Splatoon • Recensione

Giochi per Nintendo Wii U

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Nintendo reinterpreta gli sparatutto

Le prime impressioni all’annuncio di Splatoon in occasione dell’E3 2014 sono state davvero positive online: c’è chi da subito ha urlato al miracolo, chi invece ha deciso di prenotare il gioco a sole poche settimane dall’annuncio ed altri (guardate un po’ la gif qui accanto) che hanno perso la testa.

In opposizione alla reazione globale dei fans, la nostra redazione ha deriso letteralmente Splatoon, con un atteggiamento quasi denigratorio e derisorio nei confronti di Nintendo e dell’annuncio di un titolo così apparentemente irrilevante quanto inconsistente.

Fatto sta, però, che Splatoon è riuscito pian piano ad acquisire sempre più una maggiore importanza nella scena dei first-game di Wii U grazie anche ad una serie di annunci che l’azienda ha convintamente deciso di rilasciare step by step, incrementando così progressivamente l’attesa generale per l’uscita del titolo in esclusiva per Wii U.

Il giocatore sarà personificato in una strana creatura multiforme denominata Inkling, capace di assumere indipendentemente dal sesso maschile/femminile sembianze di umanoide o di calamaro, a seconda di ciò che è più opportuno durante i vari momenti della battaglia. Le battaglie 4 VS 4 vedranno scontrarsi due fazioni a colpi di spari di sparano inchiostro sul terreno circostante. Ogni personaggio può trasformarsi in un calamaro e nuotare nell’inchiostro del colore della propria squadra ed è possibile scivolare giù o risalire su per le pareti o nuotare sul suolo sottostante con moltissima naturalezza.

Il colore che splatta via proiettili e sangue

Oggi Splatoon ci tiene molto (si veda la campagna promozionale su facebook che Nintendo Italia ha iniziato a diverse settimane dal lancio del prodotto, oppure il ricchissimo contest twitter sempre finalizzato alla sponsorizzazione del gioco) a presentarsi in maniera piuttosto impetuosa e risoluta come un titolo fresco, estivo, divertente e soprattutto (anzi, gioco di parole, sparatutto) deciso a rompere lo schema del classico genere precedentemente citato attraverso il suo inedito e simpatico mix di colori accesi e vivi, personaggi fantastici e un tocco di quella Nintendo Difference che ha sempre determinato il successo dell’azienda giapponese e l’ha distinta da altre case produttrici, nel bene e nel male.

Perché avevamo deriso Splatoon? Perché si tratta di un simulatore di un simulatore di guerra, e in quel momento ci è sembrata un’idea ridicola. E perché abbiamo riconsiderato la nostra posizione? Perché inzuppare i nemici con il colore della propria squadra, cioè splattarli, è divertente, e anche molto. Specie quando c’è la possibilità di attaccarli alle spalle o quando meno se lo aspettano, dato che nuotare subdolamente nell’inchiostro come dei calamari aprirà le porte a nuove dinamiche di battaglia. Insomma, Nintendo fa leva su un cambio radicale rispetto agli sparatutto classici e decide di svilupparne uno per homeconsole: basta sangue, basta proiettili, basta anche con armi verosimili e via con il colore e la fantasia!

Splatoon

Campagna Single-player & Gameplay

La demo che avevamo provato un anno fa c'aveva lasciato già col

La demo che avevamo provato un anno fa c’aveva lasciato già con qualche dubbio… che tristemente è stato confermato.

Comandi intuitivi ed un gameplay molto solido nelle sue dinamiche vi accompagneranno per ore ed ore di gioco nella vostra campagna in single-player che, come si poteva ampiamente prevedere, pecca molto in fatto di trama, ma il difetto più grande è che può risultare a tratti ampiamente noiosa. La campagna singleplayer si trova a Coloropoli, la città delle misteriosissime creature Splatoon, e nello specifico l’area riservata alla campagna in singolo giocatore è situata nell’underground e si chiama Distretto Polpo. Quest’area ospiterà decine di livelli, tutti da scoprire tramite l’esplorazione e poi da superare singolarmente. Se non ci siamo spiegati ancora sufficientemente bene, possiamo fare l’esempio con un classico gioco di Super Mario: esistono 4 “mondi” (si chiamano “zone” in Splatoon), tutti da superare in sequenza, ma ogni livello non è fin da subito giocabile, infatti sarà indispensabile esplorare in un primo momento la zona per trovare i bollitori che condurranno il giocatore verso il livello successivo. Una volta che tutti i bollitori di una zona verranno superati, sarà possibile affrontare il boss di fine livello, ma il livello di difficoltà non è molto elevato.

Superare un livello comporta l’acquisizione di Documenti e Potenziamenti ottenibili mediante il pagamento delle “monete” cumulabili nel corso dell’avventura. I potenziamenti sono finalizzati al miglioramento di: Pistola élite, Serbatoio, Bomba splash, Granata e Bomba a ricerca.

I livelli disponibili procedono per climax ascendente in difficoltà e genialità: si passa da livelli standard ad altri sempre più complessi e spaziali, che progressivamente ci alleneranno per superare le situazioni più difficili online, ossia la punta di diamante di Splatoon.

Uno dei rimproveri che abbiamo spesso e volentieri, perché le critiche motivate sono sempre costruttive, inflitto a Nintendo è quello di non aver utilizzato le potenzialità del Wii U Gamepad. E adesso, beh! Ragazzi, non è cambiato nulla: il secondo schermo è – come in tutti i giochi – scomodo da vedere insieme allo schermo della TV ed inoltre non è consentito giocare esclusivamente dal Gamepad. Insomma, se Splatoon sorprende per i contenuti che porta e per la sua relativa originalità, il GamePad fa acqua da tutte le parti inevitabilmente ancora una volta e l’unica cosa che potrebbe salvarlo da una bocciatura totale è la funzione giroscopio (di cui anche altri controller più ergonomici ed intriganti sono dotati), che permette la rotazione automatica della telecamera con il sensore di movimento di cui il GamePad è fornito. È possibile disattivare questa funzione in più se la si trova scomoda, e quindi si potrà decidere di ruotare la visuale di gioco anche col classico analogico R.

Ragazzi, l’online. L’oooonlaaiinnn.

Lo chiariamo adesso: abbiamo ricevuto il gioco con anticipo rispetto alla data di rilascio ufficiale, per cui abbiamo avuto modo di provarlo largamente in una versione dedicata alla prova delle redazioni specializzate più importanti (gne gne gne). Quindi, il numero di utenti connessi ai server di Nintendo erano davvero pochi e tutto funzionava correttamente.

Ma la domanda è: Nintendo riuscirà a garantire un servizio ottimale anche al day-one? Oppure i suoi server-chicco, abbondantemente derisi in più occasioni, crasheranno ed amen?

EDIT: Abbiamo avuto modo di provare anche questo aspetto del gioco e, miracolosamente, i server Nintendo sono stati in grado di sopportare – anche se con rare eccezioni ed imperfezioni – la grande mode di utenti connessi online.

Il multiplayer online si conferma dunque come epico, intrigante, divertente, intuitivo, nicotizzante (sì, dobbiamo proprio coniare questo nuovo lemma). Abbiamo davanti un potenziale successo come Mario Kart: quel gioco non molto divertente in single-player, ma che sorprende in multiplayer locale e sopratutto se giocato online.

Purtroppo però, mentre ad esempio Mario Kart 8 raggiunge i 48 tracciati percorribili online, Splatoon mette a disposizione pochissime aree splattabili. In realtà, la possibilità che vengano rilasciati dei DLC è verosimile e ciò determinerà un maggior quantitativo di contenuti che il gioco offrirà in futuro, ma al momento dobbiamo criticare la scelta di aver scelto così pochi scenari. Sono soltanto cinque: Pista Polposkate, Raffineria, Periferia urbana, Magazzino e Centro commerciale.

Ci saranno tre modalità online:

  • Partita amichevole (Unisciti alle battaglia dei tuoi amici) – Leggasi il punto successivo, ma con la possibilità aggiuntiva di poter prendere parte allo splattamento nella partita di qualche amico.
  • Partita amichevole (Conquista territori in tutto il mondo) – È l’online “classico”: si trovano altri 7 giocatori casualmente online e si parte per la battaglia in modalità Mischie mollusche. Si viene divisi randomicamente in due squadre da 4 giocatori ciascuno e vince la squadra che riesce a colorare di più il territorio di battaglia e splattare più nemici della squadra avversaria. Spesso i risultati di una battaglia saranno incerti fino all’ultimo momento… sono momenti di ansia ed adrenalina! Giudigatto al termine della battaglia comunicherà l’esito della sfida decretando la squadra vincitrice. Il difetto principale di questa modalità è la durata eccessivamente breve di una partita (cioè 3 minuti che voleranno via in pochi secondi), ma fondamentalmente ciò incoraggerà il giocatore ad un nuovo match (da qui l’aggettivo nicotizzante che avevamo coniato prima).
  • Partita pro (Combatti con i giocatori più agguerriti) – Disponibile soltanto con un aggiornamento software disponibile da subito – Include delle regole speciali ideate proprio per gli utenti più forti.. e le battaglie in multiplayer diventano folli.

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Verdetto provvisorio

Gli anni di Wii U passano molto velocemente e Splatoon è ufficialmente uno di quei titoli che più può incoraggiare il consumatore all’acquisto della console. Mettendo da parte analisi di mercato delle quali non possiamo stimare nulla in quanto non siamo pienamente competenti in materia, possiamo però dire con una certa sicurezza che il titolo rappresenta un evergreen di qualità per un pubblico davvero vasto che potrebbe determinare il successo di vendite di Wii U grazie al passaparola.

Nonostante una quantità di scenari giocabili online davvero limitata (Nintendo vuole vendere i DLC?) e la mancanza di chat vocale online, Splatoon conferma le apparenze: è proprio un gioco spensierato, quasi d’altri tempi che grazie alla sua originale interpretazione degli sparatutto potrebbe fare incetta nei cuori di numerosissimi nuovi fans e addirittura, con un po’ di fortuna s’intende, diventare un brand sulla cresta dell’onda per popolarità e successo.

EDIT: Soddisfacenti le modalità amiibo, multiplayer locale e anche il fatto che Nintendo abbia iniziato a rilasciare dei DLC gratuitamente. Un grande passo avanti per una Nintendo che vuole essere sempre più protagonista del futuro dei videogiochi. Bravi.

Idee non ancora chiare?

Nintendo ha molto astutamente dedicato una delle sue presentazioni Direct a Splatoon, con oltre 30 minuti di spiegazione delle principali meccaniche e caratteristiche di gioco. Vi lasciamo il video qui sotto qualora vorreste capire ancora meglio cos’è Splatoon:

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Pro

  • L'originalità Nintendo si percepisce anche se sviluppa uno sparatutto per la prima volta
  • Obbiettivo divertimento (o blasfemia) raggiunto!
  • Anche gli utenti Wii U hanno il loro aitante sparatutto
  • Il sonoro tutto sommato è discreto, ma alcune track sono insopportabili
  • Gameplay estremamente fluido a 60fps (tranne che nella piazza della città di Coloropoli)
  • Buona varietà di armi, vestiti ed accessori sbloccabili
  • Realismo dell'inchiostro e dinamiche fisiche ben realizzati
  • Amiibo mode sblocca contenuti esclusivi
  • Multiplayer online pazzesco, anche se con qualche rarissima impefezione

Contro

  • Utilizzo del Wii U GamePad non pienamente soddisfacente
  • Nessuna chat vocale nel multiplayer online
  • Gli scenari giocabili online sono pochissimi (anche se aumentano con i DLC in uscita)
8.6

Buono

Ho fondato ST Games nel 2011, quando avevo 13 anni, chiamandolo Sinnoh Tower. Gestisco da sempre ogni aspetto del sito: sono amministratore generale, responsabile della grafica, della gestione delle Pubbliche Relazioni nonché dell’advertising con aziende del settore. Quando sembro oziare in realtà ottimizzo tutti gli aspetti del sito e penso sempre allo step further. In una parola: ambizioso. In molti momenti, il mio più che un passatempo è una dipendenza. In alcuni momenti vorrebbe soltanto abbandonare tutto e fuggire alle Hawaii, ma ci ha sempre ripensato.. e più tempo passa più pensa di rimanere.