La scorsa settimana non ho potuto parlarvi del nuovo e “costosissimo” gioco che mio figlio ha giocato assieme a Fernandello e questo a causa del mio lavoro di “Malato di Fiducia”.
Purtroppo “non mi sento bene” ha colpito anche me e per questo ringrazio tanto Ippolito per avermi fatto scoprire la cura per questo morbo…
A casa era terribile, non stavo male ma non stavo nemmeno bene e per questo è stato difficile per me trovare un gioco gratis che mi portasse un po’ di sollievo perché a quanto dicono giocare dovrebbe fare bene…
Ho scoperto andando in giro sull’Internet però Roguelight, un gioco più che perfetto per tutti quelli che hanno contratto il “non mi sento bene”.
Roguelight (link) è un titolo particolare che fa parte di un genere che ultimamente sta raccogliendo sempre più consensi nel pubblico videoludico: si tratta di un roguelike, ovvero un titolo in cui la morte è permanente e costringe il giocatore a ricominciare l’avventura tutta d’accapo in un mondo che cambia ad ogni avvio del gioco.
Roguelight fa però del gameplay e delle atmosfere particolari il suo punto di maggiore forza: come il titolo stesso suggerisce avremo a che fare con una gestione dell’illuminazione piuttosto particolare e che sarà il centro stesso dell’azione di gioco.
La nostra protagonista dovrà affrontare un viaggio nelle tenebre più profonde in un mondo in cui l’oscurità è il vero nemico.
Armata solo di frecce di fuoco dovrà riuscire ad arrivare in fondo facendosi luce con la sua arma e usandola al tempo stesso contro ogni nemico che le si presenta davanti.
Le frecce che porta con se sono limitate però quindi è necessario essere parsimoniosi e non sprecarne nemmeno una se si vuole avere la possibilità di sopravvivere.
Ogni nemico ucciso e ogni lanterna accesa (sempre al costo di una freccia) garantisce alla nostra eroina un bonus in monete che potrà utilizzare a fine partita per comprare alcuni potenziamenti.
Le monete non sono chiaramente cumulabili mentre i power up resteranno sempre attivi per tutto il resto delle nostre partite, una meccanica molto simile a Rogue Legacy ma quello è un titolo che non possiamo permetterci.
Roguelight come vi ho detto è un gioco adatto a chi come me ha riscontrato quella brutta brutta patologia del “non mi sento bene”: partite lampo che potrebbero farvi stare meglio, forse.
Noi ci vediamo la settimana prossima perché ora devo tornare a lavoro, ho un Attacco di Pane e ho bisogno che qualcuno mi aiuti…