Quando giocherete in una partita multiplayer in Rainbow Six Siege state attenti ad ogni vostra mossa, perché potrebbe essere l’ultima. Ubisoft Montreal ha deciso di non inserire il respawn nei match online; se morirete dovrete attendere il prossimo round. Ma perché rinunciare ad una feature così importante?
“Durante lo sviluppo del titolo, abbiamo realizzato che l’assenza del respawn avvicinava l’esperienza più di qualsiasi altra soluzione ai tre pilastri fondamentali che vogliamo inserire in Rainbow Six Siege: lavoro di squadra, tattica e tensione“ dichiara Ubisoft. “Questi pilastri non solo sono la base della serie di Tom Clancy, ma spesso mancano nel panorama FPS mondiale. Anche se si gioca in un team, i titoli run & gun enfatizzano i riflessi e lasciano da parte altre skill, facendoti sentire escluso dal cuore dell’azione. Grazie a Siege non sarà questo il caso”.
Ubisoft ha dato la possibilità ai giocatori di sperimentare il respawn grazie ad una beta del gioco, per poi decidere di escludere la feature dal prodotto finale; grazie a questa decisione il gioco è diventato subito più bilanciato.
“Quando in un match online non puoi fare affidamento sul respawn, i riflessi non sono più l’unica cosa che conta per rimanere in vita. Lavoro di squadra, conoscenza della mappa, pianificazione, adattabilità, comunicazione e leadership diventano estremamente importanti per vincere” commenta Ubisoft
Inizialmente però il team non era convinto che l’idea funzionasse, perché si temeva che si adattasse solo agli hardcore player. In realtà l’implementazione del No Respawn si rivelò un’ottima idea: rese fruibile il gioco a tipi diversi di videogiocatori, e l’attenzione di sposto dal K/D ratio alla cooperazione del team.