Se in questi giorni avete letto qualche quotidiano o ascoltato qualche telegiornale saprete bene che la NASA, dopo aver inviato una sonda verso Plutone nel lontano 2006 con lo scopo di ottenere immagini ad alta risoluzione del pianeta, è riuscita a trasmettere a noi comuni mortali i risultati della spedizione.
La missione ha dato i suoi frutti, restituendoci scorci del pianeta impossibili da vedere prima; ciò che incuriosisce di più di tutta questa faccenda è che la sonda utilizzata dalla NASA, chiamata The New Horizons, utilizza come processore principale il MIPS R3000 CPU, lo stesso utilizzato dalla vecchia quanto ben nota PlayStation.
Il chip è stato costruito nel 1994 e lavora ad una frequenza di 33.8688MHz; è stato quindi premiato dai tecnici aerospaziali per la sua affidabilità, non certo per la sua potenza di calcolo. Il team ha infatti preferito affidarsi un hardware noto e ben collaudato, al quale sono state apportate solo le modifiche necessarie per poter sopravvivere nello spazio.