Final Fantasy XV, il nuovo capitolo della serie Final Fantasy, è un titolo che i fan aspettano con ansia, sopratutto riguardo al mondo di gioco che negli scorsi capitoli aveva provocato molte polemiche per la poca esplorabilità.
Ebbene, Hajime Tabata, director game del titolo, ha rilasciato una lunga intervista riguardo alla mappa del gioco, affermando che in questo capitolo i fan vivranno un‘esperienza unica: una “fantasia basata sulla realtà”, dove i giocatori percepiranno tutti i luoghi vistati collegati l’uno con l’altro.
Secondo Tabata infatti, le città e i riferimenti culturali presi da ispirazione per il gioco daranno ai vari luoghi della mappa e alla loro cultura un senso di realtà, aspetto rimasto prima ancora che il titolo prendesse il nome di Versus XII:
“La prima città mostrata è tutta basata su Shinjuku, in Giappone, mentre l’altra area che abbiamo rivelato a dicembre ha preso come modello l’Avana a Cuba. Invece la città sull’acqua è ispirata a Venezia, ma questi sono solo alcuni dei riferimenti culturali presenti nel gioco.
L’intero mondo di gioco è collegato da un‘unica terra continua; se queste aree fossero scollegate, sarebbero distanti dalla realtà. Scoprirete, come giocatori, che potrete viaggiare attraverso questo mondo camminando, guidando o prendendo un treno senza soluzione di continuità. Sento che sarete in grado di provare qualcosa simile ad un vero e proprio viaggio.”
Questo si distacca molto dai precedenti titoli che compongono la serie Fabula Nova Crystallis, Final Fantasy XIII, Final Fantasy XIII-2 e Lighting Returns, che si svolgevano sul pianeta Gran Pulse e Cocoon, completamente scollegati dalla nostra cultura. Per questo titolo infatti Tabata ha richiesto che il mondo fosse diverso dall’originale di FFXIII e che presentasse tutto l’opposto, una terra unica e collegata.
Proprio per questo gli l’Cie, esseri dai poteri semi divini presenti negli scorsi capitoli, non saranno inseriti nel gioco, anche se le evocazioni avranno un ruolo importante in XV: gli evocatori verranno scelti come protettori del mondo, per difenderlo dalla distruzione.
Tabata ha anche rivelato che i Dungeon in stile “classico” verranno riproposti in FF XV:
“Per me, come definizione classica, I dungeon erano delle cose spaventose, caotiche e incontrollabili. Nei Dungeons, c’è quel tipo di stranezza in cui qualcosa che non dovrebbe esserci nella realtà, esiste. Quella stranezza, quel non normale, quelle sensazioni che si provano saranno presenti in FF XV.”
Per spiegare meglio ciò, il director game ha portato come esempio una scena del trailer, dove Noctis si nasconde dietro un muro di pietra in un dungeon, mentre un gigantesco Behemoth cammina di sfondo nello scenario. Tabata ha anche rivelato di aver pensato di portare il Behemoth in un ambiente simile a quello di Shinjuku, per cogliere quel sentimento di “stranezza” in un ambiente comune che vuole riproporre nel suo titolo.