Alla Milan Games Week abbiamo avuto modo di provare in anteprima il nuovo capitolo di uno dei franchise più famosi del panorama fps, ovvero Battlefield Hardline. Questo nuovo Battlefield cerca di differenziarsi marcatamente dal suo precedessore, proponendo un tema acceso e vivo come la lotta tra ladri e polizia; ma se la trama farà finalmente innalzare la qualità della campagna – visto che Hardline punterà molto di più rispetto che in passato sull’esperienza in singolo – il multiplayer purtroppo non giova molto da questo cambio di rotta.
La demo con cui abbiamo giocato mostrava veramente poco del titolo: si aveva a disposizione una sola vita per round, il che permetteva di valutare la componente strategica del titolo, ma di là di questo non abbiamo avuto nemmeno modo di utilizzare i veicoli, tantomeno di provare i pubblicizzati inseguimenti tra ladri e poliziotti che sono forse una delle motivazioni più valide per acquistare il titolo.
La partita comincia con la canonica scelta della classe da utilizzare; avrete poi una manciata di secondi a disposizione per poter scegliere l’arma e gli accessori da utilizzare prima che la partita inizi. La serie Battlefield è una garanzia unica per quanto riguarda quantità e qualità degli accessori, e questo nuovo capitolo non smentisce la fama del franchise: ogni arma ha decine e decine di mirini, impugnature, puntatori laser e chi più ne ha più ne metta. Se un mirino può fare una differenza abissale nel campo di battaglia, l’efficacia di un puntatore laser rispetto ad un altro è veramente irrisoria, quasi inesistente, e la cosa si ripete spesso per molti altri accessori: il numero di accessori in questo caso non permette una differenziazione notabile sul campo di battaglia.
Dal punto di vista del gameplay questo nuovo Hardline non ci ha convinto appieno: il feeling con le armi sembra essere peggiorato rispetto allo scorso capitolo, le partite sono meno frenetiche e non si ha la sensazione di vivere appieno la tensione sul campo di battaglia. Il titolo sembra prediligere il combattimento tattico e ragionato, che risulta molto più efficace del run and gun; complice anche il design delle mappe, pieno di ambienti chiusi e posti in cui nascondersi e tendere agguati.
Degno di lode è infatti il design delle mappe, che ci sono sembrate molto valide dal punto di vista strutturale e alternano spazi chiusi sviluppati su più livelli a corridoi stretti ed angusti, che hanno la funzione di collegare gli edifici. I tetti si confermano la postazione preferita dei cecchini, mentre per il combattimento ravvicinato è preferibile trovarsi all’interno delle mura degli edifici. Qualsiasi stile decidiate di adottare, il gioco vi fornisce tutte le armi e i gadget di cui avrete bisogno.
Il comparto tecnico ci è sembrato molto convincente: le texture sono di altà qualità, (e non abbiamo notato ritardi nel loro caricamento) e di altissima qualità è anche il sistema di illuminazione, che rende le mappe visivamente molto accattivanti. Ottimi gli effetti particellari, che donano un tocco spettacolare ai vostri scontri. Con tanta carne al fuoco (o a schermo, ndr) non abbiamo notato cali di framerate, nemmeno nelle poche situazioni concitate che abbiamo incontrato sul nostro percorso. Non siamo a conoscenza purtroppo della risoluzione a cui girava il titolo, ma vi assicuro che l’impatto grafico era veramente azzeccato e di qualità.
Versione provata: PlayStation 4