Il dodicesimo capitolo della serie
Si tratta di una saga che va avanti da diversi anni e quest’anno siamo giunti al capitolo numero 12 di una serie di titoli che hanno contribuito in qualche modo, nel bene e nel male, a distinguere Nintendo dagli altri principali competitors del mercato: stiamo parlando del famosissimo brand Mario Party. Disponibile esclusivamente sulla console casalinga Wii U, il capitolo Mario Party 10 (pare che Nintendo non abbia voluto riconoscere la paternità di due capitoli… stiamo scherzando) presenta il consueto e funzionale mix di minigiochi accompagnati stavolta da due modalità Party differenti, ossia Bowser Party e Mario Party, e una modalità speciale, cioè l’amiibo Party.
Ecco il roster dei personaggi giocabili: Mario, Luigi, Peach, Toad, Yoshi, Wario, Waluigi, Daisy, Rosalinda, Donkey Kong, Toadette (sbloccabile) e Spunzo (sbloccabile).
A questi 12 personaggi se ne affianca un altro non meno importante. Stiamo parlando di Bowser, storico e temibile antagonista della serie Super Mario che prenderà parte alla festa cercando di sconfiggere i membri del Club-Mario (i “buoni” 12 apostoli).
Il Wii U Gamepad ricoprirà un ruolo fondamentale nell’ardua impresa di personificarvi nel malvagio di turno, ossia Bowser, grazie alle sue numerose funzioni esclusive – come Giroscopio, Touchscreen, Microfono e Doppio schermo – che sono state incluse nel gameplay in maniera creativa.
Queste funzioni, che soltanto Wii U può garantire, sono state implementate in maniera del tutto spontanea da parte dei developers, senza dare l’impressione del “sfruttiamo ‘sto paddone giusto perché ci è stato imposto”. Insomma, sotto questo punto di vista non si può dire che non ci sia stata creatività. Un’idea originale è stata, ad esempio, quella di utilizzare il microfono del GamePad per rilevare il soffio e lanciare conseguentemente delle palle di fuoco contro i nemici.
Che pizza… Let’s Party?
Non importa se preferirete lo stile soleggiato del Parco dei funghi, il tenebroso Sentiero stregato, i freschi Folli fondali, l’ingegnosissima Flotta dei cieli, l’evergreen Castello del caos o chissà che altro. Ci sono Party ambientati in diverse location, ma dovreste iniziare a considerare il fatto che, sebbene Nintendo abbia tentato di introdurre nuovi contenuti per incoraggiare a giocare in modalità giocatore singolo, questo non è un titolo che fa al caso vostro se credete di giocarlo prevalentemente in single player. Anzi, con tutta sincerità, il gioco potrà risultarvi noioso già a qualche ora dal primo avvio.
I nuovi contenuti di cui vi parlavamo prima riguardano l’introduzione delle Sfide (cioè gli Achievements già conosciuti ampiamente sulle piattaforme concorrenti a Nintendo, come Xbox, e presenti anche in diversi giochi) e di contenuti sbloccabili, ossia il paio di personaggi elencati più sopra, o Album musicali (digitali ed interni al titolo) sulle migliori melodie di Mario Party 10, che, però, non appassionano come le altre volte, ed altro ancora che potrà essere teoricamente incoraggiante per accumulare più punti possibili in modo da spenderli per acquistare dei contenuti aggiuntivi in-game.
Let’s fight! Minigiochi time
Il contenuto più importante per un titolo come Mario Party 10 sono i minigiochi, e fortunatamente in questo capitolo ne sono stati inseriti davvero tanti (oltre 70!). Mentre molti sono ben realizzati e carini, altri sono invece sbilanciati ed eccessivamente brevi in termini di durata specialmente durante le modalità Party.
Per sbilanciati intendiamo dire che danno un vantaggio esagerato a Bowser o ai 12 personaggi “buoni” della modalità Mario Party, compromettendo così l’esito della battaglia tra i due schieramenti.
Come da tradizione, ci sarà anche il fattore fortuna in diversi minigiochi e determinerà il vantaggio di un gruppo rispetto ad un altro.
Online, questo maledetto sconosciuto
Ancora una volta senza multiplayer online. Amaro in bocca per molti fan della serie che attendevano moltissimo questa feature. Come detto prima, Mario Party 10 diventerà molto noioso anche a poche ore dal primo avvio se sarà giocato in single player e l’assenza del multiplayer online vi farà sentire incredibilmente soli.. immaginate come sarebbe poter giocare a Mario Kart 8 esclusivamente in single-player.
Aggiungete anche che la CPU è eccessivamente facile da sconfiggere, anche se il livello di difficoltà che selezionerete sarà “Difficile” o addirittura “Maestro”.
Verdetto
Nintendo stavolta non ha fatto centro. Tralasciando la grafica non curatissima, che comunque non è indispensabile per un titolo del genere, il gameplay puzza di vecchio. Non è stato sufficiente introdurre qualche personaggio in più o un Bowser Party o i contenuti sbloccabili. Nintendo si è concentrata un po’ troppo sulle chicche che sullo svecchiamento dell’essenza del gioco. Il sonoro è appena sufficiente e non brilla, come fa invece in diversi altri titoli Nintendo, di luce propria.
L’unica introduzione degna di nota è l’amiibo Party: le statuette NFC di Nintendo sbloccheranno dei nuovi tabelloni e renderanno il gameplay un po’ meno noioso se accompagnerete i momenti di gioco con i vostri amici (o sarebbe il caso di dire “amiibi”).
In conclusione, ci sentiamo di consigliare il titolo esclusivamente ai consumatori più giovani e a coloro che desiderano ardentemente un party game per il loro Wii U.