L’industria videoludica, soprattutto per quanto riguarda il reparto console, è una continua guerra combattuta a colpi di esclusive, offerte al ribasso e benchmark prestazionali. Se è meglio PS4, Xbox One o Wii U sta a voi deciderlo, considerando i titoli disponibili per ogni console e scegliendo il sistema che più vi aggrada, e mentre PS4 e Xbox One sono quasi alla pari in termini di prestazioni, l’unica voce fuoricampo in questa “next gen” è il Wii U di Nintendo, home console che non rivoluziona le carte in tavola grazie ad un sofisticato processore o a tecnologie futuristiche ma anzi mantiene una formula classica aggiungendo però un controller-tablet, soluzione diversa da tutto ciò che l’industria ha proposto negli ultimi anni.
Il Wii U di Nintendo può piacere come no, ma una cosa è certa: dati alla mano, la console di Nintendo possiede alcune delle migliori esclusive uscite per il mercato home console nel periodo “next gen”, basti pensare a Mario Kart 8, Xenoblade Chronicles X, Pokkèn Tournament, Splatoon; per non parlare poi delle IP detenute da Nintendo, dalle più famose e classiche come Super Mario, Zelda, Pokèmon, Donkey Kong alle più recenti e fresche Splatoon e Bayonetta 2.
Ma nonostante questa ricchezza di esclusive, Wii U fatica a farsi spazio tra le rivali Xbox e PlayStation, registrando numeri di vendita ampiamente inferiori rispetto alle console concorrenti. A quanto pare insomma Wii U non piace e non incontra il favore dei videogiocatori, ed il maggior esponente di questa corrente di pensiero pare essere il CEO di Gamestop.
Paul Raines, CEO di GameStop, si è recentemente espresso con pareri abbastanza forti sul passato, ma anche sul futuro di Wii U. Al portale VideoGamer.com Raines ha dichiarato che “Wii U è stato un fallimento per tutti, anche per Nintendo“, ritenendosi inoltre incredulo per il successo e la bontà di alcune IP proprietà della software house giapponese.
“Nintendo ha fatto delle scommesse coraggiose e rischiose, e forse alcune di queste non hanno dato i risultati sperati. Ma hanno un sacco di creatività. Sono un gruppo di persone davvero innovative, motivo per il quale noi non contiamo mai su Nintendo. Ancora oggi è incredibile quanto forti siano alcune delle loro IP – Pokèmon, per fare un esempio. Giochi come Super Mario e Zelda hanno una ricca fan-base molto fedele al marchio“.
Parole dure e decise quelle di Raines, che analizza la storia del Wii U solamente in termini commerciali. A quanto pare, secondo il boss di GameStop, nel mercato videoludico odierno non c’è spazio per l’innovazione, o perlomeno questa non paga in termini di vendita e ricavi.
Vi ricordiamo che Wii U, lanciata da Nintendo nel Novembre 2012, ha venduto “solamente” 12.8 milioni di unità, costringendo la software house a rivedere al ribasso anche le stime di vendita per i prossimi 12 mesi: parliamo infatti di sole 800.000 unità previste sul mercato.