Provato The Wardrobe – Games Week 2015

The Wardrobe

Giochi per PC
7.2

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Provato The Wardrobe – Games Week 2015

Provato The Wardrobe – Games Week 2015

Di punti e clicca all’interno dell’area indie di questa edizione della Games Week di Milano ce n’erano tanti e questo ci ha reso particolarmente contenti e ancora più contenti ci ha reso The Wardrobe, un punta e clicca vecchio stile politicamente scorretto e con un umorismo degno delle vecchie avventure della Lucas Arts.

Chiunque abbia giocato capolavori del genere come Sam e Max, Monkey Island o la saga di Maniac Mansion non potrà che sentirsi di nuovo a casa perché il feeling con il gioco è lo stesso.

Il titolo ci è piaciuto al punto da voler completare la demo disponibile che, fra una chiacchiera con uno degli sviluppatori e tante risate in sua compagnia, siamo riusciti a completare con un grado di soddisfazione altissimo.

The Wardrobe è sviluppato dal team italiano Cinic Games, un team che, ne abbiamo la certezza, è composto da persone svalvolate (nel senso buono ovviamente).

Nella demo tutto inizia con Skinny che si risveglia, morto, dentro un armadio in discarica. Oramai divenuto uno scheletro cerca di recuperare il suo armadio e tornare da Ronald il suo migliore amico che involontariamente lo aveva ucciso cinque anni prima.

Il caso vuole che Skinny si risvegli proprio ad Halloween quindi nessuno fa caso ad un piccolo scheletro che se ne va in giro per la città.

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Questa la premessa per una storia fatta di citazioni, satira e tanta, tanta, demenzialità.

Per tutta la demo non abbiamo fatto altro che stare attenti ad ogni più infimo dettaglio presente nella mappa analizzandolo con cura e ridendo ad ogni stupidissima battuta che arrivava da Skinny per ogni azione che gli chiedevamo di compiere.

Skinny sfonda spesso, troppo spesso, la quarta parete rivolgendosi a noi con appellativi poco carini e spiegando anche agli altri personaggi, con insuccesso, di essere all’interno di un videogioco.

Il titolo, non lo nascondiamo, è qualcosa di perfetto, unico e raro: se in mezz’ora di demo ci sono rimasti impressi TUTTI i personaggi presenti, anche le più piccole comparsate, un motivo ci deve essere e noi pensiamo che sia così perché The Wardrobe è, semplicemente, sviluppato da persone che hanno tanta passione e che conoscono molto bene quello che stanno facendo ma sopratutto con una cultura videoludica invidiabile.

Per riuscire ad afferrare tutte le citazione alla cultura pop bisogna essere bravi e avere alle spalle un passato non indifferente: fra camei di Jhonny Bravo, quadri di Storm Trooper, custodi di una discarica seduti su un trono di spazzoloni e Godzilla con la pipa seduti su dei poveri King Kong morenti c’è veramente da andare di matto.

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Dovessimo stare qui ad elencarvi ogni singolo particolare che gli sviluppatori hanno inserito con cura maniacale all’interno del titolo non ci basterebbe una vita intera.

“Perché indossi quello stupido costume da coniglio?” -“perché indossi quello stupido costume da scheletro?” (Skinny che parla con Frank)

“Ah.. se tutti gli Horcrux fossero stati dei Nokia 3310 a Harry non sarebbe andata così bene” (Skinny che analizza un diario trafitto da un dente)

Queste sono solo due piccolezze in un mare di citazioni e demenzialità che fa di The Wardrobe un titolo semplicemente da avere.

The Wardorbe uscirà a Febbraio su Steam, vi invitiamo a tenere d’occhio lo store perché farsi sfuggire una perla simile sarebbe molto stupido.

Lettore, scrittore, videogiocatore accanito...Vivo troppo nel passato videoludico per potermi godere a pieno il presente. Indie Game supporter. Poeta maledetto dalla nascita.