Recensione Mortal Kombat XL

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Mortal Kombat X è stato eletto il miglior picchiaduro del 2015, grazie a quella formula che attinge a piene mani dai fasti del passato ma allo stesso tempo aggiorna l’intero pacchetto con una modernità e freschezza che fanno di Mortal Kombat X un nuovissimo picchiaduro vecchio stile.

XL sta per “extra large” e questo termine fa riferimento alla straordinaria mole di contenuti disponibili nella versione rivisitata di Mortal Kombat X. Parliamo infatti di un roster personaggi ricchissimo, che oltre ai personaggi tipici della saga vede l’aggiungersi di celebrità del calibro di Jason Voorhees da Venerdì 13, lo Yautja del film Predator, Leatherface e l’alieno Xenomorfo protagonisti rispettivamente delle serie di Non aprite quella porta e Alien. Ogni personaggio vanta 3 stili di combattimento differenti, il che vi permetterà di usare lo stesso personaggio in situazioni diametralmente opposte, senza essere costretti a cambiare lottatore.

L’ampio numero di Fatality, Brutality, Stage Brutality e costumi alternativi completano l’offerta, rendendo Mortal Kombat XL un titolo su cui passare ore ed ore di divertimento.

Recensione Mortal Kombat XL

Se dal punto di vista della storia principale Mortal Kombat X non offre più di una decina d’ore di intrattenimento, ciò che rende la longevità del titolo molto buona sono tutte le altre modalità disponibili: le classiche Torri risultano ancora una volta un buon metodo per godere appieno di tutto ciò che il titolo ha da offrire. Proprio le Torri sono inoltre soggette ad un’ottima varietà, grazie alle molte varianti con le quali è possibile affrontare le sfide: vi sono infatti decine di modificatori che cambiano anche in tempo reale, oltre alle sfide proposte settimanalmente e giornalmente dagli sviluppatori. Il livello di sfida è sempre adeguato, con avversari che sapranno puntualmente contrattaccare e parare le vostre mosse, facendovi inevitabilmente perdere più di qualche match senza però regalarvi quella sensazione di frustrazione gratuita che solo un gioco mal programmato può donarvi.

Tutto sommato i personaggi ed i relativi stili di combattimento risultano ben equilibrati, ed ogni combattente del roaster ha le stesse possibilità di gestire bene un match contro qualsiasi avversario: nessuno stile di combattimento domina totalmente, rendendo ogni singolo match agguerrito e molto dinamico. La padronanza di uno stile di lotta piuttosto che di un altro richiederà un po’ di pazienza e pratica: sarà infatti necessario imparare le giuste combinazioni di tasti, ma una volta assimilate gli scontri vi sembreranno più belli che mai.

Recensione Mortal Kombat XL

Ciò che mantiene vivo ancor di più l’interesse per il titolo è anche l’aspetto delle Fazioni: vi verrà infatti chiesto di unirvi ad una delle fazioni disponibili (Black Dragon, The Brotherhood of Shadow, Lin Kuei, Forze Speciali e White Lotus) che guadagneranno dei punteggi in base alle prestazioni dei giocatori appartenenti. La guerra tra fazioni ha un vincitore ogni settimana, con dei premi per tutti i suoi affiliati (parliamo anche di Fatality esclusive), ed il fatto di contribuire in parte alla vincita – o alla sconfitta – della propria Fazione vi spinge a dare il massimo in tutte le modalità di gioco.

Dal punto di vista grafico il titolo convince, con ottimi giochi di luce in alcuni scenari ed una generale modellazione poligonale dei personaggi molto soddisfacente: ottimi anche i moveset e la gestione della fisica, che varia di corporatura in corporatura per quanto riguarda i combattenti. Ciò che invece risulta deludente è il doppiaggio in italiano, con voci assolutamente inadatte ai personaggi, aspetto che non permette di immedesimarsi nelle loro gesta. L’audio invece convince in tutti gli altri aspetti, ed il rumore delle ossa fratturate durante gli scontri vi riempirà di adrenalina. Tecnicamente magnifiche le Finisher, un tripudio di gore e cattiveria che grazie alle nuove potenzialità grafiche delle console next-gen sono più raccapriccianti che mai.

Recensione Mortal Kombat XL

Anche il framerate è all’altezza del resto del comparto tecnico, sempre stabile e granitico: mai un’incertezza, mai un calo di framerate, qualsiasi sia la situazione che andrete ad affrontare. Un plus decisamente ottimo per un titolo che fa della frenesia e della fluidità dei combattimenti uno dei suoi punti di forza maggiori.

Recensione Mortal Kombat XL in un rapido giudizio

In conclusione, Mortal Kombat XL è un prodotto validissimo in tutti i suoi aspetti tranne il doppiaggio italiano, che purtroppo risulta inadatto e sempre fuori contesto. Un vero e proprio must per ogni amante dei picchiaduro, ed un prodotto da prendere in considerazione anche per chi i picchiaduro non li osanna ma è comunque in cerca di un fighting game solido, longevo e ben costruito.

Pro

  • Sistema di combattimento ben strutturato
  • Longevità
  • Fisica e grafica di buon livello

Contro

  • Doppiaggio in italiano scadente
  • Story mode nella "media"
9

Distinto