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Pokémon Super Mistery Dungeon si presenta come la naturale evoluzione della serie per come la conosciamo: così come per ogni altro titolo Pokémon così longevo è normale che si venga a creare un certo standard all’interno del gameplay che, capitolo dopo capitolo, viene semplicemente arricchito con tutti quegli elementi di contorno che contribuiscono ad evolvere il brand tenendolo sempre al passo coi tempi.
Per uno spin-off come questo l’evoluzione è dovuta principalmente a tutte le novità introdotte all’interno della serie principale che, di riflesso, arrivano anche all’interno di questa serie come è naturale che ci si aspetti.
Così, dopo anni di formule collaudate e funzionanti ecco che Pokémon Super Mistery Dungeon ci si presenta esattamente come ci aspettavamo, un emozionante ritorno in prima persona all’interno del mondo dei Pokémon.
Narrazione
La scelta del nostro alter-ego non è casuale ma ci sarà dato in base alle risposte che daremo ad un test psicologico grazie al quale dovremmo sentirci più immersi all’interno delle atmosfere di gioco.
Ci verrà chiesto in seguito di scegliere la nostra compagna per il viaggio in mezzo a tutti gli starter fin’ora conosciuti.
Come di consueto quindi ci risveglieremo all’interno del mondo Pokémon consapevoli di essere esseri umani che per qualche kafkiana ragione ci siamo risvegliato con il corpo di un pokémon.
Nemmeno il tempo di renderci conto dell’accaduto che verremo attaccati, apparentemente senza motivo, da un gruppo di Beheeyem.
Salvato da un Nuzleaf di passaggio faremo la conoscenza di Borgo Quieto, una delle prime location del titolo all’interno della quale si svolgerà tutta la nostra formazione.
A Borgo Quieto conosceremo la nostra compagna e inizieremo a immergerci nella routine della vita di un pokémon bambino: scuola, giochi, amici, litigi e tanta avventura.
Una cosa ci ha molto colpito del titolo e si tratta di qualcosa che ad alcuni può piacere mentre ad altri può far storcere il naso ed è il tutorial.
La scelta adottata per questo capitolo è alquanto singolare in quanto le prime 5 ore circa saranno dedicate essenzialmente al tutorial e alla familiarizzazione con tutte le meccaniche di gioco.
Eppure non riescono a pesare perché sapientemente inserite all’interno di un contesto ben preciso e funzionale: siamo pokémon bambini e in quanto tali dobbiamo frequentare la scuola che, a discapito di quel che si può immaginare, non consiste in “inutili” e tediose lezioni teoriche ma in vere e proprie esercitazioni sul campo che ci vedranno essenzialmente giocare in prima persona.
In più è all’interno del contesto scolastico che inizia a delinearsi la trama di gioco a partire dalla conoscenza della nostra compagna di viaggio con la quale avremo tanto da condividere.
All’interno della classe vengono a delinearsi le personalità dei singoli pokémon e va a scriversi l’inizio della nostra nuova vita in questo mondo.
Da li scopriamo che il sogno della nostra nuova amica è quello di entrare a far parte del Gruppo Esplorativo Pokémon, nel quale chiaramente entreremo anche noi trascinati dall’entusiasmo della nostra (troppo) giocane amica.
Ed è solo alla fine di questo lungo tutorial che iniziano a verificarsi strani eventi nel mondo Pokémon e per i quali saremo chiamati ad “investigare”.
Per molti giocatori potrebbe essere un avvio troppo lento per una storia che, in fin dei conti, non offre niente perché parliamoci chiaro… La trama d Pokémon Super Mistery Dungeon, così come la trama di ogni capitolo della serie, non è niente di che.
Eppure questo lento inserirci all’interno della quotidianità delle vite dei pokémon fa parte di una narrazione ben strutturata e ben studiata.
In fondo non siamo che un essere umano che dal giorno alla notte si è ritrovato essere pokémon, e per di più un bambino.
Pensare di essere subito catapultati nel vivo dell’azione sarebbe leggermente poco naturale rispetto all’inserimento, lento, all’interno di una nuova vita essenzialmente.
E poi Pokémon Mistery Dungeon non ha mai voluto essere un titolo dalla narrazione profonda o dalla trama elaborata quinto un dungeon crawler essenziale nelle sue meccaniche e quindi basato esclusivamente sul gameplay.
Gameplay: Esplorazione e Combattimento
Su questo non abbiamo dubbi: questo capitolo della serie è quello che più ci è piaciuto per quanto concerne il gameplay.
Nonostante un’AI ancora fin troppo stupida e frustrante, il titolo ha saputo inserire alcune piccole novità che hanno contribuito a rendere l’esplorazione e i combattimenti ancora più strategici e avvincenti.
Il gameplay di Pokémon Super Mistery Dungeon si basa essenzialmente su questi due fattori: esplorazione e combattimento.
Esplorare un dungeon nella sua interezza è quasi fondamentale per una buona ottimizzazione delle proprie risorse di gioco: oltre a far crescere di livello il proprio party è possibile stringere legami con altri pokémon e raccogliere oggetti fondamentali per le fasi di combattimento.
Oltre ai classici oggetti da poter utilizzare in battaglia questa volta si aggiungono i Cerchi e i Lithos.
I primi non sono altro che bracciali che diamo ai pokémon (i quali possono avere effetti particolari) contenenti X slot.
Gli slot vanno riempiti con i Lithos, pietre particolrai che troviamo nelle nostre esplorazioni e che hanno tre caratteristiche fondamentali.
Esistono solo nel dungeon corrente (finito il dungeon spariscono).
Se usate danno un buff temporaneo al pokémon.
Se inserite all’interno di uno slot del Cerchio danno al pokémon un altro buff (o abilità speciale) che durerà per tutto il dungeon.
Inutile dire che una meccaniche del genere va a cambiare radicalmente l’approccio ad ogni tipo di dungeon e di combattimento in quanto all’interno del party possono essere definiti dei veri e propri ruoli che vanno dal supporto all’attaccante puro.
I combattimenti sono strutturati a turni in ognuno dei quali possiamo utilizzare una fra quattro mosse disponibili che possono essere a distanza o “melee”.
Inoltre è possibile organizzare delle mosse di gruppo con le quali circondare il nemico e attaccarlo con combo devastanti.
A livello artistico Pokémon Super Mistery Dungeon è impeccabile: graficamente piacevole alla vista e con delle atmosfere fiabesche, quasi oniriche, degne del mondo in cui stiamo vivendo la nostra avventura.
Anche la colonna sonora nonostante la sua povertà è piuttosto azzeccata anche se avremmo voluto sentire più varietà nelle traccie d gioco.
Conclusioni
In conclusione Pokémon Super Mistery Dungeon è un titolo senza troppe pretese che mira principalmente a far divertire con il suo gameplay.
Acquistarlo o meno spetta a voi: se siete appassionati del genere o del mondo Pokémon o della serie in generale non c’è bisogno di starci troppo a pensare.
Se siete “nuovi” in questo mondo invece il nostro consiglio è di dargli una possibilità perché in fin dei conti è un titolo valido, Pokémon o non Pokémon.
