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A Bird Story – Recensione – PC

A Bird Story – Recensione – PC

Nel 2011 Freebird Games, una software house indipendente, rilascia su PC un titolo che da li a poco avrebbe conquistato decine di videogiocatori.

To the Moon si presentava con una grafica semplice e retrò, sviluppato con RPG Maker e quindi con una resa tecnica non proprio al passo coi tempi ma la vera bellezza del titolo risedeva all’interno delle atmosfere e della storia che raccontava.

Si trattava di uno di quei videogiochi “non gioco” che si proponeva di essere più un’esperienza artistica che un videogioco.

Il risultato fu eccezionale tanto che da li a poco questo particolare genere videoludico iniziò a prendere sempre più piede all’interno del mercato.

Il titolo si componeva di vari episodi dei quali To the Moon era proprio il primo.

A distanza di tre anni è stato rilasciato un tanto atteso seguito, A Bird Story, che si presenta più come un preludio al secondo episodio vero e proprio che come un sequel diretto.

 

a bird story[quote style=’1′ cite=” title=”]Ricordo ancora quando lo salvai[/quote]

Così come To the Moon, anche A Bird Story basa la sua intera esperienza sul concetto di ricordo, quella che andremo ad affrontare infatti altro non è che un ricordo d’infanzia di un ragazzo, un ricordo che probabilmente gran parte di noi ha vissuto nella sua vita.

Il bambino in questione ha vissuto quasi sempre da solo senza troppi amici e con un desiderio di “libertà”, lo vediamo amare la natura e con una certa fissazione per gli aereoplanini di carta.

Disegna se stesso che si libra nel cielo e vive costantemente all’interno della sua fantasia, i genitori (probabilmente solo uno) non ci sono quasi mai e ne sente la piena mancanza nella sua casa che sembra sempre più vuota.

Quello che lo attrae un giorno è il pigolio disperato di un uccellino in pericolo il quale, con un ala rotta, è alle prese con un animale più grosso di lui.

Il bambino non ci pensa due volte e decide di salvarlo iniziando così una storia d’amicizia pura e sincera che lo portano a vedere il mondo sotto un’altra prospettiva.

Con l’uccellino si instaura un rapporto pieno di fiducia reciproca, entrambi non possono fare a meno di essere felici nel momento in cui si vedono, giocano assieme, si capiscono e si vogliono bene.

Ogni bambino che è in noi si è trovato nella sua infanzia in una situazione analoga, magari non alle prese con un uccellino ma tutti abbiamo avuto a che fare con quell’amico che tanto ci stava vicino e che ci bastava per essere felici.

Purtroppo le cose non sempre vanno nel verso giusto e a costo di fare la cosa giusta si finisce in ogni caso per essere tristi e stare male, ma con la consapevolezza di aver scelto bene e di aver fatto felice il proprio amico…

 

[quote style=’1′ cite=” title=”]Libertà[/quote]

L’atmosfera generale che si respira all’interno del gioco è quella del desiderio, il desiderio di voler avere a fianco il proprio amico per sempre per condividere con lui tutti quei momenti bui che ci accompagnano.

A Bird Story è la storia di un uomo anziano che rivive una delle sue storie d’infanzia, forse la più dolce e la più bella che ha vissuto o forse la più significativa.

La memoria non è più quella di un tempo e i ricordi appaiono sbiaditi e annebbiati, e il giovane bambino che si trova in lui colorisce l’esperienza con la sua fantasia “corrompendo” i luoghi inserendo qua e la i suoi desideri e il suo mondo infantile.

Un bosco in una casa, una stanza in riva ad un fiume, il volo a bordo i un areoplanino di carta in giro per il mondo…

Non c’è limite alla mente di un bambino che vive la sua fantasia anche se il limite in questo caso è posto dalla difficoltà a ricordare.

Ci si ricorda perfettamente dell’uccellino salvato, dell’amico che ci è stato sempre accanto ma si fa fatica a ricordare i volti e la fisionomia delle persone, quelle persone che ci hanno portato a soffrire un po’ la solitudine.

Gli alberi, il parco, la nostra cameretta, il cielo… tutto è vivo nella nostra mente ma il volto di nostra madre (o padre), il volto della nostra insegnate, del compagno di banco, non sono che ombre che si muovono all’interno della nostra memoria e che restano aggrappate ai nostri ricordi con insistenza.

La libertà desiderata dal ragazzo, la sua voglia di spensieratezza si respirano a fondo in tutta la durata dell’avventura sopratutto in quei piccoli momenti di puro svago infantile.

La pioggia ad esempio è un elemento ricorrente nel ricordo dell’uomo, un elemento che oggi ai più da fastidio, rende tristi ma nella mente di un bambino non è altro che uno svago in più.

La voglia di uscire senza ombrello per correre sotto il temporale o giocare fra le pozzanghere sono piccoli tesori che ognuno di noi ha scoperto e poi dimenticato nella propria vita ma che non sfuggono alla spensieratezza infantile del protagonista.

[quote style=’1′ cite=” title=”]La musica[/quote]

Così come per To the Moon l’elemento principale all’interno del titolo è costituito dalla musica, dai suoni che ci circondano.

Anche questa volta Kan Gao ha superato se stesso regalandoci tracce che penetrano l’animo prepotentemente immergendoci fin troppo a fondo all’interno della vita di un altro uomo, all’interno dei suoi sogni e dei suoi desideri più reconditi.

La solitudine del bambino, la sua paura, il suo affetto e il suo amore incondizionato verso l’uccellino lo possiamo palpare con mano, siamo noi a provare quelle sensazioni e non più il nostro avatar virtuale, cullati dalle melodie che ci fanno volare nel cielo come il nostro piccolo amico.

[quote style=’1′ cite=” title=”]Concludendo[/quote]

Freebird Games ha fatto breccia nel nostro cuore ancora una volta facendoci provare il brivido di un sogno ed emozioni sepolte nei cassetti della nostra mente da anni.

A Bird Story è un prodotto che non ha nulla da invidiare al proprio predecessore anche se, questa volta, si sente un certo senso di incompiutezza dovuto al fatto che il titolo altro non è che un piccolo assaggio di quello che sarà “Finding Paradise”, il prossimo episodio della serie che, con questa premessa, di certo non deluderà le nostre aspettative.

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Lettore, scrittore, videogiocatore accanito...Vivo troppo nel passato videoludico per potermi godere a pieno il presente. Indie Game supporter. Poeta maledetto dalla nascita.