Fra i titoli più attesi dell’anno e fra gli stand più assaltati di questa edizione della Milan Games Week potrebbe forse mancare l’annuale e consueto capitolo di Call of Duty?
Questa volta l’azione si sposta nel 2055 e gli sviluppatori si sono messi davvero d’impegno per riuscire ad immaginare la nostra realtà catapultata così tanto in avanti nel tempo e lo si nota sopratutto dal design delle armi che, nonostante siano riproduzioni molto fedeli delle nostre armi, hanno qualche caratteristica futuristica che ben le inserisce nel nuovo contesto storico delle vicende.
Abbiamo avuto modo di provare in anteprima il classico Team DeathMatch durante questa Milan Games Week e quello che ne risulta è che questo Call of Duty: Advanced Warfare non è altro che un piacevole ritorno a casa.
Tralasciando la coda estrema che si è formata allo stand di Activision che vedeva protagonisti ragazzi in fila da circa 6 ore, il titolo è stato forse quello più gettonato dell’intera manifestazione, e questo non è altro che la prova dell’attesa e delle grandi aspettative che hanno i fan della serie per questo nuovo capitolo.
Fin dai trailer di gioco, che ci sono stati mostrati durante l’attesa in uno scenografico “capannone” con decorazioni a tema, si capisce quanto questo nuovo capitolo del brand voglia puntare sull’innovazione e sul distaccamento dagli altri capitoli.
La modalità che ci è stata proposta è stata il Team DeathMatch con un limite di 10 minuti di tempo e sin dalla “personalizzazione” del personaggio sono apparse le prime novità effettive del titolo in quanto l’intera customizzazione della classe appare leggermente più profonda ed elaborata concedendo qualche libertà in più al videogiocatore.
Entrati in partita l’aria che si respira è la stessa che si respirava nei vecchi capitoli del gioco e nonostante la nuova mappa, Bio Lab, che ci è stata fatta prova il titolo non riesce a spiccare in innovazione sotto questo punto di vista, tutto sapeva di già visto.
Anche l’introduzione del doppio salto con conseguente dash aereo non è riuscito a stupirci quanto avrebbe dovuto, seppur si tratta di una meccanica nuova e aliena per la serie è comunque qualcosa che abbiamo già visto in altri titoli anche di recente uscita.
Tecnicamente parlando invece ci troviamo di fronte ad un prodotto che mostra i suoi veri punti di forza, l‘evoluzione grafica la si sente tutta anche se siamo ben lontani dai dettagli tecnici mostrati durante i vari i trailer.
Qualche calo di frame rate c’è stato qua e la nella partita ma pensiamo che il problema sia da affidarsi ai server più che al gioco in se.
Concludendo Call of Duty: Advanced Warfare è un titolo che sa discostarsi dalla serie principale per le sue novità e per le sue qualità tecniche ma non riesce ad emergere come vorrebbe all’interno di un panorama videoludico più ampio.