The Wardrobe è un’avventura grafica punta & clicca dal gustoso sapore retrò sviluppata dai ragazzi italiani di CINIC Games.
Dopo una rapida prova (anche se lo abbiamo completato già in quella sede) alla Games Week di Milano finalmente, in concomitanza con la campagna per il crowdfunding su Eppela, possiamo mettere le mani su una versione alpha più ricca e succosa.
Cosa è cambiato dalla prova di Milano?
Essenzialmente nulla a parte la correzione di qualche fastidioso bug grafico e l’inserimento del doppiaggio e del sonoro, elementi di cui gli avventori del Lucca Comics&Games hanno potuto godere.
Abbiamo già avuto modo di parlarvi della prova che abbiamo già effettuato anche se in maniera piuttosto superficiale: in fondo si trattava di un piccolo assaggio di ciò che avevamo avuto modo di vedere nel trambusto a Milano.
Dopo questa breve ma importante introduzione è arrivato il momento di addentrarci sul serio all’interno del ricchissimo mondo di The Wardrobe.
La demo si apre con Skinny, il nostro scheletrico protagonista, che esce dal suo armadio e si ritrova dentro una discarica.
Dal suo dialogo iniziamo a capire un po’ quale sarà la storia dell’intera avventura: Skinny è stato ucciso dal suo migliore amico, Ronald, ingerendo una prugna maledetta, da allora vive come scheletro nel suo armadio che per qualche motivo sembra essere stato gettato all’interno della discarica.
Facciamo la conoscenza del custode del luogo dal quale apprendiamo essere il giorno di Halloween e questo ci consentirà di agire indisturbati durante la notte. Lo scopo? Riportare l’armadio a casa di Ronald.
Da qui prende vita una delle avventure più bizzarre di sempre: saremo messi di fronte ad enigmi piuttosto singolari anche se, per chi è avvezzo al genere, non troppo complessi da risolvere.
Una volta addentratosi all’interno della logica piuttosto stramba del mondo di gioco tutto sembrerà scorrere anche piuttosto velocemente, bisogna solo tenere a mente che nel mondo di The Wardrobe non esistono le stesse regole e leggi del mondo “reale” perciò bisogna imparare a ragionare fuori dagli schemi per raggiungere i propri scopi.
Trattandosi di una demo saranno poche le location visitabili ma in ognuna di essere sono racchiuse tantissime piccole citazioni e dialoghi improbabili che vi faranno gridare alla genialità degli sviluppatori più di una volta.
Si va dal piccolissimo disegno di uno Slender alla conoscenza della moglie di Frankenstein e dell‘Olandese Volante.
Nonostante le “anomalie” dell’ambientazione tutto sembra essere a suo modo coerente tanto che ad un certo punto non si fa più caso ai personaggi che si incontra e ai dialoghi improbabili che si vanno a leggere.
Il titolo è piuttosto bravo a “desensibilizzare” il videogiocatore al punto da fargli percepire quasi naturale anche il solo vedere due Ghostbusters ubriachi e depressi vicino ad un messicano ronfante.
The Wardrobe, almeno per la demo in questione, potrebbe sembrare ad una prima vista solo un’accozzaglia informe e confusa di idee, citazioni e rimandi ad altri titoli e mondi, sembrerà quasi non avere una propria identità eppure dialogo dopo dialogo, puzzle dopo puzzle inizierà a delinearsi una sagoma, tutto sembra acquistare senso e, con le lacrime agli occhi per le risate completerete questa demo e ne vorrete di più perché Skinny con il suo sfondare continuamente la quarta parete vi ha conquistato, perché lo stile grafico di tutto il gioco vi ha letteralmente stregato e perché le musiche e il doppiaggio magistralmente eseguito vi ha catturato tanto da ricominciare l’avventura per scoprire se vi siete persi qualche piccolo segreto qua e la.
Noi abbiamo completato questa versione alpha 4 volte in tutto e ogni volta ci siamo accorti di piccolissimi dettagli che prima ci erano sfuggiti: niente di troppo complesso o utile ai fini della trama ma in fin dei conti il bello dei punta e clicca non è proseguire l’avventura fino al suo finale quanto lo scoprire fin dove gli sviluppatori si sono spinti: potrò analizzare questo? Chissà che succede se provo a fare questa cosa… Questo è lo spirito con il quale ogni titolo del genere andrebbe affrontato e The Wardrobe è riuscito a farci rivivere queste stesse emozioni. Emozioni che difficilmente nel mondo videoludico attuale è facile provare.