Fra i titoli più discussi di quest’anno di certo Lords of the Fallen sicuramente potrebbe occupare un ottimo posto nella classifica, sviluppato da CI Games e pubblicato da Square Enix (in Europa) rappresenta una sorta di visione occidentale di Dark Souls.
Tale somiglianza con il celeberrimo titolo di From Software ha fatto si che fra i videogiocatori si creassero due fazioni, chi sosteneva che il titolo non fosse altro che una brutta copia della sua controparte nipponica e chi sosteneva che il titolo fosse comunque valido.
Noi abbiamo avuto modo nel corso della Milan Games Week di provare Lords of the Fallen nella sua versione PS4 così da farci un’idea su quello che gli sviluppatori hanno cercato di creare.
Pad alla mano il paragone con Dark Souls è arrivato spontaneo, il titolo effettivamente non è altro che un inserimento di varie meccaniche già viste all’interno dei Souls dentro un universo del tutto nuovo.
Ma è forse questo un male?
La prova che abbiamo fatto è durata effettivamente troppo poco per poter dare un giudizio oggettivo su quella che potrebbe essere la trama del titolo o sul mondo di gioco stesso ma quello che abbiamo visto ci è piaciuto.
Il gameplay parte da una base solida, si va dal solito bottone per schivare, questa volta posizionato sul tasto X, ai due soliti tipi d’attacco, pesante e leggero, che possono essere sfruttati in combo purché resti ancora stamina sufficiente.
Al posto delle Estus ci siamo ritrovati con delle normalissime pozioni rosse di cura e, giusto per non farsi mancare nulla, alcune pozioni che ripristinavano gli MP, fondamentali per utilizzare le magie.
Nella missione da affrontare era necessario uccidere un boss, compito tutt’altro che semplice visto l’elevato tasso di difficoltà del titolo e il suo essere estremamente punitivo nei confronti di ogni singolo errore.
Sul punto di vista tecnico invece, almeno su PS4, il titolo ha lasciato molto a desiderare anche se sappiamo dai video che circolano in rete che su PC l’esperienza è completamente diversa.
Concludendo, il titolo è effettivamente Dark Souls in ogni sua singola componente, dall’esperienza persa e recuperabile ritornando nel luogo di morte, al sistema di crescita del personaggio che può avvenire solo in determinati punti di gioco nei quali possiamo spendere i punti accumulati per potenziare questa o quella caratteristica.
Non avendo ulteriori dettagli sull’ambiente di gioco, che appare comunque interessante, o sulla trama generale è difficile trarre conclusioni anche se per ora non possiamo fare altro che essere incuriositi.
Il titolo è già disponibile su Steam e sulle principali console, non ci resta che una prova più approfondita prima di giungere a conclusioni troppo affrettate.