No Man's Sky • Recensione

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Dopo una straziante attesa ed un lungo periodo di incubazione No Man’s Sky è finalmente atterrato sui nostri scaffali e non sembra essere a corto di sorprese. Il gioco sviluppato da Hello Games è ufficialmente disponibile dal 10 agosto 2016 su PlayStation 4 e dal 12 agosto su PC. La caratteristica tipica di No Man’s Sky è quella di essere un open-universe generato proceduralmente comprendente 18.446.744.073.709.551.616 pianeti.

Un gioco destinato ad essere un immenso portatore di novità, hype e altissime aspettative fin dal suo annuncio. “Cielo di Nessuno” fa brillare gli occhi a coloro che si inchinano al genere sci-fi (science fiction) e che amano i giochi esplorativi. Sembrava quasi volesse scoraggiare coloro che cercavano tanta azione e una trama avvincente. Gli sviluppatori di conseguenza, per mettere gli animi in pace hanno cercato di indirizzare all’interno di un unico immenso prodotto buona parte di queste forme di gameplay. In definitiva hanno dato vita a qualcosa che non dimenticheremo di certo con molta facilità.

No Man's Sky 1

Trama

No Man’s Sky non ha una vera trama. La vostra misteriosa avventura avrà inizio su un pianeta sperduto ai confini dell’Universo. Inizialmente sarete soli, confusi e abbandonati a voi stessi, ma presto giungerà una voce in vostro soccorso. Essa vi suggerirà di riparare la vostra nave e di lasciare il pianeta su cui vi trovate al più presto possibile. Il vostro scopo sarà quello di raggiungere il centro dell’universo e scoprire quali segreti esso nasconde. La scelta di iniziare una nuova avventura ogni volta su un pianeta generato casualmente ha i suoi pro e i suoi contro. Da un lato dona freschezza e diversità al titolo il quale offre così un’esperienza di gioco che almeno all’inizio risulta essere sempre dissimile. Dall’altro però potrebbe scoraggiare coloro che si troveranno inizialmente su un pianeta ostile per fauna, flora o semplicemente per condizioni climatiche avverse, generando sconforto già nei primi minuti di gioco.

Mentre giocavamo ci è venuta subito in mente una famosa frase del celebre astrofisico britannico Stephen Hawking il quale recitava:

“Guardate le stelle e non i vostri piedi. Provate a dare un senso a ciò che vedete, e chiedervi perché l’Universo esiste. Siate curiosi.”

È proprio la curiosità a tessere le fila di No Man’s Sky. Non avrete una lista di missioni da compiere, verrete aiutati solo di rado, specialmente durante le fasi inziali. Il progredire della trama sarà affidato al vostro intuito e alla vostra curiosità. Sarà essa a spingervi fino al centro dello spazio. La trama quindi non colpisce di certo per la sua immediatezza e spontaneità, ma piuttosto si concentra sull’arcano segreto situato al centro del cosmo. Questa acuta scelta di Hello Games rende il suo titolo ancor più accattivante e invoglia il giocatore ad arrivare fino in fondo. Il desiderio di scoprire cosa ci fosse al centro dell’Universo è stato altissimo per tutta la durata della sessione di gioco. È riuscito quasi a farci passare sopra bug e forti cadute nel gameplay.

No Man's Sky 3

Gameplay

Senza il men che minimo caricamento eccetto quello iniziale, No Man’s Sky ci porta ad esplorare centinaia di pianeti differenti. Partiamo dalla valuta di gioco ovvero “l’unità”. Essa sarà indispensabile per comprare materiali e oggetti utili al fine di migliorare l’astronave, l’ exotuta, estrarre un numero maggiore di risorse durante le fasi esplorative e progredire con la trama. Dopo qualche ora di gioco però, vi renderete conto di essere all’interno di questo grande loop. La catena produttiva prima descritta diverrà praticamente tutto ciò che No Man’s Sky ha da offrire.

È un gioco fortemente ripetitivo anche mettendo in conto la discreta quantità di cose da fare, a lungo andare queste stancano e annoiano. Accade semplicemente che la sua peculiare proceduralità, ossia la caratteristica che lo ha reso uno dei titoli più attesi di quest’anno, diviene prevedibile. La ripetitività è una delle sue più grandi note dolenti, avremmo preferito una lieve varietà nello stile di gioco senza tutta questa casualità di creature, incontri alieni, piante e via dicendo.

Sarebbe stata migliore una commistione tra l’effetto procedurale e quello scriptato se ciò fosse servito a rendere il gioco più avvincente. Va precisato inoltre che grazie a questa particolarità il gioco offre circa 18 trilioni di pianeti completamenti diversi l’uno dall’altro e liberamente esplorabili. Potrebbe suonare un numero spaventoso e dispersivo di ambienti di gioco, ma a livello di diversità e varietà offrono davvero ben poco. Non avremo la voglia e il tempo materiale di esplorare ogni pianeta, anche perchè è noto ormai da tempo che per esplorare completamente a piedi ciascuno di essi, impiegheremmo dei mesi.

Capiterà spesso di trovare delle stazioni visitabili, abbandonate in alcuni casi, popolate da strani alieni in altri. Questi, in seguito alle nostre scelte di dialogo ci offriranno ricompense o dolorosissime sberle. Parlare con queste forme di vita non sarà facile, saremo costretti ad apprendere ogni singola parola del loro vocabolario grazie a dei monumenti sparsi per tutto l’universo di gioco. Causare eccessivi danni estraendo troppi materiali rari o prendendo in prestito ciò che non ci appartiene, farà scattare un sistema di sicurezza gestito dalle sentinellle dislocate su ogni pianeta. In tal caso sarà necessario difendersi con il nostro multi-tool, esso funge da estrattore di minerali e da arma. Durante le fasi esplorative a bordo dell’astronave potremmo essere attaccati da navi di pirati che tenteranno di rubare il nostro bottino e sarà utile, al fine di prevenire spiacevoli esiti, potenziare scudo e potenza di fuoco.

La sopravvivenza quindi non è un fattore da sottovalutare. Le condizioni ambientali di ciascun pianeta ad esempio possono essere davvero ostili, ciò porterà ad un estenuante lotta contro la morte. Il gioco però offre una banale soluzione a questo genere di problemi, basterà infatti trovare un riparo sopra la testa, basta qualsiasi cosa anche una semplice grotta per riportare le condizioni della tuta alla normalità. È più probabile che sia una creatura del posto ad ucciderci che il posto stesso. Ogni creatura come ogni pianeta esistente può essere catalogata online, fatto ciò verranno automaticamente aggiunte unità al portafoglio.

Tra i fastidiosi bug fin ora riscontrati i più frequenti sono i freeze improvvisi durante gli spostamenti e l’impossibilità di accendere la torcia in alcune occasioni. Siamo sicuri che eventuali problemi verranno risolti in futuro con alcune patch correttive. Le critiche mosse fin ora danno man forte a coloro che cercavano un titolo davvero completo e sono rimasti delusi. Allo stesso tempo fanno aprire gli occhi a coloro che cercavano un’esperienza di gioco calma e rilassante, senza troppe emozioni dettate da sparatorie o fughe rocambolesche. Quelli descritti non sono del tutto dei deficit, questo titolo è infatti un grande esperimento. L’incipit di una futura generazione di videogiochi che baseranno la loro potenza di calcolo sulla proceduralità e colmeranno i vuoti lasciati da No Man’s Sky.

No Man's Sky sentinelle

Multigiocatore

Dimenticate gli scontri spaziali e la creazione di fazioni, ma sopratutto lasciate le allegre comitive di minatori su Minecraft. No Man’s Sky non è nulla di tutto ciò. Offre alla mercé di tutti il suo Universo, in esso i giocatori potranno caricare e condividere le loro numerose scoperte e ribattezzarle. No Man’s Sky potrà essere giocato anche offline e questo non sminuirà l’esperienza di gioco. Ci aspettavamo qualcosa di più? Ovvio che si. Ad esempio la possibilità di poter semplicemente incontrare altri giocatori o di esplorare l’Universo in compagnia di amici. Queste piccolezze siamo sicuri che avrebbero dato al titolo un tocco di spettacolarità in più. Sono idee semplici che ci auguriamo vengano implementate con qualche aggiornamento futuro.

Comparto tecnico

No Man’s Sky è un lavoro immenso incentrato sulla proceduralità degli ambienti e degli eventi. L’esagerato calcolo matematico che forgia il gioco sempre in maniera diversa lascia davvero a bocca asciutta. Torniamo con i piedi per terra. Non ha un comparto grafico per nulla al passo con i tempi e si poteva quindi fare di meglio. Il gioco ci pone all’interno di un Universo come se lo immaginavano i nostri antenati per così dire. La gravità tra due pianeti molto vicini tra loro ad esempio, è come se non esistesse. Solo noi rimarremo incollati al terreno e spesso sarà utile il nostro jet pack per risollevarci da scomode posizioni. Non sappiamo cosa eviti l’attrazione e il reciproco schianto tra due colossi così poco distanti. Quindi L’Universo di gioco è come se fosse un grande budino fruttato all’interno del quale ogni pianeta vive di vita propria, rimanendo indifferente nei confronti degli altri suoi vicini.

Possiamo pure chiudere un occhio riguardo ciò, ma di certo la cosa che fa storcere il naso è la stella che illumina ciascun sistema solare visitato. Essa non sarà raggiungibile e sarà praticamente l’unico sfondo presente. Dopo qualche patch correttiva Il frame rate è finalmente stabile sia su PC che su console. La piccola fascia cromatica che colora gli ambienti di gioco risulta monotona, non riescono a spezzare la ripetitività neanche le stazioni spaziali sempre uguali, oppure le grotte, anch’esse molto simili. I modelli di gioco vi stancheranno davvero presto, è stato fatto un lavoro mastodontico alla base, ciò è apprezzabile ma non riesce a mantenere viva l’esplorazione per più di qualche decina di ore.

No Man's Sky graphic

Comparto sonoro

Le musiche che accompagnano il giocatore sono molto rilassanti e sempre diverse perché anch’esse vengono generate proceduralmente. Esse si adattano a ciò che state facendo in un determinato momento. L’unica nota negativa sono i violenti colpi di batteria che iniziano prima di un conflitto spaziale.

Commento finale

Hello Games ha reso possibile l’impossibile, ha creato un gioco senza sfondi e ha fatto in modo che (quasi) ogni cosa presente in No Man’s Sky si possa toccare ed esplorare. Gli splendidi scorci e le musiche rilassanti tuttavia non colmano le carenze di gameplay e la scarsa varietà delle ambientazioni che trasformano il gioco in un grande déjà vu dopo alcune ore. In fin dei conti siamo sicuri che il titolo non ha ancora sfoggiato tutto il suo arsenale, di certo avremo numerose novità in futuro, ma per il momento il gioco è solo soddisfacente a metà. Amanti delle esplorazioni e pazienti biologi accorrete, ma lasciate ogni speranza o voi che cercate azione al cardiopalma e frenesia, il vostro posto è altrove.No Man's Sky 2

Pro

  • Trama misteriosa
  • Proceduralità interessante
  • Esplorazione infinita
  • Colonne sonore

Contro

  • Gameplay ripetitivo
  • Graficamente non al passo con i tempi
7.3

Discreto

Sono un redattore di ST Games dal 2014, ho da sempre provato un forte sentimento nei confronti dei videogiochi. Godo di un'acuta medialomania dal 2010 e non posso fare a meno delle serie tv e del cinema. Scrivo articoli, rubriche e recensioni sempre con la stessa passione, senza stancarmi mai. Sono disponibile a parlare di ogni sorta di serie televisiva, film o titolo videoludico in circolazione, purché l'abbia già visto. Non siate restii a contattarmi per qualche informazione o semplicemente per scambiare due chiacchere su qualsiasi argomento vogliate. Continuate a supportarmi con suggerimenti utili su come migliorare, perché niente si regala tanto generosamente quanto i propri consigli.