Paladins è un MOBA (Multiplayer Online Battle Arena) sviluppato da Hi-Rez Studios, uno studio che ha già all’attivo un altro titolo del genere, Smite.
Questo titolo è molto particolare perché nonostante sia classificato come MOBA appunto, differisce moltissimo dal genere per via delle sua meccaniche molto particolari.
Se già con Smite i ragazzi di Hi-Rez avevano azzardato un gameplay piuttosto anomalo rispetto ai “big” del settore come possono essere Dota 2 e League of Legends, con Paladins sconvolgono completamente il modo di vedere e percepire un MOBA.
Abbiamo provato (e stiamo ancora provando) la closed beta del titolo e, incredibilmente, ci sta piacendo da matti nonostante i difetti, enormi, che affliggono Paladins.
Non prenderemo in considerazioni però tali difetti in quanto derivanti, per ora, dallo stato attuale di sviluppo del gioco il qualche manca ancora di molte modalità e meccaniche.
La prima cosa che un videogiocatore nota al primo avvio di Paladins è la presenza di un deck di carte per ogni personaggio all’interno del gioco e la struttura fps del titolo.
Ci spieghiamo meglio.
All’interno di Paladins vi sono, per ora, otto eroi differenti (in principio erano nove ma uno di questi è stato temporaneamente rimosso) ognuno dei quali possiede un deck di carte.
Ogni carta offre una particolare abilità all’eroe e ne aumenta caratteristiche come l’attacco e/o i punti vita.
Ogni carta presenta poi un cooldown, più o meno alto a seconda della rarità della stessa (verde comune, viola rara e arancio leggendaria) e a seconda del suo effetto (migliore è l’effetto più alto è il suo cooldown).
Selezionato il personaggio e la modalità di gioco (sono presenti per ora solo la pratica contro l’AI e la casual contro altri giocatori) entreremo in una delle tre mappe disponibili in questa versione del titolo.
Lo scopo è conquistare dei punti di controllo che spawneranno nella mappa (evitando che la squadra avversaria faccia lo stesso) i quali, una volta controllati, faranno spwanre un “siege minion”, un carro dotato di un cannone (e molta vita) che dovrà essere scortato ai cancelli della base avversaria che andranno, con l’aiuto del carro, distrutti.
Una volta distrutti tre cancelli la squadra vincerà la partita.
Ogni personaggio ha tre abilità utilizzabili tramite la pressione dei tasti Q, E ed F che differiscono, ovviamente, fra un eroe e un altro anche se tutti quanti sulla F hanno un escape il cui effetto può variare a seconda del personaggio utilizzato.
La visuale è in prima persona e il gameplay è quello di un normalissimo fps se non fosse per il fatto che ad ogni level-up vengono pescate tre carte dal proprio deck.
Possiamo sceglierne una da prendere che finirà nella nostra “mano” garantendoci l’abilità e i buff descritti sulla carta.
In mano possiamo avere fino a cinque carte differenti che rappresenteranno quindi la build del proprio personaggio all’interno della partita.
Ad ogni morte le carte si disattiveranno e bisognerà aspettare il tempo di cooldown segnato sulla carta prima che ritorni attiva.
Poiché si è in closed beta i deck utilizzati sono, più o meno, identici per tutti i personaggi anche se la modalità principale del gioco, non ancora disponibile, consentirà di giocare con un proprio deck che andrà costruito ad hoc seguendo particolari strategie.
Per ogni level-up del nostro account (a fine partita guadagneremo soldi ed esperienza) guadagneremo una chest contenente delle carte (la classica bustina) e per ogni vittoria guadagneremo una chest con una carta soltanto.
Le carte in eccesso possono essere utilizzate per craftare altre carte: poiché in ogni deck una sola carta è sufficiente tutto il resto è superfluo e può essere distrutto per la creazione di carte migliori o non possedute.
Questo è in soldoni il gameplay di Paladins e, che ci crediate o meno, è molto divertente ed originale offrendo un’esperienza di gioco unica nel genere.
Purtroppo gli eroi disponibili sono ancora molto sbilanciati e troppo pochi (il difetto principale del titolo al momento)e ad un certo punto vi troverete ad utilizzare sempre gli stessi perché molto più forti di altri.
Non offrendo nient’altro la closed beta è ben più povera di quella che sarà l’esperienza di gioco completa per la quale però abbiamo parecchia paura data la sua forte natura free-to-play e pay-to-win: sarà possibile comprare le carte e avere quindi, per forza, un deck migliore di chi decide di non spendere niente?
Questa è la nostra più grande paura: Paladins ha tutto il potenziale per diventare un grandissimo titolo ma è anche molto vicino al cadere nella spiacevolissima meccanica del pay-to-win.
Non essendoci ancora uno store definito interno al titolo non sappiamo cosa potrà essere acquistato con valuta di gioco e valuta reale perciò allo stato attuale non possiamo che consigliarvi di tenere d’occhio questo interessantissimo progetto perché, speriamo, sarà di certo un titolo che rivoluzionerà (e non poco) questo genere videoludico dominato da oramai troppi anni da un gameplay fin troppo monotono.