Animal Crossing: Happy Home Designer - Recensione (pagina 2 di 2)

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Prima pagina (introduzione)


 

Ma come ti arredi?

In Animal Crossing: Happy Home Designer (HHD in seguito) potrete decidere, seppur molto limitatamente, gli aspetti del vostro personaggio (Abitante in seguito) in modo da renderlo il più simile possibile alla vostra fisionomia. Purtroppo la customizzazione è da riferirsi esclusivamente ai capelli, agli occhi e pochi altri parametri. Sarebbe stato meglio poter associare uno dei nostri Mii al gioco, in modo da velocizzare le noiose fasi iniziali da un lato e rendere quanto più realistica possibile la personalizzazione dell’Abitante dall’altro. Ma pazienza; ci consoleremo pensando che più avanti sarà disponibile un notevole quantitativo di cappelli, magliette, gonne, pantaloni, scarpe ed occhiali che potremo indossare a seconda dei nostri gusti personali. Certo, rispetto ad altri Simulatori di Vita siamo indietro di diversi anni, ma bisogna anche considerare i limiti dell’hardware di 3DS che, anche se non proprio in maniera ottimale, per quanto riguarda la parentesi della customizzazione, viene sfruttato più che discretamente.

Ma gli accessori personali e l’abbigliamento non saranno l’unico improvement in HHD. Centinaia, anzi migliaia, di oggetti invaderanno il touch screen del giocatore che potrà esprimere la propria creatività arredando le case. Purtroppo, a causa dei limiti hardware di cui prima, la console impiegherà progressivamente sempre più tempo per scorrere le schermate colme di oggetti nel touch screen. Ma l’idea di poter arredare tutto a proprio piacimento sembra entusiasmante, non è vero? Effettivamente sì, anche noi ne siamo rimasti piacevolmente sorpresi all’annuncio del gioco. Non che sia una novità in senso assoluto, ma all’interno della serie di Animal Crossing è da considerarsi come un grande passo in avanti dato che vengono notevolmente migliorate e semplificate le modalità di arredamento (che adesso avvengono attraverso il touch screen), ma il problema – o il pregio, per qualcuno – è che si tratta praticamente dell’unica e sola cosa da fare durante il gioco. Lo sappiamo, qualche riga prima avevamo giusto lodato l’intera serie di AC e il suo punto di forza, ossia la ripetitività. Con non poca preoccupazione dobbiamo dirvi che in questo nuovo capitolo manca quel tocco che ha contraddistinto l’universo di AC fino ad oggi. Preoccupazione dovuta non ad una eccessiva problematizzazione della feature, ma al fatto che non vorremmo che una serie così peculiare come Animal Crossing abbia preso una strada sbagliata.

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Compra ombrella, bracciala, pallona, coccobello

Col primo avvio del software, vi sarà comunicato che all’interno del gioco potrebbero apparire messaggi promozionali. Questi sono fondamentalmente le carte amiibo – vendute separatamente, ciascuna costa circa 8 euro – che permetteranno di convocare i più popolari personaggi della serie di Animal Crossing al fine di arredare le loro case e farli partecipare alla vita della “vostra” cittadina (non sarete sindaci, ma commessi da ImmoNook), incaricandoli ad esempio come docenti presso la scuola nella piazza della città.

Giudizio finale

Secondo (ed ultimo?) capitolo di Animal Crossing per 3DS, Happy Home Designer delude parecchio nell’esperienza di gioco generale, fortemente compromessa da un gameplay eccessivamente guidato e per nulla stimolante, data la mancanza assoluta di un’intelligenza artificiale volta alla valutazione dei lavori di arredamento. Inoltre, la possibilità di non poter muovere l’Abitante in giro per una città fa soffrire sopratutto i fan più affezionati alla serie.. ma è un tentativo che doveva essere pur compiuto dai developer di Nintendo, i quali sono comunque riusciti a sviluppare un più che degno gioco per chi, per passione, vuole passare il proprio tempo ad arredare gli interni e giardini delle case secondo i propri gusti (o meglio, quelli che via via verranno espressi dai clienti, ecco un altro punto di limitazione del gameplay) e nello stile inconfondibile di Animal Crossing.

In conclusione, il livello di difficoltà letteralmente inesistente e un gameplay decisamente al di sotto delle aspettative per l’impossibilità di movimento attraverso il tasto analogico, combinati ad una lieve caduta dallo stile AC (forse siamo noi troppo critici), ci motivano a consigliarvi di acquistare il gioco soltanto se vi sentite spinti da una incredibile voglia di arredare interni ed esterni degli appartamenti… a soddisfare la vostra creatività ci penserà l’ampio catalogo oggetti creato da Nintendo. Ma ve lo ripetiamo, il rischio è di precipitare in una motonia.

Per informazioni più approfondite su Animal Crossing: Happy Home Designer e le modalità di utilizzo degli amiibo, vi rimandiamo al sito ufficiale di Nintendo Italia.

Pro

  • Ottima varietà di oggetti
  • Migliorata la customizzazione di Abitante rispetto ai capitoli precedenti

Contro

  • Gameplay eccessivamente guidato
  • Le creazioni del giocatore non sono soggette a valutazioni interne (IA)
7

Discreto

Ho fondato ST Games nel 2011, quando avevo 13 anni, chiamandolo Sinnoh Tower. Gestisco da sempre ogni aspetto del sito: sono amministratore generale, responsabile della grafica, della gestione delle Pubbliche Relazioni nonché dell’advertising con aziende del settore. Quando sembro oziare in realtà ottimizzo tutti gli aspetti del sito e penso sempre allo step further. In una parola: ambizioso. In molti momenti, il mio più che un passatempo è una dipendenza. In alcuni momenti vorrebbe soltanto abbandonare tutto e fuggire alle Hawaii, ma ci ha sempre ripensato.. e più tempo passa più pensa di rimanere.