Tokyo Mirage Sessions FE è stato annunciato come un crossover tra Shin Megami Tensei e Fire Emblem lo scorso dicembre e ha tenuto sulle spine molti fan di entrambe le saghe videoludiche.
Una prima cosa da dire su questo titolo riguarda la lingua: i doppiaggi sono puramente in giapponese mentre il testo dei sottotitoli è solo in inglese. Questo però non è affatto un impedimento: il lessico usato è semplice, se non in qualche rara eccezione, ed è comprensibile anche da chi non ha molta dimestichezza con l’inglese.
La storia inizia con un Flashback nel quale una dei protagonisti, Tsubasa, si salva miracolosamente da una misteriosa sparizione di massa. Alcuni anni dopo partecipa a un’audizione per diventare Idol, seguendo le orme di sua sorella. Lì incontra Itsuki, un amico di infanzia, ed entrambi vengono attaccati da alcune entità malvagie che mirano a rubare il Performa, energia creativa contenuta negli esseri umani. Si ritrovano in uno strano luogo, chiamato Idolasphere, e lì risvegliano i loro poteri di Mirage Masters!
Parlando delle meccaniche del gioco, Tokyo Mirage Sessions è praticamente uno Shin Megami Tensei. Al posto del demoni troviamo però i Mirage, esseri generati dal Performa degli umani. Qui entra in scena l’aspetto Fire Emblem del gioco: i Mirage controllati dai protagonisti sono proprio dei personaggi di Fire Emblem! Per fare un rapido esempio troviamo Crom, di Fire Emblem Awakening o Caeda e Cain di Fire Emblem Shadow Dragon. Inoltre, i protagonisti combattono con dei costumi che uniscono lo stile del loro Mirage al loro stile personale.
I personaggi hanno un Mirage fisso, ma attraverso un sistema di crafting, chiamato Carnage Unity, è possibile creare nuovi armi equipaggiabili. Il livello dell’arma aumenta con i combattimenti e vi permetterà di imparare nuove abilità estremamente utili.
Le abilità uniscono gli incantesimi di Shin Megami Tensei, come Dia, magia curativa, Zio, del tuono, e così via, con il triangolo delle armi di Fire Emblem. La principale novità del gioco sono però le Session, combinazioni di mosse che si attivano se il nemico è debole a un dato elemento o ad un’arma. Attenzione però! Anche i nemici possono sfruttare questa nuova meccanica, quindi sta a voi creare le migliori strategie per sconfiggerli senza ricevere troppi danni! Esistono inoltre anche attacchi speciali, che sfruttano il proprio Mirage per devastare gli avversari.
Un’ultima cosa da dire riguarda le ambientazioni, la grafica e le OST.
Nonostante qualche piccolo calo di frame nelle scene tridimensionali, nel complesso, il gioco è molto fluido e le parti “anime” sono fatte davvero bene. I colori sono espressi in maniera giocosa e allegra, proprio per far risaltare lo stile “Idol” che caratterizza il titolo: fasci di luce e il palco con gli spettatori sono solo alcune delle cose che rendono questo gioco davvero molto apprezzabile alla vista.
Il gioco ricorda davvero tanto Persona 4, più che i giochi principali degli Shin Megami Tensei. Non che questo sia un difetto, anzi! Con l’imminente uscita di Persona 5, gli amanti del genere potranno divertirsi con questo ottimo titolo.