Preparatevi ad un’avventura nella plastilina con Kirby e il pennello Arcobaleno, il nuovo gioco dell’arcinota pallina rosa che sbarcherà su Wii U l’8 maggio!
Il gioco si propone come seguito di Kirby: L’oscuro disegno, gioco uscito nel 2005 per Nintendo DS e con il quale condivide molte dinamiche estranee ad ogni altro capitolo della serie di Kirby.
Mele e plastilina
Chi ha giocato almeno una volta ad un gioco di Kirby lo sa: a confronto anche la trama di Super Mario sembra articolata e complessa. Sarà per il fatto che Kirby ha letteralmente lo stomaco più grande del cervello, ma fatto sta che il suo unico desiderio è il cibo, e tutto ciò che fa lo fa per esso: che l’obbiettivo sia una torta, un panino od un biscotto non cambia, l’importante è che si mangi.
In Kirby e il pennello Arcobaleno l’obbiettivo è una mela. Il gioco inizia in questo colorato universo di plastilina (non si sa né perché né come, ma tutto è fatto di pongo) dove Kirby si appresta a mangiare una mela, quando sfortunatamente, l’intero mondo verrà scolorito e pietrificato da un’astronave. Verrà pietrificata anche la mela, diventando immangiabile. Da questa astronave fuggirà però una fatina a forma di pennello che riderà colore a Kirby e il suo amico Waddle Dee, riportandoli in vita. Quindi i 3 partiranno per un viaggio attraverso il cosmo all’inseguimento dell’astronave. Il pennello e Waddle Dee lo faranno per salvare il mondo, Kirby per riavere la propria mela. Trama anonima, quanto bizzarra, ma in linea con la serie di Kirby.
Un’avventura touch
Durante tutto il gioco Kirby sarà in grado unicamente di rotolare… perciò a svolgere tutto il lavoro sarà il Pennello che sarà in grado di dipingere delle Corde Arcobaleno col quale potrà cambiare la direzione di Kirby. Si potranno creare rampe, muri o ponti di qualsiasi forma. Tutto mediante l’uso del touchscreen del Gamepad, ma proprio tutto. Infatti anche le poche azioni che sarà in grado di fare Kirby (come fare un piccolo scatto, diventare gigante o, all’occorrenza, sparare missili e siluri) saranno o automatiche o attuabili solo ed unicamente mediante il Gamepad. Questa decisione comporta tanti vantaggi e tanti svantaggi: permette infatti di sfruttare a pieno, o quasi, il potenziale del Wii U Gamepad, periferica unica della console casalinga Nintendo, ma trascurata dalla maggior parte dei giochi. D’altro canto rende impossibile godersi il gioco sulla TV, poiché sarete costretti a fissare il pad per tracciare le corde correttamente, il che è un vero peccato, considerando il dettaglio con cui è realizzato il colorato mondo di plastilina.
Il gioco prevede due modalità di gioco: Avventura e Sfide.
La prima vi permette di esplorare vari mondi di gioco, ognuno con un design unico. Ogni mondo è diviso in 4 livelli, di cui in uno, quello finale, si dovrà sconfiggere il boss del mondo. Le boss battle sono molto divertenti, anche se piuttosto semplici. Quest discorso si può tuttavia allargare all’intera Avventura: solo poche volte abbiamo perso qualche vita e raramente ci siamo ritrovati a dover sbattere più volte la testa nella stessa sequenza per poterla superare. Alcuni livelli andranno affrontati in forme diverse da quella standard: Kirby è infatti in grado di trasformarsi in un carrarmato, in un sottomarino o in un razzo, ma solo in determinati livelli. Scelta opinabile, in quanto preclude la possibilità di assorbire i poteri dei nemici. Avremo preferito di gran lunga la possibilità di trasformarci in varie forme colpendo determinati nemici, un po’ come accadeva in Kirby: L’Oscuro Disegno.
In ogni livello è possibile raccogliere svariati collezionabili: 5 scrigni e la pagina di un diario. Inoltre a seconda del numero di stelle che raccoglieremo ci verrà data una medaglia, che indicherà il nostro rank in quel livello.
La modalità Sfide si pone invece come modalità secondaria e alternativa all’avventura, ciò ci ha portato a giocarla solo dopo aver terminato la modalità principale. Tuttavia le Sfide che ci propone il gioco sono di gran lunga superiori ai livelli “classici” della modalità Avventura, sia come livello di difficoltà che come capacità di divertire: si tratta di mini-livelli, svolti in uno spazio ristretto, dove sarà necessario individuare e raccogliere uno scrigno entro un periodo di tempo limitato. La difficoltà di questa sfide varia da bassa a molto alta, risultando divertenti e stimolanti per chiunque. Inoltre ogni Sfida presenta situazioni molto diverse dalle altre, perciò non ci si stanca mai di cimentarsi in livelli sempre nuovi.
Sia nell’Avventura che durante le Sfide sarà possibile giocare in multiplayer locale: chi impugna il Gamepad comanderà Kirby, gli altri useranno dei Waddle Dee. Purtroppo non abbiamo potuto provare più di tanto questa funzione, ma sembra essere molto divertente, portando freschezza al gameplay.
Evviva la plastilina
Nonostante lo scetticismo iniziale riguardo la scelta di realizzare un’intero gioco come se fosse fatto di plastilina, ci siamo dovuti ricredere: il risultato infatti è all’altezza, o quasi, dei più grandi capolavori della claymation, ovvero la tecnica cinematografica che permette di animare la plastilina, e con la quale sono realizzati film d’animazione e cartoni animati di tutto rispetto come Pingu o Galline in fuga.
Tutto è di plastilina e tutto lo sembra, ad eccezione di Kirby che, inspiegabilmente, ad eccezione che nelle cutscenes, sembra provenire da un qualsiasi altro gioco della serie. Niente da ridire quindi sul comparto grafico, poiché è eccezionale: gli oggetti non sembreranno fatti di plastilina soltanto nella forma e nei colori, ma subiranno le deformazioni tipiche della plastilina: andare addosso ad un oggetto lo deformerà leggermente, e questi piccoli dettagli e accortezze contribuiranno a rendere vivo e vivace il mondo di gioco.
Anche sul comparto audio niente da ridire: come sempre Nintendo riesce ad essere impeccabile su questo campo proponendo un mix di brani vecchi e nuovi che si integrano e si amalgamano perfettamente tra loro (come la plastilina).
La più grande pecca: Kirby
E qui casca l’asino, o meglio il Kirby. La domanda che più volte ci siamo posti è stata infatti: “Ma perché Kirby?”
Kirby e il Pennello Arcobaleno è senza dubbio un buon gioco, non un capolavoro, ma comunque un buon gioco, tuttavia non è un Kirby, e vi spieghiamo perché: innanzitutto mancano all’appello molti dei classici nemici di Kirby, il gameplay stona totalmente con gli altri giochi della serie (se non il sopracitato Kirby: L’oscuro disegno, ma già allora ci si doveva porre queste domande) e, infine, non è possibile in nessun modo né assorbire i nemici, né acquisire i loro poteri.
Era davvero necessario infilare a tutti i costi Kirby in questa avventura? Quello che ci chiediamo è perché Nintendo continua a riproporre sempre i soliti personaggi e non si lancia su qualcosa di nuovo? Un nuovo personaggio avrebbe sicuramente giovato a questo gioco, magari portando una trama un po’ più accattivante di: “Degli esseri misteriosi arrivano da un’altra dimensione e senza motivo pietrificano la tua mela, parti quindi all’avventura molestando chiunque si trovi sulla tua via per recuperare l’amato frutto”.
Nintendo è da sempre riuscita a sfornare ottimi giochi con gameplay sempre diversi ed innovativi, dimostrando di avere un’inventiva superiore a quasi tutto il resto della concorrenza, perché non si decide quindi ad usare questa inventiva per creare personaggi nuovi, con storie nuove, in mondi nuovi? Perché non osa, proponendo al pubblico e ai suoi fan qualcosa di completamente nuovo e sconosciuto? Perché preferisce invece puntare sui soliti 10 personaggi creati decine di anni fa che è costretta, per non cadere nel ripetitivo, ad infilare in situazioni sempre più diverse ed assurde?
Concludendo
Kirby e il Pennello Arcobaleno è un platform discreto e capace di divertire, come Nintendo da sempre è in grado di fare. Gli splendidi paesaggi in plastilina, i brani di gioco spettacolari e il gameplay tutto sommato azzeccato peccano solo della presenza forzata di Kirby, personaggio che ormai ha dato il suo e che deve cedere il posto a nuove ip.