Parlare di un titolo italiano è sempre difficile poiché ci risulta abbastanza complesso essere obbiettivi al massimo: fosse per noi consiglieremo a mani basse tutto ciò che il nostro Paese sforna in ambito videoludico.
Per fortuna però, fino ad ora, ci sono capitati sotto le mani solo titoli abbastanza validi che, nonostante gli innumerevoli difetti che li caratterizzano, riescono lo stesso a strappare qualche sorriso e qualche ora di divertimento.
Kiwi Jam, sviluppato dal team bergamasco Widoki Games, è uno di questi titoli.
A vederlo dalle anteprime sugli store sembra il classico gioco da niente, una robettina da scaricare se si ha spazio sul proprio device e con la quale perdere un po’ di tempo nei momenti di noia in cui davvero non si ha niente da fare.
Un po’ spinti dagli sviluppatori e un po’ spinti dalla curiosità di vedere di cosa è capace, ancora, l’Italia in ambito videoludico lo abbiamo scaricato e abbiamo deciso di iniziare la nostra avventura nel pazzo mondo di Kiwi.
Nonostante fossero evidenti più e più difetti all’interno del titolo ci siamo ritrovati ad aver speso un numero irragionevole di ore dato il concept piuttosto semplice e poco innovativo che Kiwi jam propone.
Kiwi Jam non è altro che un videogioco in 2D a scorrimento orizzontale in cui il nostro “omino” corre in una direzione e noi dovremo stare attenti a saltare e sparare ai nemici che via via si affolleranno sullo schermo.
Un concept tanto semplice quanto funzionale, come si diceva.
Eppure Kiwi Jam, nonostante la sua eccessiva semplicità, nonostante la sua eccessiva ripetitività non ci ha stancato e abbiamo continuato a giocarci e giocarci senza accorgerci del tempo che passava.
Ci siamo chiesti cosa rende questo titolo così dannatamente divertente e ce lo siamo chiesti per giorni mentre cercavamo, inutilmente, di sbloccare tutti gli achievement presenti e di stabilire nuovi record per i livelli.
La risposta era sotto i nostri occhi ed era piuttosto semplice: non era il gioco in se a piacerci quanto il suo stile.
All’interno di una galassia sconosciuta i Kiwi, prodi guerrieri, devono riuscire a recuperare la loro… marmellata rubata.
E proprio i Kiwi, improbabili omuncoli bianchi, sono il motivo principale di tanto amore per questo piccolo titolo.
Il concept del personaggio è semplice, banale se vogliamo, ma così immediato e funzionale da essere immediatamente riconoscibile.
Lo stile è volutamente imperfetto: tutto il mondo di gioco, dagli sfondi ai personaggi che ci vivono (Kiwi compresi) sembrano essere usciti dalle mani di un bambino che è alle prime prese con foglio e matita e questo, incredibilmente, funziona.
I ragazzi di Widoki Games sono riusciti a creare un universo funzionale, divertente, simpatico e immediatamente riconoscibile con poco, veramente pochissimo e questo lo abbiamo apprezzato parecchio.
Lo spirito giocoso e allegro delle atmosfere di gioco non deve ingannare però poiché il titolo è particolarmente complesso.
Un po’ per il sistema di controllo non sempre particolarmente responsivo, un po’ perché a volte non si riesce a uccidere tutto quello che ci viene incontro e un po’ perché il titolo rispetta pienamente la formula del free-to-play con acquisti in-app.
Attraverso microtransazioni è possibile avere accesso immediato ad equipaggiamenti e migliorie che richiederebbero più tempo e questo rende il titolo più “fruibile” a chi vuole semplificarsi la vita ma non per questo meno divertente per coloro i quali non hanno voglia di spendere nulla per Kiwi Jam.
Abbiamo apprezzato il bilanciamento generale della difficoltà mai troppo frustante e sempre sotto controllo per permettere a chiunque di poter completare il gioco senza troppi problemi.
Tirando le somme Kiwi Jam è esattamente quel “titoletto” che vi aspettate di trovare su dispositivi mobile: semplice, immediato e accattivante.
L’ideale per partite mordi e fuggi alla fermata del bus ma che vi ritroverete a dover spegnere in viaggio perché la batteria del vostro device è scarica.
Potete trovare, gratuitamente, Kiwi Jam ai seguenti link: Android, iOS.
