Fantasy Life • Recensione

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Sviluppato da Level-5, software house famosa sopratutto per la serie del Professor Layton, la serie di Inazuma Eleven e per quel grande capolavoro fra i giochi di ruolo che è Ni No Kuni, Fantasy Life ha tutte le carte in regola per essere un grande gioco: la promessa di una piena libertà fa gola a chiunque e l’alto tasso di vendite di titoli open-world in cui è possibile sbizzarrirsi con la fantasia non fa che confermare questa tesi.

Fantasy Life viene presentato così, come un action rpg classico in cui la parola d’ordine è libertà, una libertà che si sente sin dai primi secondi di gioco in cui ci viene chiesto quale sarà il nostro mestiere…

Le promesse fatte da Level-5 sono state effettivamente mantenute o la libertà promessa è solo una maschera che cela al suo interno la più infima monotonia?

fantasy life8Chi sei?

Non appena Fantasy Life verrà avviato quello che appare subito all’occhio è un menù fin troppo scarno e semplice, non ci saranno animazioni particolari né disegni particolarmente elaborati, semplicemente due voci: una per scaricare un DLC (a pagamento, ma di questo se ne discuterà più in là) e un’altra che ci permetterà di iniziare l’avventura.

Come sottofondo una dolce nenia che ci cullerà in attesa di iniziare il nostro sogno ambientato a Reveria.

Il passo successivo è quello della creazione del nostro avatar il quale presenterà tutti i tratti caratteristici dei titoli di Level-5, quindi toni abbastanza cartoon e bambineschi ma allo stesso tempo adatti all’avventura che andremo a compiere.

L’editor del personaggio presenta molte scelte per la personalizzazione del proprio pg anche se nel complesso il processo di creazione presenta molti limiti che ci costringeranno a compiere determinate scelte di design per raggiungere una forma che in qualche modo si avvicina all’idea che avevamo in testa.

Nonostante questa piccola lacuna però il processo di creazione presenta molta varietà sopratutto nelle acconciature e nello stile degli occhi in cui c’è solo l’imbarazzo della scelta, gli “unici” limiti sono infatti nella disposizione di questi sul volto e nella corporatura.

Il paragone che sorge spontaneo è con il centro di creazione mii delle console Nintendo, la personalizzazione risulta decisamente più profonda in quest’ultimo.

fantasy life6“Da grande voglio fare il mago!”

Il punto focale dell’intero titolo è racchiuso nella domanda esistenziale che ogni bambino si pone, anche più volte, nella vita ovvero: “Cosa voglio fare da grande?”.

A Reveria è di fondamentale importanza la scelta di un mestiere, scelta che deve avvenire questi subito per ogni individuo se vuole riuscire a vivere serenamente con tutti.

 

Una dea nel passato scese sulla terra per esaudire i desideri di tutti gli uomini ma le richieste erano troppe così decise di donare loro i mestieri, un modo per riuscire ad esaudire da se i propri desideri e di aiutare gli altri ad esaudire i loro.

Di fondamentale importanza è quindi la scelta del nostro mestiere iniziale che può avvenire fra dodici differenti occupazioni: dal classico paladino al più strano cuoco.

Ogni mestiere ha la sua peculiarità, le sue abilità e gli oggetti equipaggiabili nonché un proprio maestro e una propria side-quest a missioni da seguire per poter eccellere nella propria occupazione.

Tale scelta potrebbe quindi sembrare importantissima ai fini del gioco anche se in realtà si rivela un mero pretesto per avviare il gioco in sé e quindi introdurci alla quest principale: salvare il mondo.

C’era un volta un pescatore che cacciava belve feroci nella bottega di un fabbro alchimista…

fantasy life5Coloro che ci forniranno la nostra licenza e quindi la facoltà di esercitare la nostra professione risiedono all’interno della “Gilda dei mestieri”, uno dei posti con cui avremo più a che fare all’interno dell’avventura, al suo interno infatti potremmo cambiare mestiere ogni volta che vogliamo avendo così a disposizione la possibilità di eccellere in ogni caratteristica e di trovarci a nostro agio in ogni situazione.

Iniziare come un pescatore per poi finire a portare a casa i propri trofei da caccia e rilassarsi con il mantice in fucina è la prassi all’interno del mondo di Fantasy Life e non c’è nulla di strano in tutto questo, anche la gente sembra non preoccuparsi dell’eclettismo che alberga in noi, l’importante è impegnarsi al massimo per eccellere in quello che si fa, è il risultato che conta.

Ad ogni mestiere è associato un “maestro” che ci guiderà all’interno del nostro percorso da apprendisti fino al raggiungimento del grado di maestro, insegnandoci tecniche importanti e missioni “a tema” che ci consentiranno di progredire nel nostro “cursum honorum”.

Tali missioni sono abbastanza varie e vanno dalle classiche missioni di raccolta (uccidi 10 pantere, portami 5 bottiglie di latte…)al doversi recare in luoghi particolari per l’uccisione di un particolare boss, il quale ci donerà in genere una lauta ricompensa.

Il vero obbiettivo di gioco consiste nel riuscire ad eccellere in ogni tipo di arte per riuscire a cavarsela in ogni momento della propria vita.

Farfalle e “Franfallini”

Tutto ciò non basta in un gioco di ruolo, vi è bisogno di una trama che faccia da collante fra le meccaniche del mondo e un gameplay solido e ben strutturato.

La quest-line principale in Fantasy Life invece non riesce a fare da collante a questi due elementi per via della loro grande solidità: le meccaniche originali e divertenti e il gameplay più profondo di quel che si pensa riesco a reggersi benissimo da soli, senza l’ausilio di nessuna grandissima missione per la salvezza del regno.

I canoni di un rpg classico però premono e quindi è necessario, quasi doveroso, inserire all’interno di Reveria una minaccia, una pioggia di strani meteoriti che minacciano tutti gli abitanti, e un eroe, il nostro pg.

fantasy life4La vasta trama di Fantasy Life ci si pone dinnanzi nel momento in cui faremo la conoscenza della nostra “fidata” compagna di viaggio, una farfalla chiacchierona e curiosa che sembra nascondere uno strano segreto.

Franfalla, è questo l’originalissimo nome della simpatica creatura, ci si appiccicherà addosso facendoci da “franfallino” e ci accompagnerà durante tutto il nostro viaggio offrendoci un’altra tipologia di missioni, quelle esplorative.

Quasi sempre ci richiederà di visitare questa o quella zona alla ricerca di questa o di quella cosa in modo da far cessare la sua interminabile sete di curiosità.

Chiaramente ogni zona visitata ci fa proseguire nella quest principale aggiungendone sempre nuovi elementi e nuovi misteri che riusciranno, nella loro semplicità, a creare quell’alone di curiosità che basta per dare ascolto alla nostra prolissa compagna di viaggio.

Le missioni consegnatoci da Franfalla inoltre serviranno ad accrescere la nostra felicità, una statistica alquanto anomala e interessante che ci consentirà di avere accesso ad altri elementi di gioco che andranno ad arricchire la profondità del gameplay: possiamo cavalcare determinate creature, portare a casa con noi alcuni cuccioli che ci seguiranno fedelmente nei nostri viaggi, aumentare la capienza dello zaino o più semplicemente sbloccare extra del gioco come le musiche.

Aria di…crossover

Veniamo alla parte più bella e riuscita dell’intera opera: il gameplay.

La varietà delle cose da fare e il modo in cui tale azioni vengono svolte è da capogiro, il titolo infatti è un enorme collage di tantissimi stili di gioco differenti fra loro ma che si mescolano fra di loro divinamente offrendo un prodotto di intrattenimento di altissimo livello.

Il titolo si presta a qualsiasi gusto, è difficile riuscire a non trovare qualcuno che non riesca ad apprezzare almeno una parte dell’intera opera.

Procediamo però con ordine partendo da quello che sembra dover essere il perno centrale dell’avventura: i mestieri per l’appunto.

fantasy life3Ogni mestiere presenta particolari azioni da compiere, ad esempio il paladino o il mercenario si ritroveranno a dover principalmente combattere con armi da mischia e con uno scudo mentre un cacciatore, specializzato nell’uso dell’arco, varierà moltissimo lo stile di battaglia rendendo ogni scontro leggermente più strategico e profondo.

Un sarto, un fabbro, un falegname o un cuoco dovranno invece riuscire, perlopiù, a creare determinati oggetti e chi intraprende una di queste strade si ritroverà di fronte a divertentissimi minigochi “ritmici” in cui la prontezza di riflessi è fondamentale.

Un pescatore fa dell’esplorazione il suo punto cardine, per eccellere bisogna spingersi oltre i limiti del conosciuto e pescare il pesce che nessuno è mai riuscito a prendere, ci trasformeremo letteralmente in dei piccoli Sampei che dedicano la loro esistenza all’ittica.

L’atto del pescare poi non è banale come sembra e saranno tante le variabili di cui tenere conto anche se, con molta calma e pazienza, è possibile pescare ogni forma di vita acquatica senza problemi con gli equipaggiamenti base.

La possibilità di possedere un cucciolo cambia improvvisamente il modo in cui si gioca, bisognerà prendersi cura del proprio compagno offrendogli innanzitutto una casa abbastanza vivibile acquistando mobilio e disponendolo come si preferisce all’interno della propria casa che, ad un certo punto del gioco, è possibile acquistare in questo o quel punto della mappa, dalla casetta di legno nei boschi ad una casetta in riva al mare.

Lo stile di questa parte di gioco è molto simile a quello di Animal Crossing anche se sarebbe stato impossibile replicare la profondità di gameplay del titolo in questione, ma ciò non toglie che anche queste sessioni risultano piacevoli e interessanti a chi preferisce dedicarsi all’estetica della propria avventura.

fantasy life11Le esplorazioni invece richiamano in maniera, forse troppo evidente, il gameplay di The Legend of Zelda anche se qui succede l’opposto, Fantasy Life aggiunge profondità al tutto.

Il combattimento, molto action e in tempo reale, si basa moltissimo sulla capacità di osservare i nemici, quindi i loro tempi di caricamento e le mosse che sono in grado di fare in modo tale da colpirli quando non possono difendersi ed evitare di essere colpiti.

Tutto ciò però è vanificato dall’eccessiva facilità complessiva in ogni scontro sopratutto se l’avventura verrà affrontata in compagnia.

“Mi spiace ma dovrai fare l’Eroe”

Ad affiancarsi ad una valida e solida base come quella della scelta dei mestieri vi è il gameplay del titolo che va ad eliminare, purtroppo, parte della libertà promessa ai videogiocatori.

Che lo vogliate o no, che siate una semplice sarta o un giovane falegname, il vostro destino è già scritto e sarete chiamati in causa per salvare il mondo in quanto prescelti.

Nessuna delle vostre scelte influenzerà in alcun modo lo svolgersi degli eventi, anzi, potrete completare l’intera avventura da semplici fabbri o da grandi paladini, il succo non cambia.

fantasy life10I dialoghi restano sempre i medesimi, le aree da visitare risultano sempre e comunque le stesse, a cambiare è quello che potrete fare mentre vi recate nella nuova area di gioco: un falegname potrà abbattere alberi, un alchimista cercare materiale, un minatori cercare minerali, ma una volta arrivati di fronte ad un possente drago o davanti a creature possedute da una strana forza il vostro mestiere non vi apparterrà più, da quel momento dovrete impugnare le armi e vincere.

Questa è la grande pecca del gioco, la promessa non mantenuta da parte degli sviluppatori, il senso di libertà che si respira all’interno del titolo è fallace, è una mera illusione che viene data solo per spingervi ad iniziare una nuova avventura.

Nonostante ognuno possa decidere se effettivamente seguire la quest principale o meno ad un certo punto la monotonia di un mestiere diventa tale da voler intraprendere in ogni caso la via che il gioco ha deciso per noi.

C’è da dire che nonostante tutto però il titolo si regge benissimo in piedi e a parte questo leggero difetto risulta godibilissimo in ogni suo aspetto.

Non tutte le ciambelle riescono col DLC

C’è sempre un però nelle cose belle: la “piaga” che assilla un’enorme parte dei videogiochi moderni, ovvero i DLC a pagamento, non ha risparmiato nemmeno Fantasy Life, il quale al day-one offrirà un contenuto extra scaricabile con un’area di gioco esplorabile in più.

Purtroppo un elemento come questo non sarebbe dovuto esserci affatto anche considerano che tale location è parte integrante di Fantsy Life LINK!, espansione uscita un anno dopo l’uscita nipponica del titolo.

fantasy life12Concludendo

Fantasy Life, con la sua meraviglia tecnica e la sua favola magistralmente raccontata, colpisce in maniera positiva fin dai primi minuti di gioco.

Con il suo gameplay semplice ed inaspettato riesce a farsi amare da una grande fetta di pubblico, fallisce però dove doveva essere più forte e quindi nella sua meccanica principale che ha rischiato tantissimo di compromettere l’esperienza di gioco con la sua eccessiva monotonia ad un certo livello dovendo tutto proprio a quella che doveva essere una semplice cornice.

La trama, deliziosamente semplice e lineare (non mancano alcuni colpi di scena però), accompagna il videogiocatore all’interno di un sogno che lascerà sicuramente il segno nella mente di tutti coloro che lo giocheranno perché nonostante tutto Fantasy Life si farà amare da molti, noi compresi.

Se la troppa facilità, la presenza di un dlc a pagamento e una, forse, eccessiva ripetitività nel “mastering” delle classi non vi da noia Fantasy Life è il gioiellino che tutti stavate aspettando su 3DS.

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7.9

Discreto

Lettore, scrittore, videogiocatore accanito...Vivo troppo nel passato videoludico per potermi godere a pieno il presente. Indie Game supporter. Poeta maledetto dalla nascita.