Una delle cose che più avevamo voglia di provare e testare in anteprima durante la Games Week 2015 era di certo il nuovo sistema di realtà aumentata di Playstation di conseguenza la prima cosa che siamo andati a vedere è stato proprio Playstation VR.
Vi erano cinque titoli, quasi esclusivamente tech demo, da far provare: niente di troppo lungo o complesso ma il minimo indispensabile per far comprendere all’utente cosa sarà, al momento dell’uscita, PS VR.
Se ad una prima vista il visore sembrerebbe non avere grosse novità rispetto a quelli che già abbiamo avuto modo di vedere sul mercato, come Oculus Rift, al suo interno monta delle tecnologie all’avanguardia.
PS VR è equipaggiato con un display OLED da 5.7 pollici con 1920 di RGB e una risoluzione a 1080. Questo schermo allarga il campo visivo, permette di eliminare lo sfocamento dell’immagine e rimuove la vibrazione delle immagini dovuta al movimento. Tutte queste caratteristiche contribuiscono a migliorare l’esperienza di gioco, rendendola ancora più immersiva.
Grazie al questo particolare schermo, PS VR supporta un output a 120fps ed è in grado di visualizzare fino a 120 immagini al secondo. Inoltre, grazie a un aggiornamento di software di sistema, tutte le console PS4 gestiranno un output a 120 fps quando saranno connesse a Playstation VR. La combinazione tra la velocità di aggiornamento delle immagini del display OLED e la potenza di PS4 rende le immagini visualizzate tramite PS VR incredibilmente fluide e realistiche.
Per rendere la localizzazione di posizione più accurata con PlayStation Camera, sono stati inseriti nove LED. PS VR supporta la localizzazione completa a 360° e i LED permettono di migliorare la stabilità e la robustezza del segnale. In aggiunta, lintero sistema è stato ottimizzato per ridurre i tempi di latenza tra il movimento della testa del giocatore e il rendering sullo schermo
PS VR supporta l’audio 3D e il social screen, una componente che mostra lo stesso gameplay visualizzato all’interno del visore, anche sullo schermo del televisore.
Insomma tante belle parole, ma in definitiva come si comporta in game, effettivamente, Playstation VR?
Fra le varie demo disponibili abbiamo optato per Kitchen, un prodotto che possiamo definire più un cortometraggio interattivo che un videogioco ma non importa: questa tech demo ci ha permesso di farci un’idea effettiva di quello che è e che sarà PS VR.
Imprigionati, con le mani legate, in una cucina terrificante assieme ad un uomo ferito vivremo una terribile esperienza “paurosa” in cui una donna, un mostro probabilmente, cercherà di ucciderci con un coltellaccio da cucina mentre il nostro povero compagno di “cella” subirà una terribile sorte nel tentativo di salvarci.
L’atmosfera della demo è incredibilmente realistica tanto da averci scosso particolarmente: l’intera sequenza raggiunge un livello di realismo unico il che ci ha fatto sobbalzare e indietreggiare più volte durante l’intero gameplay.
Qualsiasi movimento all’interno della demo era permesso, con i limiti, ovvi, della prigionia quindi era possibile muovere il busto in tutte le direzione, avvicinarsi al pavimento con la testa e muovere le braccia legate attraverso i sensori di movimento del pad.
Questo ha contribuito ad un’immersione ancora più totale che nelle fasi finali, in cui il nostro povero amico viene decapitato, e in cui sembra che subiamo la stessa sorte ha raggiunto livelli unici.
Kitchen ci ha stupito e con lei Playstation VR che si è rivelato uno dei sistemi in realtà aumentata più incredibili che abbiamo mai visto fino ad ora.
Se il futuro del mondo videoludico sarà, come crediamo, la realtà aumentata Playstation VR è di certo uno degli esempi migliori dell’applicazione di tale tecnologia al mondo dei videogiochi.