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Assassin’s Creed Unity – Provato – Milan Games Week

Assassin’s Creed Unity – Provato – Milan Games Week

Come non poter parlare di uno dei titoli più attesi di questo inverno, portatore di un titolo tanto famoso quanto seguito dai fans più fedeli? Ovviamente stiamo parlando di Assassin’s Creed Unity, settimo capitolo della celeberrima saga che, questa volta, ci catapulta in una Francia rivoluzionaria alla fine del ‘700.

Ed è appunto nelle città francesi in cui viene raccontata l’avventura di Arno Dorian, un assassino nuovo dell’ordine in cerca di redenzione. Il nostro protagonista ha enormi scenari cittadini in cui eseguire i suoi assassini, e noi non possiamo che riempirci gli occhi di tutti i lati positivi e negativi di questo nuovo gioco.

Innanzitutto bisogna ricordare che, come annunciato dagli stessi programmatori e game designer del gioco, questo titolo sarà basato principalmente sulle capacità stealth di Arno, non ci troveremo quasi mai in mezzo a una via a correre per raggiungere un punto preciso della mappa, ma saremo costretti a rifugiarci sui tetti delle case per passare in osservati dal resto della città. Questa forzatura è infatti data dall’implementazione della difficoltà di combattimento nelle zone cittadine, l’intelligenza artificiale dei nostri avversari è migliorata, e anche parecchio, quindi il primo pensiero per sconfiggere un nemico sarà quello di nascondersi la maggior parte del tempo e poi agire di soppiatto senza che nessuno ci noti.

Questo è chiaramente un punto a favore della serie poiché rianima l’idea principale del gioco come nei primissimi titoli, possiamo però immaginare che, in una versione completa, questa caratteristica possa iniziare ad essere noiosa poiché mancante di una parte più attiva del giocatore. Sappiamo tutti, e siamo costretti ad ammettere, che un bel combattimento non guasta mai, soprattutto se ci troviamo in una Francia rivoluzionaria, vogliosa di prendere il potere e pronta a combattere a denti stretti.

Inoltre abbiamo notato, durante la prova della demo, che gli engine di gioco non sono migliorati di molto, anche nelle fasi di arrampicamento e parkour, il protagonista sembra costretto a un percorso preciso, anche tentando di cadere goffamente da un tetto, non è facile riuscirci, il che dovrebbe essere una cosa facile per aumentare la difficoltà del gioco. Sarà forse che gli sviluppatori Ubisoft ci hanno costretti sui tetti della Francia per obbligarci ad ammirare l’enorme lavoro fatto sui modelli delle case e degli engine di luce? Anche se abbiamo notato un certo fastidio nel rintanarci sui tetti, e non poter esplorare la città disponibile nella demo in mezzo alle strade, bisogna ammettere che la città è resa benissimo anche dall’alto, infatti lo studio delle vie francesi di fine ‘700 è approfondito nei minimi dettagli. Ogni finestra, porta o mattone sembrano reali e riescono a trasportarci facilmente in un quadro dell’epoca.

Parlando infine di come immaginiamo la risposta dei fans riguardo questo titolo, possiamo assicurare a tutti i giocatori che Assassin’s Creed Unity è un gioco completo, che ci trasporta in una nuova città non trattata nei capitoli precedenti, ma che ci lascia sempre con lo stesso particolare sapore, che i fedeli amanti del brand riscopriranno con piacere, ma che non sarà gradito a tutti gli altri poiché niente di veramente nuovo.

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