Nei giorni scorsi uno degli eventi più attesi nell’ambiente videoludico è stato probabilmente Uncovered: Final Fantasy XV, durante il quale Square Enix ha finalmente rivelato non solo la data d’uscita definitiva di Final Fantasy XV, ma altre importanti informazioni e contenuti che hanno ravvivato decisamente l’attenzione dei fan riguardo la serie.
Uno dei gli annunci più piacevoli della serata è stato sicuramente quello riguardante la Platinum Demo di Final Fantasy XV, una nuova anteprima rilasciata gratuitamente subito dopo la fine dell’evento. Noi l’abbiamo provata, e dopo qualche giorno d’attenta riflessione possiamo dirvi le nostre impressioni su questo breve assaggio.
La demo è completamente distaccata da quello che sarà il prodotto definitivo: il nuovo episodio infatti ci metterà nei panni di un Noctis bambino immerso nel suo personale mondo dei sogni. Il giovane principe di Lucis si ritroverà di fronte un piccolo e grazioso Carbuncle, summon storica della serie riproposto qui con le sembianze di un Fennec, il quale si proporrà come guida per aiutare Noctis a svegliarsi e uscire dalla dimensione onirica.
Proprio per quanto riguarda la dimensione onirica, le ambientazioni del sogno di Noctis sono decisamente fiabesche e surreali, adatte a rappresentare l’immaginazione di un bambino. Ci troveremo infatti ad esplorare una foresta misteriosa e magica per poi passare a una gigantesca tavola da pranzo imbandita e con vari giochi sparsi per terra, concludendo infine con una pittoresca e ridente cittadina. L’ottima resa della luce e degli effetti naturali, come le fronde degli alberi, le ombre dinamiche o l’acqua stessa, rendono inoltre ancora più suggestivi gli ambienti, lasciandoci molto spesso stupiti per la loro rappresentazione grafica.
Unica pecca riguarda tuttavia la telecamera, decisamente ostica da controllare e che può provocare all’inizio un certo fastidio, non compromettendo comunque l’esperienza di gioco.
Andando avanti in queste ambientazioni, Noctis si ritroverà davanti ad alcuni particolari cristalli gialli i quali, se collezionati, permetteranno al giocatore di attivare delle speciali piattaforme sparse in giro per la mappa. L’attivazione di queste piattaforme permetterà di modificare l’ambiente circostante, facendo passare più velocemente il tempo o andando a cambiare il clima stesso, oppure concedendo a Noctis di trasformarsi in un camioncino o in un particolare mostro simile a una giraffa. Alcune di esse invece daranno al giocatore l’occasione di godere dell’apparizione di alcune delle Evocazioni presenti nel futuro gioco, ovvero il possente Titan e il maestoso Leviathan.
Lo scopo di tali pulsanti è, molto probabilmente, quello di permettere al giocatore di provare alcune meccaniche presenti in Final Fantasy XV come la guida e godersi ulteriormente il lavoro svolto dal motore grafico, in particolar modo per quanto riguarda la fisica ambientale e l’illuminazione, come per esempio il passaggio dal tempo soleggiato al nuvoloso.
La demo quindi riesce sul comparto tecnico e delle ambientazioni a stupire e a farsi apprezzare, tuttavia rispetto a Episodio Duscae abbiamo assistito a mappe decisamente più lineari e piccole, senza gli scenari giganteschi da esplorare presenti nella precedente prova. Questa scelta è stata probabilmente presa da Square Enix sia per la breve durata della Platinum Demo sia per porre l’attenzione del giocatore sulla gestione della luce e sui cambiamenti climatici, ma avremmo sicuramente apprezzato di più una maggiore possibilità d’esplorazione degli ambienti.
Passando al gameplay, durante il suo viaggio con Carbuncle per svegliarsi Noctis si ritroverà ad affrontare i suoi “Incubi”, dei mostri eterei che gli sbarreranno minacciosamente la strada.
Per difendersi da loro il giovane principe potrà fare affidamento su una spada giocattolo, un martello di gomma e dei fuochi d’artificio, utilizzabili come una sorta di “granate”. In questa fase di gioco il gameplay potrà risultare decisamente troppo semplice, riducendosi alla mera scelta di quale arma utilizzare e a premere il più velocemente possibile il tasto d’attacco. Tuttavia non ci sentiamo di criticare fin troppo questa decisione, sopratutto perchè si adatta bene con il personaggio di Noctis, un bambino immerso nei suoi sogni ancora immaturo e incapace di combattere sul serio.
Verso la fine della demo però, di fronte al boss finale, ci ritroveremo a muovere un Noctis adulto, trovandoci così davanti a un gameplay decisamente diverso e molto più reattivo.
Oltre a cambiare le sue armi giocattolo con una spada leggera e uno spadone, Noctis potrà infatti utilizzare tutte le sue abilità mostrate precedentemente in Episode Duscae: evoluzioni acrobatiche, contrattacchi spettacolari e soprattutto la “proiezione tattica”, una specie di teletrasporto con cui, lanciando la sua spada, il giovane protagonista può muoversi rapidamente da una parte all’altra dell’arena di gioco.
Una delle novità più grandi mostrate in questa demo riguarda sicuramente l’uso della magia: questa potrà essere sfruttata da Noctis come una granata di fuoco, lanciandola contro gli avversari e creando un’esplosione di fiamme che rimarrà sul posto dopo il lancio, provocando danni anche a noi stessi nel caso ci passassimo sopra. La magia inoltre non sfrutterà solo gli MP, ma avrà anche un numero di usi limitati, i quali dovranno essere ripristinati una volta terminati.
Davanti a questa prova ci troviamo ormai di fronte a una scelta definitiva presa da Square Enix di abbandonare completamente il vecchio sistema a turni, una strada già intrapresa con Final Fantasy XIII, ma che tuttavia non va a cancellare, come molti vecchi fan temevano, la componente strategica della serie.
Durante lo scontro infatti potremo sperimentare diversi approcci, alternando armi e magie diverse a seconda dell’avversario di fronte a noi e venendo puniti nel caso di una scelta troppo avventata.
Il gameplay si dimostra quindi decisamente vario, con un boss finale che si potenzia, effettua prese, tecniche speciali e rapidi attacchi, risultando ostico se non si riesce a padroneggiare bene il combat system.
La battaglia finale tuttavia soffre di alcune pecche quali vistosi cali di frame rate nei momenti più agitati del combattimento e una telecamera, anche in questo caso, decisamente scomoda nel gestire lo scontro.
Questo approccio, che ricorda molto giochi della stessa Square più “action” come Kingom Hearts, secondo noi non andrà a rovinare Final Fantasy XV, ma probabilmente permetterà quel passaggio evolutivo non andato in porto con il tredicesimo capitolo, senza però dimenticare le origini e le atmosfere della serie.
Per concludere, nonostante l’esigua durata della demo (complessivamente di 40 minuti), possiamo dire che con questa ulteriore dimostrazione siamo decisamente più tranquilli sulla riuscita di Final Fantasy XV. La prova ci ha sostanzialmente convinti, non resta quindi che attendere il 30 Settembre 2016 per vedere se Square Enix è riuscita a mantenere quello che ci ha mostrato fino ad ora.
Ricordiamo inoltre che, completando la demo, i giocatori potranno ottenere Carbuncle come evocazione in Final Fantasy XV.
