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Alien Isolation e Oculus Rift, il terrore in VR alla Milan Games Week – Provato

Alien Isolation e Oculus Rift, il terrore in VR alla Milan Games Week – Provato

Alla Milan Games Week abbiamo avuto modo di mettere le mani su Oculus Rift, la tanto chiaccherata periferica che rappresenta forse il tentativo più riuscito di integrare gaming e virtual reality. La postazione presso cui poterlo provare (che includeva un PC di fascia alta, equipaggiato con una GPU AMD Radeon R9 290x) è stata messa a disposizione del pubblico da parte dello stand dei colleghi di Gametime, che ci hanno gentilmente spiegato in cosa consiste la periferica e come funziona.

Per chi non lo conoscesse, Oculus Rift è una delle periferiche più interessanti con cui il mondo del gaming abbia mai avuto a che fare: si tratta di un visore a realtà aumentata, e fisicamente consiste in un paio di occhiali speciali da indossare che vi permetterà di catapultarvi nel mondo di gioco. La periferica funziona in questo modo: essa proietta l’input grafico ricevuto dal PC su due schermi differenti, uno per l’occhio destro e uno per l’occhio sinistro (gli schermi sono integrati nel visore), dando il senso della profondità al giocatore. Non c’è stato alcun bisogno di configurare la periferica, bastava indossarla e saldarla bene alla testa grazie agli appositi elastici di stoffa. Il risultato è un’esperienza magnifica sotto ogni punto di vista: il livello di immersione che permette la periferica è veramente sbalorditivo, tanto che spesso vi troverete a cercare di toccare gli oggetti in-game o a fare gesti strani con le braccia.

 

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Siccome non siamo persone completamente in pace con noi stessi e odiamo le cose noiose e mainstream (al momento mi sto arricciando il baffo da hispter, ndr) abbiamo deciso di saltare a piè pari le varie demo pre-impostate e abbiamo chiesto di poter mettere alla prova l’Oculus Rift con qualcosa di leggermente più terrificante ed impegnativo…tipo Alien Isolation. E il risultato è stato sbalorditivo.

Fin dalla schermata iniziale l’approccio visivo al gioco cambia totalmente: non abbiamo davanti un semplice monitor o un televisore, davanti ai nostri occhi si presenta un’immagine molto più grande, che copre gran parte del nostro campo visivo e che risulta molto più viva rispetto alle immagini statiche su schermo. 

La vera chicca della periferica, al di là dell’impatto visivo che garantisce una completa e totale immersione nel mondo di gioco, è l’integrazione di alcuni sensori di movimento speciali che traducono i nostri movimenti in comandi: la visuale in-game seguirà infatti i movimenti della nostra testa. Giocando in modalità sopravvivenza mi sono trovato costretto a rinchiudermi in un armedietto per poter sfuggire all’Alien, e da quest’armadietto ho dovuto sbirciare attraverso le feritoie per sapere quanto tempo mancava alla mia morte: in qualsiasi direzione e angolazione spostassi la testa, l’Oculus traduceva i miei movimenti in cambi di visuale in-game, permettendomi ad esempio di sbirciare di lato. Non si parla solo di spostamenti destra-sinistra, variava anche la profondità in base ai movimenti del mio corpo – e del mio collo in particolare. Un’esperienza veramente difficile da descrivere a parole, ma sicuramente unica e totalmente immersiva! Per non parlare poi di quando ci siamo trovati faccia a faccia con l’alieno! Terrore e panico totale, sembrava di essergli fisicamente a pochi centimetri di distanza!

 

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L’unica nota dolente che ha minato l’esperienza – e non poco – era la pulizia dell’immagine. Sebbene il livello di coinvolgimento fosse totale, l’immagine appariva parecchio sgranata e poco definita: le scritte ad esempio erano appena leggibili, ed in generale si aveva quel sentore di “risoluzione ancora troppo bassa”. Vi ricordiamo però che la periferica provata era ancora una semplice dev-kit, messa tra l’altro a dura prova da decine di ore di funzionamento ininterrotto, cosa che potrebbe aver ridotto le prestazioni dell’Oculus. In ogni caso siamo sicuri che gli sviluppatori sapranno correggere questi difetti prima di rilasciare la periferica sul mercato.