Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 – Recensione (2 di 2)

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Mario & Sonic ai giochi olimpici di Rio 2016 è un titolo che non fa certamente leva sulla trama, anzi, per come la vediamo noi un videogioco di questo genere dovrebbe essere proprio privo di una trama poiché si tratterebbe di un elemento aggiuntivo inutile e superfluo che con molte probabilità sarà anche realizzato piuttosto malamente e che non sarà in grado di aggiungere niente all’esperienza di gioco.

Mario & Sonic ai giochi olimpici di Rio 2016 però una trama la ha, e, come pensavamo, è costruita e gestita piuttosto male.

mario sonic giochi olimpici3All’inizio del gioco ci sarà chiesto a quale scuola sportiva vogliamo iscriverci, se a quella di Mario o a quella di Sonic: questo darà vita a due storie parallele, quella di Mario e quella di Sonic per l’appunto, che però convergeranno entrambe nello stesso finale perché, strano a dirsi in un crossover del genere, i due più celebri villain dei due brand collaboreranno insieme per il loro ingegnoso (si fa per dire) e criminoso piano di conquista dei giochi olimpici.

L’intero arco narrativo si svolge in 7 giorni di olimpiadi in ognuno dei quali si concorrerà per la medaglia d’oro nella disciplina del giorno; durante le giornate ci alleneremo, conosceremo i nostri avversari e indagheremo su alcuni misteri della zona.

Tutto qui.

Partiremo da un ovvio inizio per poi andare a percorrere una percorso narrativo piuttosto banale, disegnato male e con un finale molto, molto banale.

Arriverà un punto della storia in cui pur di non sentire i personaggi parlare di qualcosa che per voi è piuttosto palese skipperete intere sezioni di dialogo per passare molto velocemente al gameplay.
Il gameplay.

Già.

Questo dovrebbe essere l’elemento su cui poggia tutto il titolo, in fondo siamo davanti ad un videogioco che si basa su tantissimi mini-giochi sportivi quindi ci si aspetta molto da questi ultimi.

È doveroso dire che Mario & Sonic ai giochi olimpici di Rio 2016 ci prova, ci prova con tutte le sue forze a farsi piacere da un pubblico adulto, ma semplicemente non ce la fa.

I mini-giochi sono… noiosi.

Potremmo salvarne giusto un paio tipo la ginnastica ritmica, la boxe e il tiro al piattello ma tutto il resto, credeteci, è di una noia mortale.

In ogni mini-gioco avremo a che fare con un differente utilizzo della console: si va dall’utilizzo del pennino all’accellerometro della propria console, quindi questo titolo, forse più di tutti, utilizza al meglio ogni singola caratteristica della piattaforma di gioco. E questo è indubbiamente da apprezzare.mario sonic giochi olimpici5

Ma proprio in virtù delle caratteristiche della console è un vero peccato che i singoli mini-giochi presenti nel titolo non riescano a spiccare.

Un esempio banale è il basket nel quale dovremo impugnare la console e simulare un lancio di un pallone per cercare di fare canestro.

Vi lasciamo immaginare quanto questo sia frustrante e complicato visto che non abbiamo cognizione delle distanze, quindi ci limiteremo a fissare lo schermo e a dare un colpettino alla console sperando che la palla vada nella direzione giusta.

Si tratta di un mini-gioco che in potenza sarebbe potuto essere carino e divertente, ma che all’atto pratico soffre la sua piattaforma: noi siamo convinti che nella sua versione Wii U questo mini-gioco in particolare darà il meglio di sé.

Un altro (ed ultimo) esempio è il nuoto: vi sono più di una disciplina che prevedere il nuotare nella vasca e in ognuna di queste siamo tenuti a fare la stessa cosa: un cerchio sul touchscreen con il pennino cercando di rimanere all’interno dei bordi segnalati e cercando di essere il più veloci possibile.

Ecco, questo è il perfetto esempio di giochino insignificante e per di più noioso. Non siamo riusciti, e non riusciamo, a trovargli un senso d’essere. Specialmente perché sono già stati abbondantemente visti nel corso dello scorso decennio e sarebbe ora di dare una vera rinfrescata a quei mini-giochi che hanno saputo appassionarci già dai tempi del DS.

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Nella modalità storia, allenandosi, il nostro alter-ego avrà la possibilità di salire di livello e guadagnare della frutta.

Con la frutta possiamo comperare dei vestiti nei negozi degli Yoshi sparsi per la città: ogni vestito ci aumenta, o diminuisce, una caratteristica e potrà essere indossato solo se siamo di un certo livello.

Questo è in sostanza il level-up presente nel gioco… un’idea originale e piuttosto carina se non fosse per il fatto che certi vestiti sono così forti da rendere inutile tutto il resto.

Il problema qui è rappresentato dalla troppa varietà presente nel negozio: per ogni disciplina sono presenti tantissimi set di vestiti che dovrebbero aiutarci in quello sport in particolare, il problema è che magari il vestito che abbiamo addosso è più forte di tutti quelli che abbiamo appena sbloccato per la disciplina corrente.

Ci è capitato per il nuoto e il ciclismo: avevamo indosso una tuta da ciclista con tanto di casco e questo completo era nettamente superiore a tutti quelli che ci venivano presentati come adatti al nuoto.

Capirete che una scelta di design simile va a rendere inutile una meccanica che inizialmente avevamo apprezzato parecchio ma che è si è trasformata, ben presto, nell’ennesima cosa da ignorare in Mario & Sonic ai giochi olimpici di Rio 2016.

Avremo anche la possibilità di guadagnare meloni da scambiare con strumenti che dovrebbero aiutarci in alcuni giochi ma, visto l’incredibile semplicità di ognuno di loro, risultano, tanto per cambiare, inutili.
Oltre ai mini-giochi classici avremo la possibilità di affrontare gli stessi nella loro versione “plus”, ovvero con qualche elemento aggiuntivo che dovrebbe renderli più vari, tipo un campo di golf con un sacco di muri in mezzo.

Crediamo sia inutile sottolineare come questo non accada e come questa feature risulti piuttosto insoddisfacente.
Il titolo presenta anche una modalità multiplayer sia in modalità download sia con chi possiede un’altra cartuccia di gioco.mario sonic giochi olimpici4

Per ovvi motivi abbiamo dato un occhio solo alla modalità download e anche qui, purtroppo, ci sono tantissimi difetti.

I tempi di caricamento sono lunghissimi a fronte di un’esperienza di gioco di una manciata di minuti: ogni mini-gioco durerà un terzo del tempo che si è atteso per il caricamento.

Se a questo si aggiunge la totale mancanza di divertimento nell’affrontare gli eventi sportivi possiamo tranquillamente dire che il mmultiplayer è da dimenticare.
Dulcis in fundo è presente anche un’altra modalità di gioco piuttosto singolare: la maratona.

Non dobbiamo far altro che mettere la console in modalità riposo e… camminare con la stessa.

Questo ci fa accumulare passi da spendere nella maratona per correre gareggiando anche con coloro che incontreremo tramite street-pass: così facendo possiamo guadagnare frutta e meloni anche se, è inutile dirlo, non lo faremo mai.
Tecnicamente il titolo è molto limitato sia dal punto di vista grafico che da quello del sonoro: sembra un gioco della scorsa generazione sotto ogni suo aspetto ma questo è di secondaria importanza per un videogioco di questo genere.
Inutile nasconderlo, Mario & Sonic ai giochi olimpici di Rio 2016 ci ha deluso sotto ogni suo aspetto ma quello che ci preme sapere è: questo titolo può piacere al suo target di riferimento?

Sì, potrebbe. Ma anche le nuove generazioni, complici gli smartphone ed altre tecnologie ampliamente diffuse, sono alla ricerca di un gioco che possa offrire molto di più.

Saremo anche troppo positivi e speranzosi, ma crediamo che la sua versione Wii U possa piacere maggiormente e soddisfare anche le altre fasce d’età.

Quindi il nostro consiglio è di lasciar perdere per ora questa versione portatile, aspettando la sua release su console fissa che, senza alcun dubbio, saprà darvi maggiori soddisfazioni.

Pro

  • Qualche mini-gioco divertente
  • Potenzialmente infinito

Contro

  • Tecnicamente indietro
  • Trama dimenticabile
  • Mini-giochi noiosi
  • Multiplayer mal costruito
  • Difficoltà inesistente
  • Modalità aggiuntive trascurabili
4

Brutto

Lettore, scrittore, videogiocatore accanito...Vivo troppo nel passato videoludico per potermi godere a pieno il presente. Indie Game supporter. Poeta maledetto dalla nascita.