Gunman Clive è un titolo indipendente sviluppato dallo svedese Bertil Hörberg precedentemente conosciuto per numerosissimi titoli su cellulari e per qualche piccola perla sviluppata per browser.
Gunman Clive è il primo esperimento di titolo rilasciato su 3DS e PC anche se, nella tradizione dell’autore, è stata rilasciata anche una versione Android.
Il gioco: nostalgia canaglia
Gunman Clive è un platform vecchio stile, non c’è moltissimo da dire a riguardo in quanto presenta ogni elemento tanto caro alla tradizione videoludica, una storia lineare, livelli non troppo complessi nella loro architettura e un gameplay semplice ed immediato che riesce a catapultarti nel vivo dell’azione subito dopo la pressione del tasto “start”.
Rifacendosi ad una tradizione tanto consolidata e valida Gunman Clive non avrebbe potuto sbagliare in niente, tutto, sopratutto il gameplay, doveva risultare pulito ed esente da difetti, sarebbe imperdonabile dopo anni di platform sbagliare qualcosa a riguardo.
Il titolo non sbaglia affatto, come era prevedibile, anzi attinge alla tradizione scavando ancora più a fondo di quanto non si possa credere facendo del citazionismo puro: si va da Donkey Kong a Contra, da Castelvania a Megaman, numerosi, forse a volte troppi, sono gli elementi inseriti all’interno del titolo che rimandano a vecchie glorie del passato e, forse, per un titolo così breve (ma intenso) fare troppo citazionismo può diventare più un difetto che un pregio.
La… trama
Fedelissimo alla tradizione, ancora una volta, Gunman Clive fa della trama un mero pretesto per regalare un’avventura coi fiocchi, divertente ed equilibrata.
Clive è un eroico cowboy che ha il compito di salvare la bella Johnson, figlia del sindaco, da alcuni terribili banditi.
Il viaggio che Clive affronta è ai limiti del surreale, complice anche il particolarissimo stile grafico, sarà comune dover affrontare enormi mecha e avventure spaziali a bordo di un’astronave in una sessione di gioco stile Salamander.
Sarà possibile giocare anche nei panni della bella “principessa”, in questo caso sarà l’eroico cowboy a dover essere salvato dalle grinfie dei banditi.
Come possiamo osservare quindi la trama fa solo da contorno, è una cornice che con la sua semplicità non fa sfigurare un gameplay tanto saldo.
Il gameplay: la semplicità vince… sempre.
Non c’è moltissimo da dire sul gameplay, si tratta del classico platform con l’aggiunta di elementi di shooting.
Clive, il nostro eroe, potrà saltare, accovacciarsi e sparare, tutte azioni che gli saranno molto utili nei 16 livelli di gioco che andremo ad affrontare nei quali è necessaria una prontezza di riflessi fuori dal comune, non è raro morire infatti per un colpo sparato con qualche millesimo di secondo di ritardo.
Il nostro attacco principale è dato dalla pistola di base con la quale è necessario più di un colpo per far fuori i vari banditi ma nel corso del gioco è possibile trovare degli upgrade che danno questo o quel particolare effetto ai nostri colpi: l’homing, i colpi più potenti, il laser…
Ogni 4 livelli ci sarà richiesto di affrontare un boss, tutti e 4 molto ispirati e particolarmente futuristici vista l’ambientazione western.
Ogni boss ha le sue peculiarità e sarà necessari osservare il moveset di ognuno di loro per capire quale strategia è meglio usare, specialmente nella modalità hard in cui si muore a singolo colpo subito.
Tecnicamente parlando: quando l’arte si fa videogioco
Se da una parte in Gunman Clive abbiamo una trama semplice ma che fa da cornice ad un gameplay valido e divertente, e dall’altra abbiamo un gameplay effettivamente troppo proiettato al passato, quello che fa di Gunman Clive una piccola perla nel panorama videoludico è il comparto tecnico eccezionale.
Lo stile grafico è semplice, molto semplice, eppure riesce a stupire con i suoi particolari colori e il suo stile “a bozza”.
Tutto ha quell’aria di incompleto, di schizzo su carta e i colori, che stanno per lo più sulle tinte ocra, non fanno che aumentare questa particolare sensazione anche se, non si ha mai l’impressione che qualcosa manchi anzi, tutto sembra al proprio posto in un mondo dall’aria quasi “onirica”.
La musica poi la fa da padrona accompagnando i leggeri tratti del disegno perfettamente conferendo a tutto il titolo un’atmosfera sognante e trasandata.
Il vero punto di forza di Gunman Clive sta tutto nel suo comparto tecnico quindi che riesce a stupire con la sua ostentata semplicità e tutto ciò fa capire, ancora una volta, quanto sia importante ricordarsi che le cose più semplici alla fine sono le cose più belle.
Gunman Clive è l’esempio perfetto di titolo che con niente riesce a regalare un’esperienza che difficilmente sarà rimossa, nonostante il suo vivere nel passato, atmosfere comprese.
Concludendo
In conclusione Gunman Clive rappresenta un must, sopratutto per il costo irrisorio (1,99€ su eShop) anche se i suoi difetti ci sono e sono riscontrabili sopratutto nell’eccessiva semplicità e nel suo essere troppo evocativo di un mondo oramai passato.
Gli eccessi sono sempre sinonimo di difetto e, se il suo essere sobrio, divertente e “semplice” sono il punto focale (e di forza) di Gunman Clive è proprio nell’eccesso di questi elementi che si nasconde il difetto principe: il suo vivere troppo nel passato e nella sua semplicità e un omaggio o mancanza di idee?
Voto finale: 7/10