Dovessimo riassumere Pokémon Alpha Zaffiro e Omega Rubino con una sola parola, questa sarebbe “emozionanti”, non c’è un’altra maniera per descrivere pienamente l’esperienza videoludica che regalano questi due remake sia a chi ci si approccia per la prima volta sia per chi ha già vissuto la propria avventura a Hoenn circa 11 anni fa.
Game Freak ha saputo rivoluzionare completamente i buoni, vecchi e cari Rubino e Zaffiro riuscendo però a mantenerne l’essenza intatta regalandoci le stesse sensazioni provate tempo fa a muovere i primi passi ad Albanova.
La trama
In ogni titolo del brand di Pokémon concentrarsi sulla trama è semplicemente riduttivo, non è quella che regge il gioco, fa semplicemente da cornice a tutta l’avventura che si va a vivere all’interno del mondo di gioco.
Pokémon Alpha Zaffiro e Omega Rubino non sono da meno anche se riescono a discostarsi dal resto della saga per l’atmosfera che essa riesce a dare all’intera avventura.
Tralasciando l’Episodio Delta, su cui torneremo più avanti, la storia inizia con Norman, nostro padre, che comincia la sua avventura da capopalestra a Hoenn, e più precisamente a Petalipoli.
Questo porta al trasloco dell’intera famiglia e proprio nel camion dei traslochi ha inizio la nostra avventura…
Come al solito inizialmente si tratterà semplicemente di un viaggio per conquistare le classiche otto medaglie e diventare i Campioni della regione ma ben presto verremo a conoscenza dei piani malvagi del team di cattivi locale, Idro o Magma a seconda della versione di gioco.
Il loro scopo è quello di ricreare un mondo perfetto in cui i Pokémon possono essere liberi e in cui tutto proceda pacificamente e per far questo è necessario cancellare completamente tutto quello che l’uomo ha portato e riportare il pianeta al suo stato primordiale.
Hoenn è una regione molto particolare alla quale sono legati due pokémon millenari, coloro che hanno dato vita alla Terraferma e all’Oceano, Groudon e Kyogre.
All’alba dei tempi essi avevano un potere immenso che riuscivano ad utilizzare grazie alle forze della natura, ma col tempo il loro potere è andato esaurendosi e si sono addormentati nelle profondità della terra.
Lo scopo dei due team sarebbe quello di risvegliarli e risvegliare il loro potere sopito in modo da far ritornare tutto come era in principio…
“Da grandi poteri derivano grandi responsabilità” direbbe qualcuno e come si può immaginare un potere tanto grande non è facile da controllare, quindi entriamo in ballo noi che verremo chiamati a salvare il pianeta dalla catastrofe imminente…
All’interno della “classica” trama di Rubino e Zaffiro è stata inserita però tutta una mitologia nuova, o forse è più corretto dire che la vecchia mitologia è stata ampliata per dare ulteriori spiegazioni e maggiore profondità alle nostre azioni.
Il segreto della megaevoluzione, qualcosa che avevamo già visto a Kalos, è finalmente rivelato e ogni tassello sembra prendere il proprio posto, Hoenn sembra nascondere più di quel che si credeva…
Il gameplay
Quello che ha sempre caratterizzato i giochi di pokémon è stato il gameplay, quindi tutte quelle meccaniche che evolvendosi da titolo a titolo riescono a portare prodotti sempre più nuovi e completi, anche quando si tratta di remake.
Elementi tanto cari ai giocatori di X e Y ritornano a farsi sentire come ad esempio, prima fra tutti, la megaevoluzione, una meccanica introdotta a Kalos e che qui sembra aver raggiunto la sua piena realizzazione.
Fondalmentalmente le novità introdotte nel gamepay sono poche ma allo stesso tempo si fanno apprezzare, quindi tralasciando tutto quello che oramai è divenuto canonico all’interno della serie analizziamo quelle che sono state le aggiunte.
La cosa che salta subito all’occhio è il nuovo PokéNav che nella sua nuova versione si chiama MultiNav, e mai nome fu più azzeccato.
Questo potentissimo strumento dispone di tre funzionalità principali:
- NaviMappa, strumento che consente di visualizzare la mappa e al suo interno elementi precisi come le piante di bacche, le basi segrete o gli allenatori che vogliono sfidarci, inoltre consente uno spostamento rapido fra i luoghi permettendo l’utilizzo del volo senza passare per il menù Pokémon.
- NaviTalk, strumento che ci consente di rimanere sempre aggiornati su quello che accade a Hoenn come se avessimo una piccola Tv sempre con noi, si va, infatti, dai notiziari ai programmi più frivoli come lo show del Giudice Onomastico.
- NaviSvago, strumento che ci consente tutte quelle funzionalità introdotte con X e Y, quindi SAV, Poké Io&Te e PSS.
- NaviDex, ovvero lo strumento più utile dell’intero gioco. Si tratta di uno strumento che ci permette di vedere quanti Pokémon ci sono nel percorso in cui ci troviamo e, una volta catturati, poterne iniziare una ricerca.
Questa meccanica è tanto particolare quanto utile, ogni volta che incontriamo una specie di Pokémon la ricerca con il NaviDex diventa più potente consentendoci di trovare esemplari della stesse specie molto più forti e rari.
Oltre alle utilissime funzioni del MultiNav la meccanica che più ha affascinato fin dai trailer è quella dell’Ipervolo per via del suo particolare modo di esplorare la regione.
Purtroppo, o per fortuna, è qualcosa di ottenibile intorno alla fine del gioco ed è quasi esclusivamente qualcosa di scenico più che di realmente utile.
Si tratta di esplorare l’intera regione dall’alto e quindi da un punto di vista del tutto nuovo ma la reale utilità è quella di raggiungere luoghi particolari, e inaccessibili altrimenti, in cui incontrare leggendari di altre regioni.
Se dal punto di vista scenico l’Ipervolo è molto riuscito risulta piuttosto povero nella sua utilità.
Il resto del titolo procede esattamente come su X e Y, non ci saranno sostanziali novità a parte, chiaramente, le nuove megaevoluzioni.
Tecnicamente
Sul punto di vista tecnico non c’è niente da dire, il titolo riesce pressoché in tutto anche se in più occasioni, specie durante le lotte in 3D, si registrano cali di frame rate molto alti.
L’evoluzione grafica ha permesso agli sviluppatori di mettere in risalto numerosi dettagli della regione, l’impatto grafico è infatti pazzesco.
Si va dalle piccole cose come i dettagli all’interno dell’arredamento, o le pitture rupestri sulle pareti della Grotta Pietrosa ai panorami mozzafiato che Hoenn ci regala (senza contare la bellezza dei fondali marini).
L’utilizzo del 3D, come al solito, è relegato ad alcune aree e alle lotte e, come al solito, lascia il tempo che trova, sono pochi i luoghi in cui il suo utilizzo effettivamente riesce a trasmettere qualcosa di più (come ad esempio nella Torre dei Cieli che andrebbe esplorata solo ed esclusivamente in 3D).
L’audio è un degno compagno dell’eccezionale comparto grafico, la rimasterizzazione delle vecchie melodie, e l’utilizzo di temi nuovi, è perfetta riuscendo a regalare le stesse emozioni (con qualcosa in più) di un tempo.
Il lavoro di Game Freak dal punto di vista tecnico lo si sente tutto e, come sanno sempre fare, è eccezionale.
Multiplayer
Un paragrafo a se va dedicato al multiplayer che questa volta, incredibilmente, risulta più vario e profondo del solito, infatti non si tratta solo ed esclusivamente delle classiche lotte on-line.
Questa volta il multiplayer si estende alle Gare Live, quindi alla possibilità di scontrarvi con i vostri amici nell’arena delle virtù, e alle basi segrete, una meccanica già vista in precedenza ma posta in maniera del tutto nuova ed originale.
Oltre a creare e customizzare la nostra base segreta con i tanti accessori presenti le gioco potremo cercare le basi di altri giocatori, formare un team di “appassionati” che vanno alla ricerca di altre basi e conquistarle prendendo la loro bandiera.
Il numero di bandiere conquistate andrà ad aumentare il nostro prestigio e quello del nostro team, garantendo così un’esperienza in multiplayer del tutto nuova e divertente.
Episodio Delta
L’episodio Delta è una breve avventura nel passato e nella mitologia della regione, sbloccabile solo dopo aver battuto la Lega, rappresenta la chiave di lettura dell’intera avventura di gioco.
Solo tramite il completamento di questo piccolo episodio possiamo ricevere i tasselli mancanti alla storia e riuscire a dare un senso a tutto quanto.
All’interno di questa piccola avventura è racchiuso un mondo ricco di emozioni, segreti e mitologia.
Faremo la conoscenza di un nuovo personaggio che ci accompagnerà nel passato della regione facendoci scoprire il segreto della Megaevoluzione e del potere degli antichi Pokémon oltre al perché della conformazione geografica di alcuni luoghi presenti ad Hoenn.
L’episodio Delta da la giusta importanza ad elementi che altrimenti sarebbero stati ininfluenti nell’economia del titolo riuscendo a colmare quasi totalmente tutte le lacune della storia principale.
Anche se non si tratta di una nuova regione, l’avventura post-lega di questi due capitoli riesce ad emozionare e a trasmettere tanto completando l’intera esperienza.
Concludendo
Pokémon Alpha Zaffiro e Omega Rubino rappresentano due eccellenti capitoli all’interno del brand, un ritorno a casa per i giocatori più anzianotti e una piacevole avventura, ricca di emozioni, per i nuovi videogiocatori.
Le uniche pecche risiedono nei cali di frame in alcune aree, nel 3D inutile e in un livello di difficoltà che rasenta il ridicolo almeno per le “quest principali”.
I titoli rappresentano comunque un must per gli appassionati del brand e un ottimo inizio per chi non si è mai affacciato al mondo di Pokémon.