Un grande hype iniziale che è stato ancor più alimentato da un inatteso rinvio agli ultimi giorni di maggio del 2014 riguarda profondamente Watch Dogs, titolo open world d’azione multipiattaforma sviluppato da Ubisoft Montreal e uscito per PS3, PS4, Xbox 360, Xbox One, PC e Wii U per PC, che da un punto di vista tecnico e narrativo ha deluso intensamente la maggior parte di quei videogiocatori che lo attendevano tanto bramosamente.
Il nostro alter ego in Watch Dogs sarà Aiden Pierce, uomo mentalmente distrutto dopo la morte della nipote che cercherà di vendicare a qualsiasi costo, questo è tutto quello che c’è da dire sulla trama, fatta eccezione infatti per qualche scontatissimo colpo di scena e qualche momento davvero eccitante mentre andremo avanti nella campagna, si rivelerà piatta e poco curata, fattore deludente che naturalmente dopo tutto il tempo che Ubisoft si è presa per dedicarsi al gioco non avevamo previsto.
Gameplay
Aiden è molto abile ad utilizzare una gran quantità di armi da fuoco, da mischia ma sfoggia il meglio di sè nell’utilizzare il suo smartphone in modo che possa sfruttare la sua capacità d’accesso a quasi ogni sistema elettronico presente a Chicago per hackerare ad esempio altri telefoni, ponti, telecamere e tante altre cose che di certo non vogliamo spoilerarvi, è questa l’innovazione e il punto forte che Watch Dogs ha tentato di inserire dentro ormai un parco titoli che sa tanto di visto e rivisto.
In Watch Dogs, la città stessa potrà essere utilizzata come arma, il telefono sarà utile infatti per liberarsi dei nemici, della polizia sia a piedi che in auto, un vantaggio che ripiega sopratutto sullo svantaggio di non poter sparare dal finestrino mentre saremo in corsa in macchina e la stessa cosa vale per le moto.
Il nostro personaggio oltre che a essere dotato di uno sviluppo etico e morale, che si rivela sostanzialmente inutile ai fini della trama, ha a disposizione un albero delle abilità che varia da quelle per il combattimento a quelle per la guida fino a quelle per il fai da te, ovvero la possibilità di costruire oggetti come gadget e bombe con materiali che troveremo in giro per la città, il gioco infatti è un open world con una mappa abbastanza grande, che offre tantissime attività da svolgere, come ad esempio i classici collezionabili di tutti gli open world che in Watch Dogs sono moltissimi.
Il vero punto forte di questo aspetto free roaming è rappresentato dai trip digitali: minigiochi molto vari che si sono rivelati molto divertenti e innovativi da un punto di vista del gameplay e se a questi si aggiungono i contratti da “fixer”, come li definisce il gioco, sintetizzabili in semplici assassinii o missioni dove lo scopo è l’atterramento di alcuni capi banda e la possibilità, come abbiamo visto in Far Cry o su Assassin’s Creed, di liberare alcune aree di Chicago per sbloccare altre missioni secondarie, la longevità slitta a molte ore di gameplay per il single player.
Altro fresco elemento in Watch Dogs è il multiplayer che varia dalle corse online alla libera esplorazione pubblica fino alla decodifica online, una modalità dove due squadre avversarie lotteranno fra loro per cercare di megttere le mani su un file e decodificarlo.
Grafica e Audio
Da un punto di vista tecnico il gioco non è scarso, anzi è davvero ben fatto, se non fosse per le ombre dinamiche assenti e per gli oggetti, gli edifici e i paesaggi che sulle distanze risultano scarni di dettagli. Come se non bastasse il gioco ha subito un notevole downgrade grafico tra la versione mostrata all’E3 2012 e le versioni rilasciate nel 2014.
La fluidità sulle console di ultima generazione è buona, con un frame-rate fisso sui 30 fps nelle situazioni meno concitate mentre la situazione precipita leggermente quando l’azione si fa più intensa, cosa che non accade per le old gen dove la fluidità risulta più stabile a discapito di qualche pecca grafica in più naturalmente.
La città è viva, ricca di gente e di veicoli in movimento e in questo sfoggiano la loro parte migliore i PC meglio ottimizzati e le nuove console Microsoft e Sony ovviamente.
Da un punto di vista sonoro il completo doppiaggio in italiano è davvero ben fatto, le musiche azzeccate e i suoni della città davvero immersivi, capiterà spesso infatti di trovarsi di fronte gruppi di rapper che intonano un motivetto freestyle o persone alle quali potremo hackerare il telefono e conseguentemente ascoltare le loro conversazioni o leggere i loro messaggi.
In conclusione
Watch Dogs non è il capolavoro che ci aspettavamo, non ha completamente deluso le nostre aspettative ma volevamo qualcosa di più, qualcosa per cui sarebbe valsa veramente la pena aspettare tutto questo tempo, un gioco dalle premesse eccezionali sfruttato male e con cui si poteva fare molto meglio, un gameplay senza ombra di dubbio innovativo, ma che nel complesso risulta ripetitivo a lungo andare, i trip digitali e l’aspetto dell’hacking non bastano a dichiarare Watch Dogs un capolavoro, un gameplay più dinamico, una trama più avvincente e un sistema di sviluppo del personaggio più approfonditi avrebbero fatto di Watch Dogs un gioco memorabile.