In questo ultimo periodo, il genere strategico non ha avuto un grande rinnovamento per quanto riguarda il comparto titoli: molto spesso è stato infatti relegato come un genere di nicchia per appassionati, senza titoli che riuscissero a far appassionare o portare elementi di novità. Per questo, quando all’ E3 dello scorso anno venne annunciato da Nintendo un titolo a stampo strategico completamente nuovo e sviluppato da Intelligent System, sviluppatori di serie come Fire Emblem, l’attenzione attorno a tale progetto divenne subito alta.
Un gioco dalle atmosfere steam punk in mano ad un team con una grande affinità al genere strategico poteva concludersi in due modi: in un titolo valido ma sempre legato alla tradizione dei giochi di strategia, oppure in un’interessante novità. Possiamo dirvi dunque che dopo aver provato Code Name: S.T.E.A.M., Intelligent System è riuscita nel creare un titolo valido e molto interessante, che si presenta come una vera e propria novità nel genere degli strategici.
Che cos’è quindi Code Name: S.T.E.A.M.? Il titolo si presenta come uno strategico a turni, caratterizzato da una ambientazione intrigante e alquanto particolare. In un diciannovesimo secolo alternativo, dove la tecnologia ha fatto balzi da gigante grazie al vapore, Londra viene attaccata da un esercito di mostri sconosciuti, determinati a conquistare e distruggere il pianeta. Toccherà quindi alla S.T.E.A.M. (Strike Team Eliminating the Alien Menace) una squadra segreta creata da Abramo Lincoln in persona, affrontare le masse di orrende creature e prendere le redini di questa guerra, portando l’umanità alla vittoria.
Nonostante quindi la storia sia legata ad un semplice scontro fra esseri umani contro alieni, essa assume un significato diverso se consideriamo l’ottima rappresentazione steam punk di Londra a e il design dei mostri stessi, ripreso dai cicli di romanzi dello scrittore di Providance, Howard Phillips Lovecraft. Inoltre, le innumerevoli citazioni e omaggi alla letteratura americana e le scelte di regia e grafica, enfatizzate per dare l’impressione di essere dentro un fumetto, rendono questa bizzarra ma semplice storia molto divertente da seguire.
La spinta fondamentale del titolo rimane tuttavia il gameplay: gli sviluppatori hanno infatti preso delle scelte alquanto rischiose se pensiamo ai canoni del gioco strategico, ma che tuttavia si sono dimostrate adatte a rendere il titolo molto dinamico e frenetico, al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare da uno strategy game.
Ogni sessione di gioco si basa su uno stage a griglia da completare nel minor tempo possibile per ottenere più punti, completando gli obbiettivi previsti dalla missione. I nemici, dopo un certo numero di turni, inizieranno successivamente a respawnare in aree precise e in quantità maggiori, incitando quindi il giocatore a finire la missione nel minor tempo possibile.
All’inizio dello stage si avrà la possibilità di comporre il proprio gruppo di personaggi, formato da quattro membri: ognuno di essi sarà caratterizzato da un proprio equipaggiamento e da abilità specifiche, adatte per diverse situazioni o per differenti tipi di nemici. La componente fondamentale del gameplay rimane tuttavia il vapore, l’energia principale nel mondo di gioco: ogni personaggio avrà con se una certa quantità di vapore all’interno del suo steamer, con la quale potrà decidere quante mosse fare nel proprio turno. Finito il vapore non è possibile più compiere azioni, dovendo quindi passare il turno o a un altro personaggio.
La visuale di gioco è posta dietro la schiena del personaggio, come nella maggior parte degli sparatutto in terza persona, risultando quindi una scelta rischiosa ma inedita per un genere spesso associato alla visuale isometrica. Questa scelta di telecamera offre molti spunti interessanti, aggiungendo così alla struttura dei giochi strategici anche il dover sparare e il muoversi con cautela, riparandosi dietro casse o muri cercando di non farsi vedere dalle sentinelle nemiche. I personaggi potranno inoltre mirare e sparare verso precisi punti deboli dei nemici, potendo così infliggere più danni, oppure, tramite specifiche armi o abilità, saltare e posizionarsi in posizioni sopraelevate della mappa. Un’altra particolare meccanica riguarda l’Overwatch: tenendo da parte un pò di vapore nel proprio steamer, durante il turno dei nemici si può decidere sei attaccare uno di essi quando questi compaiono nel nostro campo visivo. La possibilità d’interagire anche nei turni avversari permette quindi di creare strategie interessanti, ideando imboscate oppure difendendo un proprio compagno in una posizione svantaggiata, difendendolo tempestivamente. L’Overwatch però può essere utilizzato anche dagli alieni, i quali possono fare lo stesso con i nostri personaggi e risultando a volte fatale.
Questi vari elementi danno la sensazione di un gioco non statico ma molto frenetico, con un ampia possibilità di scelte e di movimento senza però andare a compromettere il comparto strategico del titolo.
Code Name: S.T.E.A.M. è infatti un titolo che punisce le mosse troppo azzardate. Scegliere una posizione sbagliata o una mossa avventata porterà a essere puniti dal gioco, dovendo quindi fare molta attenzione sia al movimento dei nemici sia a dove sono posizionati gli obbiettivi. La possibilità di collezionare degli speciali ingranaggi, spendibili in power up come armi o aumento del vapore, metteranno spesso il giocatore davanti a diverse opzioni: ci si troverà a scegliere se rischiare un proprio personaggio per guadagnare subito un ingranaggio oppure perdere più turni per arrivarci in maniera sicura, mandando una squadra di due per non subire una imboscata. Tutte queste scelte strategiche rendono ogni scelta e movimento fondamentale, ponderando quali personaggi muovere al momento giusto e prevedendo le mosse del nemico, così da arrivare più velocemente alla vittoria.
Se quindi Code Name: S.T.E.A.M è riuscito a creare un gameplay interessante e nuovo rispetto ai tanti giochi strategici sulla piazza, il titolo non esula dai difetti. La trama infatti, in alcuni punti, è ben strutturata ma fin troppo semplice, senza grandi colpi di scena, mentre i personaggi non subiscono grandi sviluppi all’interno della storia, rimanendo fissi sulla loro caratterizzazione principale.
I nemici, anche se con un’intelligenza artificiale abbastanza buona, tendono a essere troppo lenti nelle loro decisioni, andando a spezzare la frenesia e la dinamicità che si è formata precedentemente nel nostro turno. Gioco alla mano, spesso si dovranno attendere parecchi secondi prima di poter procedere al proprio, risultando questa attesa snervante durante un turno alquanto acceso.
Un’altra pecca riguarda il level design degli stage, alcuni molto divertenti da giocare ma troppo spesso ripetuti, ritrovandosi a rifare stage simili con solo dei leggeri cambiamenti. Lo stesso si può dire del design dei mostri, a volte geniali e riprendendo dalle creazioni di Lovecraft, la maggior parte dei quali poco curati a livello visivo e grafico.
In conclusione, Code Name: S.T.E.A.M. è un titolo divertente, pieno di spunti interessanti e novità rispetto ai giochi strategici comparsi negli ultimi anni. La grande ambientazione steam punk e la varietà del gameplay lo rendono un ottimo titolo, il quale soffre principalmente per caricamenti troppo lunghi nei turni avversari e per uno sviluppo dei personaggi e della trama non troppo approfondito.
