Zelda a parte, non è il caso di prendere Switch al lancio

The Legend of Zelda: Breath of the Wild

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Zelda a parte, non è il caso di prendere Switch al lancio

Abbiamo avuto modo di provare con mano Nintendo Switch, in occasione di uno showcase milanese. La console presentata globalmente da Nintendo lo scorso 13 gennaio sta per arrivare nei mercati mondiali più importanti, Italia inclusa, il prossimo 3 marzo. Il suo arrivo è accompagnato però da qualche, prevedibile, critica. Eh sì, Nintendo c’è cascata ancora perché tra le feature più rimproverate c’è la potenza hardware non concorrenziale… e in questo senso continuano ad essere ripetuti errori da 11 anni a questa parte (lancio di Wii nel 2006). Anche se una giustificazione ci sarebbe: la console, essendo infinitamente ridotta in termini di spazio (praticamente un piccolo tablet), potrebbe giustificare il non-raggiungimento degli standard grafici delle console concorrenti. Ma c’è un secondo difetto ancor più rilevante ed inaspettato: il numero di esclusive disponibili al lancio è davvero esiguo. Così esiguo che l’unico titolo rilevante è The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Insieme al family-friendly 1,2 Switch!.

La scelta di avere poche esclusive al lancio sarebbe stata dettata da esigenze di puro marketing, perché titoli come Mario Kart 8 Deluxe Super Mario Odyssey sarebbero in uno stadio così avanzato di sviluppo che potrebbero essere rilasciati davvero a breve. E invece occorrerà attendere aprile per MK8 Deluxe e Natale 2017 per il secondo. Si sta parlando di giochi che sembrano essere stati sviluppati per Wii U e perfezionati a partire da qualche mese fa per essere pubblicati su Nintendo Switch.

Detto in due parole, vale la pena spendere fino a 329 € per prendere Switch al lancio? Secondo noi, assolutamente no. La nostra prova dei primi 20 minuti di TLoZ: Breath of the Wild ci ha mostrato un titolo molto fresco e nuovo per la saga dell’eroe Link, ma l’aspetto grafico ed il frame-rate sono stati insoddisfacenti. La situazione migliora notevolmente se si gioca direttamente sullo schermo di Switch, complice chiaramente il fatto che lo schermo è notevolmente più piccolo rispetto ad un TV 55″. Ci è stato spiegato che la versione di prova su Switch era identica a quella portata all’E3 2016, ma rimaniamo molto titubanti al riguardo. Speriamo che al lancio il titolo possa mostrare interessanti differenze rispetto alla versione Wii U, ma questo sarà oggetto di recensione più avanti. In ogni caso, l’acquisto è consigliato per chi è un* grande fan della saga di Zelda.

In più, abbiamo riscontrato un errore inaspettato durante il gameplay di Splatoon 2: la console si è inspiegabilmente arrestata. Tant’è che in un primo momento non si è compreso se si sia “rotta”. Gli addetti hanno addossato la colpa ad un utilizzo molto usurante, dal momento che quella console – come tutte le altre, che però non hanno sofferto di questi problemi – è stata utilizzata 10 ore al giorno per quasi 30 giorni consecutivi. In ogni caso, il funzionamento della console è stato ripristinato dopo qualche minuto.

Concentrandoci invece esclusivamente sulla console, è indubbio che venga proposta davvero un’esperienza differente da ciò che è stato visto finora. Anche in questo giro, la volontà di Nintendo è quella di innovare le console generazione dopo generazione, imparando (ma non troppo…) dai propri sbagli e fondendo nuove idee con il presente. L’obbiettivo non dovrebbe essere quello di rendere l’hardware sempre più performance anno dopo anno, ma di ingegnarsi e proporre qualcosa di nuovo in termini di esperienza generale.

In questo senso, sia PlayStation che Xbox – che paradossalmente passano per console forti e rivoluzionarie – sono rimaste incollate ben salde al modello tipico di videogame, mentre Nintendo ha sempre cercato di tirar fuori la sua vena più creativa, innovando l’esperienza generale di gioco e non esclusivamente il fattore “oh God, it’s native 4K!!”.

Ho fondato ST Games nel 2011, quando avevo 13 anni, chiamandolo Sinnoh Tower. Gestisco da sempre ogni aspetto del sito: sono amministratore generale, responsabile della grafica, della gestione delle Pubbliche Relazioni nonché dell’advertising con aziende del settore. Quando sembro oziare in realtà ottimizzo tutti gli aspetti del sito e penso sempre allo step further. In una parola: ambizioso. In molti momenti, il mio più che un passatempo è una dipendenza. In alcuni momenti vorrebbe soltanto abbandonare tutto e fuggire alle Hawaii, ma ci ha sempre ripensato.. e più tempo passa più pensa di rimanere.