Come abbiamo riportato in una notizia qualche giorno fa la closed beta di Pokémon GO è finalmente arrivata in Giappone… quello che non vi abbiamo detto è che siamo riusciti a metterci le mani sopra. Ecco qui un breve riassunto delle nostre esperienze.
Il gioco inizialmente si presenta in modo molto simile ad un normale Google Maps, con la differenza che la vostra posizione sarà indicata da un allenatore Pokémon, che potrete personalizzare. Personalmente ci aspettavamo di più dalla personalizzazione: Le scelta è giusto fra un paio di cappelli e una decina di abiti, ma si tratta di una beta, quindi confidiamo che nel gioco completo ci sia una gamma di vestiario più ampia.
Inizialmente vi verranno fornite 20 Pokéball, con le quali dovrete iniziare a catturare i primi Pokémon. Gli incontri sono abbastanza frequenti, e vi basterà fare il giro dell’isolato per incontrare 5 o 6 mostriciattoli.
Una volta finite le Pokéball sarà necessario attendere, in modo che possano ricaricarsi, oppure sarà possibile acquistarne ulteriori con dei soldi, ottenibili in game, o delle gemme, acquisibili tramite micro-transizioni. Si possono acquistare anche Megaball ed Ultraball, per aumentare le vostre percentuali di cattura.
A limitare e regolare i vostri progressi ci pensa una barra dell’energia, che si scaricherà ogni volta che catturate un Pokémon e per ricaricarla sarà necessario camminare o raccogliere dei cristalli in giro per la mappa.
Un altro fattore importante sono le fazioni: ce ne sono 3 e dovrete scegliere la vostra ad inizio gioco. Oltre a catturare i Pokémon, per finire così il Pokédex della prima generazione, dovrete anche aumentare l’influenza della vostra fazione. A tale scopo dovrete rinforzare le vostre palestre e sconfiggere quelle avversarie. Le palestre sono indicate sulla mappa con un indicatore che varia di colore a seconda della fazione a cui appartiene la palestra. Per conquistare una palestra dovrete recarvici e sconfiggere tutti i Pokémon che gli allenatori di quella fazione vi hanno posizionato. Il combat-system è molto diverso da quello dei giochi della saga principale: Innanzitutto non è a turni, ma c’è anzi una barra di azione che si carica automaticamente e che, quando piena, permetterà al Pokémon di agire. Ovviamente più un pokèmon è veloce e più essa si riempie velocemente. A barra piena sarà possibile scegliere se utilizzare uno strumento (ad esempio una pozione) o se attaccare, in tal caso andrà selezionata una delle 4 mosse disponibili.
Le battaglie purtroppo sono legate solo alle palestre, infatti il sistema di cattura consiste solamente nel lanciare Pokéball addosso ai Pokémon selvatici, cercando di colpirli.
I modelli poligonali sono fatti veramente bene… certo, si vede che è una beta, perciò alcuni sono ancora da rifinire, tuttavia nel complesso sono abbastanza accurati e fedeli ai Pokémon originali.
Questo è quanto… Un prodotto ancora un po’ grezzo: la personalizzazione, componente fondamentale, si può migliorare e le micro-transizioni sono un po’ troppo elevate. Ci fa ben sperare invece l’ottima fattura dei modelli 3D.