The Legend of Zelda. Un nome di una serie ormai sinonimo di qualità, un nome che suscita centinaia di sensazioni diverse in ogni videogiocatore, un nome che ha fatto la storia dei videogame.
Dal primo gioco di The Legend of Zelda sono passati più di 25 anni e da allora sono usciti più di 15 capitoli diversi della serie, tuttavia, nonostante lo smisurato successo, Nintendo si è per lungo tempo astenuta dalla produzione di spin-off (al contrario di quello che ha fatto con Mario). Questa tradizione venne rotta solo pochi anni fa, nel 2007, quando venne rilasciato Link’s Crossbow Training con lo scopo di promuovere la neonata periferica Wii Zapper. Il titolo fu accolto con non poco scetticismo dal pubblico, scetticismo che in seguito si mostrò azzeccato.
A distanza di 7 anni da allora, Nintendo, in collaborazione con Koei Tecmo, ci riprova e pubblica un nuovo spin-off della serie di Zelda: Hyrule Warriors. Il titolo, un crossover fra Dinasty Warriors e The Legend of Zelda, è uscito in Giappone il 14 agosto e qui in Europa il 19 settembre.
[quote style=’1′ cite=” title=”]Un ambientazione in stile The Legend of Zelda…[/quote]
Una delle prime cose che salta agli occhi sono le ambientazioni, che fanno un ammicco a tutti i fan di The Legend of Zelda, infatti la somiglianza con i luoghi dei giochi della serie originale è tanta, a tal punto che ci si ritroverà subito immersi in una atmosfera “Zeldiana”, o almeno all’inizio…
A contribuire a questo effetto sono le colonne sonore che ripropongono quelle classiche di Zelda unite ad altre del tutto nuove, ma che ricordano le originali, con un ritmo molto più adatto allo stile di gioco più movimentato e che si rivelano essere uno dei punti di forza di Hyrule Warriors.
Anche i personaggi sono ben realizzati: quelli ripresi dai giochi di The Legend of Zelda hanno subito un cambio di look molto apprezzabile e anche quelli esclusivi di Hyrule Warriors, come Lana e Cia, sono ben realizzati.
[quote style=’1′ cite=” title=”]…Ma un gameplay alla Dinasty Warriors[/quote]
Dopo poco tempo però questo effetto di essere dentro un gioco di The Legend of Zelda svanirà: la differenza di gameplay è infatti enorme, scordatevi enigmi complessi come quelli del famigerato Tempio dell’acqua di Ocarina of Time, anzi… scordatevi gli enigmi in generale.
Già, perché l’utilizzo di strumenti come bombe e boomerang sarà limitato a sconfiggere alcuni nemici e, anche se di rado, ad aprire qualche passaggio. Scordatevi anche leve, pulsanti, fossati e dungeon in generale, e preparatevi soltanto a conquistare presidi e a fare strage di orde di nemici.
Dopo questa delusione iniziale, il gameplay si dimostra comunque abbastanza solido, anche se un po’ ripetitivo: il gioco è un classico musou in cui prenderete parte ad enormi ed epiche battaglie fra il vostro esercito e quello nemico. I protagonisti della battaglia sarete voi: infatti sarete più veloci, più forti e più resistenti rispetto alla maggior parte dei combattenti presenti. Insomma una vera e propria macchina da guerra in grado di cambiare l’esito di un conflitto.
A rendere Hyrule Warriors un gioco strategico è la presenza dei presidi, questi saranno fondamentali per ingrossare le fila del vostro esercito e diminuire quelle dell’esercito nemico. Possedere un presidio significa infatti uno spawn continuo di soldati alleati. Per conquistarne uno nemico sarà sufficiente eliminarne il capo, il quale, tuttavia, apparirà solo una volta che avrete fatto strage di soldati semplici nel presidio. Inutile o quasi è invece la presenza di avamposti: piccoli presidi privi di fortificazione che si trovano sparsi in giro per la mappa e che richiedono un secondo per essere conquistati e forniscono sì e no 10 unità.
Purtroppo però, la maggior parte dei combattenti servirà più a creare l’ambientazione che ad arricchire il gameplay: i soldati semplici si rivelano infatti completamente inutili limitandosi a fissarsi fra di loro e a colpirsi quando capita. Questo rende quindi praticamente inutile la conquista di presidi, figurarsi poi degli avamposti, infatti presto ci si renderà conto che è meglio avere dei nemici sul campo di battaglia che degli alleati: questi ultimi saranno totalmente superflui, mentre i nemici almeno potranno essere uccisi per aumentare le uccisioni, fare combo paurose, recuperare vita e caricare la barra magica.
Schierati sul campo di battaglia non troverete però solo le sopracitate pedine, anche se sarebbe più corretto chiamarle fermacarte, ma troverete anche unità specializzate che, soprattutto ai livelli di difficoltà più elevati, vi daranno del filo da torcere. Questi riusciranno a resistere a molti dei vostri attacchi ed avranno anche la capacità di pararsi e di realizzare combo.
Per batterli esistono più approcci: girarli intorno per colpirli dove non possono pararsi; colpirli senza sosta fino a che non abbassano la guardia; oppure, come consiglia il gioco, aspettare che loro tentino di attaccarvi, schivare l’attacco in modo che espongano il punto debole e a quel punto, per un tempo limitato, comparirà un esagono sulla loro testa che si svuoterà se li colpirete, una volta che si sarà completamente svuotato effettuerete in automatico un micidiale colpo che spazzerà via lui e tutti i nemici nelle vicinanze.
Saranno poi presenti avversari al vostro livello, che nella maggior parte dei casi si riveleranno poi essere personaggi giocabili, e faranno parte sia della vostra fazione che di quella nemica. Sono una versione potenziata dell’unità precedentemente descritta: saranno dotati di un mooveset più ampio, una maggiore resistenza ed una maggiore forza offensiva e si riveleranno gli avversari più difficili da battere insieme ai boss. Questi ultimi sono enormi mostri che per batterli sarà necessario un approccio più simile alla serie di The Legend of Zelda, ad esempio il Mega Dodongo diventerà vulnerabile solo dopo che gli avrete lanciato delle bombe in bocca.
Purtroppo non solo la maggior parte dei nemici si rivelano “statici”, ma in aggiunta l’intelligenza artificiale non è delle migliori. Infatti molti nemici non saranno in grado di colpirvi se inizierete a correre semplicemente verso di loro, anzi voi inizierete a spingerli in giro della mappa senza nessun rischio, sì… perché oltre a non riuscire a colpirvi si lasceranno spingere qua e là slittando sul terreno.
Tralasciamo i nemici e passiamo al giocatore che, ripetiamo, più che un guerriero è un’arma vivente. Ogni personaggio giocabile avrà a disposizione più armi per combattere, ognuna con mosse ed abilità uniche.
Ogni arma presenta anche un attributo: Acqua, Fuoco, Tuono, Luce ed Oscurità. Nella maggior parte degli scenari ci sarà un attributo fra tutti ad essere più efficace degli altri, anche se non è chiaro da cosa dipenda la scelta.
Ma torniamo al personaggio che, oltre ad eseguire spettacolari combo combinando i tasti X e Y del Gamepad, potrà effettuare attacchi speciali ancor più spettacolari e potenti. Questi attacchi potranno essere eseguiti tramite la pressione del tasto A quando si sarà riempita la dedicata barra gialla.
Ancora più forte dell’attacco speciale è l’attacco magico, questo potrà essere eseguito mentre si è sotto l’effetto di un incantesimo determinando la fine di quest’ultimo e quindi di tutti i suoi bonus. Un incantesimo potrà essere eseguito quando la dedicata barra verde sarà completamente carica e terminerà eseguendo un attacco magico o quando la barra verde tornerà al minimo.
Ad aggiungersi a tutto ciò avremmo alberi delle abilità per sbloccare nuove combo e nuovi potenziamenti, la possibilità di combinare due armi per crearne una migliore e un sistema di livellaggio più che valido. Insomma tutte le carte in regola per un gameplay solido non fosse, lo ripetiamo l’ennesima volta, per le unità più deboli troppo statiche e l’intelligenza artificiale un po’ trascurata.
[quote style=’1′ cite=” title=”]Audio e Grafica[/quote]
Le colonne sonore, come già detto, sono eccezionali e rendono l’audio uno dei punti di forza del gioco, peccato solo per le voci dei personaggi: non ci sono. Al loro posto, nelle cutscene, vedrete i personaggi aprire e chiudere la bocca senza dire niente ed in basso i sottotitoli.
La grafica invece non è il massimo. Sebbene in singolo non sia male, in cooperativa la situazione sembra peggiorare: le texture sono a bassa risoluzione e alcuni modelli risentono di una densità poligonale un po’ bassa, inoltre ogni tanto avvengono inspiegabili cali di framerate. Splendide invece sono le animazioni dei personaggi: le mosse sono molto fluide e ben realizzate. Ben realizzate anche le cutscene che fanno invidia ai giochi originali della serie di Zelda.
[quote style=’1′ cite=” title=”]Diverse modalità di gioco[/quote]
Interessante è la presenza di molte modalità di gioco: inizialmente 3, poi divenute 4 con l’ultimo aggiornamento.
Dal menù iniziale potremmo scegliere infatti fra: Modalità Leggenda, Modalità Libera, Modalità Avventura e Modalità Sfida.
La prima è la modalità principale di Hyrule Warriors ed è l’unica ad avere una trama. Partiremo con solo Link e, missione dopo missione, sbloccheremo nuovi personaggi che ci aiuteranno a difendere Hyrule. La trama è divisa in varie sottotrame, ognuna delle quali è formata da circa 3 missioni. Ogni missione è affrontabile in 3 diversi livelli di difficoltà: Facile, Normale e Difficile, inoltre finendo tutte le missioni verrà sbloccata la modalità Eroica che offre un livello di difficoltà elevatissimo, specialmente in singleplayer, e darà del filo da torcere anche ai più esperti del genere. In oltre in ogni missione saranno presenti alcuni collezionabili: 2 Aracnule d’Oro, una Frammento di Portacoure ed un Portacuore. Alcuni collezionabili sarà possibile raccoglierli solo con determinati personaggi, ciò obbligherà il giocatore a giocare con tutti i personaggi disponibili.
Le altre modalità verranno sbloccate solo dopo aver giocato la prima missione della modalità Leggenda.
In Libera potremmo rigiocare, senza restrizione sulla scelta dei personaggi, qualsiasi missione già superata in Modalità Leggenda a qualsiasi livello di difficoltà. Si rivela essere la modalità migliore per ottenere tutti i collezionabili.
L’Avventura è una modalità a sé stante con alcune meccaniche uniche e che ci presenterà nuove missioni, tuttavia non presenta una trama. In questa modalità verranno sbloccate armi e personaggi altrimenti impossibili da sbloccare, come Ruto e Xenia.
Infine c’è la Modalità Sfida, introdotta con l’ultimo aggiornamento. Questa vi propone missioni con obbiettivi un po’ particolari.
Che dire quindi, Hyrule Warriors è sicuramente un titolo longevo e l’enorme numero di modalità e missioni diverse riesce a compensare il Gameplay un po’ ripetitivo: il risultato è un gioco che può offrire diverse decine di ore di gioco.
[quote style=’1′ cite=” title=”]La trama[/quote]
Come già detto, la modalità Leggenda presenta una trama: un’enorme e misteriosa armata attacca il Castello di Hyrule, a difenderlo toccherà all’esercito reale comandato dalla principessa Zelda e la sua guardia del corpo Impa. La situazione sembra disperata, fino a quando, fra le fila dell’esercito una recluta riesce a distinguersi uccidendo centinaia su nemici: si tratta di Link. Link aiuta Impa a raggiungere Zelda e a sconfiggere il perfido Cavaliere Drago Volga e il Mega Dodongo, ma, mentre Impa e Link sono distratti, Zelda scompare e nessuno ne sa niente. Si scopre inoltre che delle orde di mostri stanno comparendo in tutta Hyrule. Impa riconosce quindi in Link l’Eroe destinato a salvare Hyrule e gli dona quindi la Tunica dell’Eroe.
Parte quindi la ricerca di Zelda, durante la quale Link ed Impa incontreranno un giovane di nome Sheik ed una maga di nome Lana. Lana rivela di conoscere il responsabile di tutto quello che sta succedendo: si tratta di Cia, un’altra maga appartenente alla stessa gilda di Lana.
Per fermare Cia e salvare Zelda, il gruppo dovrà dividersi ed esplorare nuyove dimensioni: quella di Ocarina of Time, quella di Skyward Sword e quella di Twilight Princess.
La trama si fa seguire bene: è semplice e lineare. Sono presenti anche alcuni colpi di scena, ma niente di così inimmaginabile. Alcune sequenze sono un po’ forzate e sembra quasi che i protagonisti agiscano senza pensare, ma non vi diciamo altro per evitare spoiler.
[quote style=’1′ cite=” title=”]In conclusione[/quote]
Hyrule Warriors si rivela un titolo giocabile, ma non fra i migliori su Wii U. Di spicco la sua longevità e le sue colonne sonore. Deludente invece il gameplay nato dall’improbabile e poco azzeccato incontro fra The Legend of Zelda e Dinasty Warriors. La grafica è incoerente: ottima in alcuni punti e criticabile in altri.
Hyrule Warriors è un titolo che consigliamo di comprare a tutti i fan del genere musou, ma non ai fan di The Legend of Zelda che potrebbero rimanerne delusi.