi sport sia su due mascotte di alcune fra le più importanti aziende videoludiche Nipponiche.
Il titolo si compone di tre modalità principali più una multiplayer nella quale è possibile sfidare in modalità wirless o download (per chi non ha una copia del gioco quindi) i propri amici.
Le altre tre modalità presentano una struttura piuttosto nota nella serie, tranne una che ci ha piacevolmente sorpreso tanto per la sua originalità quanto per la sua immensa inutilità ai fini del videogiocatore.
Abbiamo una modalità “free” in cui affrontare ogni disciplina presente nel titolo in singleplayer utilizzando uno fra i circa 40 personaggi disponibili all’interno del rooster.
Le discipline si differenziano in normali e “plus”, ovvero una variante dello sport classico con qualche aggiunta in più (come ad esempio giocare a beach volley cercando di fare un tris sul campo avversario).
Abbiamo una modalità storia nella quale interpreteremo noi stessi sotto forma di Mii che, arrivati a Capocabana dovremo scegliere fra una scuola di allenamento, quella di Mario (affrontando quindi la storia di Mario) o quella di Sonic (affrontando quindi la storia di Sonic).
Le due scuole sono rivali e puntano l’una a vincere sull’altra per numero di medaglie d’oro ricevute.
Durante l’avventura sarà possibile allenarsi per vincere esperienza e salire di livello e per vincere della frutta, la principale moneta di scambio del gioco.
Con la frutta sarà possibile acquistare degli abiti dai vari Yoshi dispersi per la città con i quali possiamo aumentare le nostre caratteristiche ai fini di una performance migliore.
Ci saranno anche degli eventi particolari che movimenteranno un po’ la nostra piacevole permanenza a Copacabana ma ne parleremo in altra sede.
L’ultima modalità è quella più interessante ma allo stesso tempo più inutile: si tratta di una Maratona che correremo noi videogiocatori in prima persona.
Inserendo la modalità riposo della console e camminando accumuleremo passi che potremo “spendere”in questa modalità per avanzare nella corsa gareggiando anche con altri concorrenti incontrati tramite Street Pass.
Una modalità che dovrebbe spingere il videogiocatore ad avviare giornalmente il gioco ma adatta veramente ad un gruppo molto ristretto di gocatori.
A livello di gameplay c’e veramente poco da dire: siamo di fronte ad un titolo con la classica struttura di mix di mini-giochi.
Ogni disciplina non è altro che un piccolo mini-gioco in cui dimostrare le nostre abilità.
Ognuno di questi è differente sia negli obbiettivi che nei metodi di controllo che variano alla pulsantiera all’utilizzo del pennino.
Sono presenti tre livelli di difficoltà, facile, normale e difficile che altro non faranno che aumentare l’abilità della CPU.
Il titolo non ci sta sorprendendo molto ne a livello di gameplay ne a livello di “storia”, se così possiamo chiamarla, poiché non aggiunge effettivamente niente di nuovo alla formula, vincente, a cui siamo abituati.
Anche tecnicamente siamo di fronte ad un prodotto che potrebbe dare di più ma che sembra focalizzarsi, a ben ragione fra l’altro, sul gameplay, unico perno centrale di Mario & Sonic ai giochi Olimpici di Rio 2016.
Il livello di difficoltà invece è ben bilanciato e, nel maggiore livello di difficoltà si fa fatica a battere il record della CPU.
Questo porta alla creazione di una vera e propria sfida che viene subito smorzata dalla brevità e dalla poca profondità di ogni singolo mini-gioco.
Per ora il titolo sembra essere adatto effettivamente ad un pubblico di bambini per ogni suo elemento e, per quello a cui punta, sembra essere fatto bene.
Noi vi rimandiamo alla recensione finale del titolo, che arriverà fra qualche settimana, nella quale snoccioleremo meglio la questione della trama e analizzeremo nel dettaglio gli sport presenti.