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Wondershot – Recensione (1 di 2)

Wondershot – Recensione (1 di 2)

Generalmente un videogioco per convincerci deve soddisfare numerosi aspetti che vanno dalla trama, più o meno profonda, alla qualità tecnica del titolo stesso.

Il fattore che decreta però il reale valore di un prodotto videludico, al di là di tutti gli altri fronzoli, resta il gameplay che, secondo noi, è, e deve essere, il cuore pulsante di ogni titolo presente sul mercato.

Per questo motivo più che all’aspetto artistico, in genere, cerchiamo di focalizzarci proprio sull’offerta del gameplay (salvo ovvie eccezioni con titoli che si basano solo ed esclusivamente sul comparto artistico).

Un gameplay soddisfacente a volte fa quasi dimenticare la necessità di avere davanti anche una storia ben scritta e un comparto tecnico da guinness e questo è il caso di Wondershot, ultima fatica di Leikir Studio.

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Lo diciamo senza peli sulla lingua: non appena abbiamo visto il trailer di gioco ci siamo innamorati di questa piccola perla vista l’incredibile offerta di gameplay proposta.

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Lettore, scrittore, videogiocatore accanito...Vivo troppo nel passato videoludico per potermi godere a pieno il presente. Indie Game supporter. Poeta maledetto dalla nascita.