Inazuma Eleven Go: Luce e Ombra • Recensione

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Una storia lunga e travagliata

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Box-art del primo capitolo della serie

Il primo capitolo della saga di Inazuma Eleven vide la luce nel lontano 2008, quando fu pubblicato esclusivamente nei punti vendita di videogiochi presenti in terra nipponica e, dato l’incredibile successo riscosso, Level-5 (sviluppatrice di ogni titolo della saga) si dedicò fin da subito allo sviluppo di un seguito che sarebbe stato disponibile in due versioni: Inazuma Eleven 2: Tempesta di Fuoco e Bufera di Neve. Questi due nuovi capitoli della saga, sebbene non apportassero novità eccezionali, si distinsero per l’ottima trama e per il tanto amato stile di gioco proposto nel primo capitolo e riscossero un ottimo successo. Nel 2010 vennero pubblicati tre nuovi titoli dedicati alla saga: Inazuma Eleven 3: Lampo Folgorante e Fuoco Esplosivo, a cui è ispirata la terza serie dell’anime e Inazuma Eleven 3: Ogre All’Attacco, nel quale vengono narrati i medesimi fatti che verranno raccontati nel film d’animazione. Questi 3 giochi non furono molto apprezzati dalla critica a causa delle scarsissime novità proposte che hanno fatto storcere il naso anche a buona parte dei videogiocatori. Quando poi nel 2011 la Nintendo rilasciò la sua nuova console portatile, (3DS) Level-5 non si fece cogliere impreparata sviluppando due nuovi titoli dedicato alla saga, che presero il nome di Inazuma Eleven GO: Luce e Ombra.

Nello stesso anno della pubblicazione di Inazuma Eleven GO, finalmente il primo capitolo della saga raggiunse l’occidente, venendo distribuito finalmente anche in Europa. Il titolo, sebbene fosse invecchiato di ben 3 anni non aveva perso per niente di smalto e fu capace di conquistare moltissimi videogiocatori, primi tra tutti gli italiani che si dimostrarono subito grandi amatori dello stile di gioco che fondeva il tanto amato genere calcistico a quello RPG. L’intera saga fu poi progressivamente esportata fino ad arrivare ad oggi con il rilascio dei due nuovi titoli per 3DS. Dopo questa breve introduzione andiamo dunque a vedere la recensione di Inazuma Eleven GO!

Nuova grafica? Non basta

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schermata della modalità sfida presente nel titolo

Colonna portante ed una delle novità più succose del titolo è di sicuro la nuova grafica in 3D adottata proprio in occasione di questo primo capitolo su 3DS. Lo stile grafico a primo acchito ricorderà molto quello proposto in Pokémon X ed Y, nonostante sappiamo benissimo non si sia ispirato a quello, data la decisamente maggiore età di Inazuma Eleven GO. Nonostante il comparto grafico sia stato completamente reinventato rendendo il gioco un vero e proprio spettacolo da vedere fatto di bellissimi colori e un mondo sviluppato interamente in 3D, dobbiamo ammettere che non abbiamo accolto con piacere la pochissima varietà di animazioni all’interno delle partite: le animazioni delle parate saranno quasi sempre le stesse (fatta eccezione per le tecniche speciali) e, nel caso in cui il portiere non riesca a parare un tiro eseguito per mezzo di una tecnica speciale, l’animazione da lui compiuta sarà sempre la stessa, indipendentemente dal fatto che sia un tiro all’incrocio dei pali o un tiro centrale. Davvero apprezzabili però sono state le animazioni delle nuove mosse: davvero fluide, ben realizzate e spettacolari da vedere per il giocatore. Poco apprezzate le sequenze animate in 3D, spesso protagoniste di notevoli cali di framerate. Il comparto sonoro è davvero buono e ci ha lasciati più che soddisfatti grazie alla presenza delle voci dei medesimi doppiatori della serie animata e alla colonna sonora più che azzeccata. Di sicuro ha influito molto sul nostro giudizio il tempo passato dal rilascio giapponese, avvenuto immediatamente dopo l’uscita del 3DS.

Gameplay

Spesso molte case di sviluppo tendono a lasciare invariata una formula di gameplay di un brand nel caso in cui notino abbia avuto un’incredibile presa sul pubblico, causando però allo stesso tempo una sensazione di ripetitività ma soprattutto di già visto che potrebbero portare il giocatore, nella maggior parte dei casi, ad annoiarsi o ad abbandonare il gioco sullo scaffale. Questo si potrebbe dire essere lo stesso problema verificatosi con questo titolo della saga di Inazuma Eleven: il gameplay è praticamente lo stesso che abbiamo visto in precedenza sull’ultimo capitolo per 3DS, senza nessuna massiccia novità che ci porti ad elogiarlo.
Unica introduzione di rilievo è la possibilità di evocare i cosidetti spiriti guerrieri, giganteschi titani che ci permetteranno di ribaltare le sorti di qualsiasi incontro e che daranno vita a scontri spettacolari e a conclusioni uniche; questi spiriti aumenteranno in maniera esponenziale la forza del giocatore che li evocherà sotto tutti i punti di vista rendendolo implacabile e eccezionalmente abile in tutte le posizioni. Tutti gli spiriti guerrieri inoltre saranno dotati di alcune tecniche speciali che possono riguardare il dribbling, il tiro, la parata o la difesa e che saranno praticamente impossibili da arrestare.
Altra novità che potrebbe risultare interessante sono le AmicoCard, delle “carte” acquistabili con dei particolari punti che ci permetteranno di convocare nella nostra rosa alcuni nuovi giocatori che ci aiuteranno a rendere la nostra squadra sempre più forte.
È presente anche la componente online davvero apprezzata e divertente, specialmente se giocata in compagnia e che può donare ore ed ore di divertimento sia in modalità cooperativa che competitiva.

Chi non muore si rivede

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Arion Sherwind, protagonista del gioco

Negli scorsi capitoli della saga ad accompagnarci è stato sempre il nostro fido Mark Evans, ragazzino spigliato e testardo amante del calcio e assetato di vittoria che con il suo animo da combattente ha sempre saputo emozionarci in compagnia del suo team. Stavolta però vedremo nei panni del protagonista un giovane ragazzo di nome Arion Sherwind, dalle stesse qualità del vecchio capitano della Inazuma Japan, che, una volta divenuto parte integrante della squadra della Raimon, vorrà a tutti i costi apportare un vento di rivoluzione nel mondo del calcio, ormai marcio e corrotto. Ormai infatti il calcio è diventato soltanto uno strumento nelle mani di un gruppo di uomini malvagi che si fanno identificare come il quinto settore, e che hanno reso il calcio uno sport non più libero ma “regolamentato”, dove i risultati dei match vengono decisi in anticipo e dove qualunque scuola si opponga a questo sistema viene eliminata a sangue freddo. Ad aiutare Arion in questa incredibile impresa ci saranno i suoi compagni di squadra e un allenatore di eccezione, Mark Evans, giunto per l’ennesima volta in aiuto della sua vecchia scuola.
Nonostante la trama presenti colpi di scena piuttosto prevedibili e riproponga spesso una sensazione di già vissuto nella prima parte, è davvero appassionante e vi spingerà a continuarla finché non l’avrete portata a termine. Sarà meraviglioso inoltre per gli appassionati notare gli innumerevoli riferimenti ai titoli precedenti e vedere come siano cresciuti nel corso del tempo i personaggi che hanno saputo farsi amare nei vecchi capitoli della saga.

Giudizio finale

In conclusione possiamo dire che Inazuma Eleven GO è un titolo che fa dell’eccessiva prudenza la sua maggiore pecca, stentando ancora ad inserire novità di rilievo forse per timore di non soddisfare le aspettative dei fan. Ci sentiamo di consigliare profondamente il titolo a coloro che hanno amato i capitoli precedenti e che non aspettavano altro se non la sua uscita, sebbene ci abbia dimostrato per l’ennesima volta di non aver apportato molte novità. Per chi invece sia un neofita consigliamo di giocare prima gli episodi precedenti per godere appieno dei numerosi salti nel passato e riferimenti presenti, ciononostante potrete benissimo giocare al titolo senza aver necessariamente portato a termine i vecchi capitoli.

7.8

Discreto

Il mio primo approccio con i videogiochi l'ho avuto all'età di circa 3 anni quando mio fratello maggiore mi iniziò a questo splendido mondo facendomi stringere tra le mani il controller dell'immortale PS One. Da lì seguo il mondo dei videgiochi con assiduità e passione per quasi tutti i generi videoludici presenti sul mercato.