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The Binding of Isaac – Recensione

The Binding of Isaac – Recensione

The Binding of Isaac è un titolo indipendente sviluppato da Edmund McMillen, lo stesso di super meat boy e Florian Himsil.

Uscito nel Settembre del 2008 su Steam ha ricevuto numerosissime recensioni positive per la sua originalità e freschezza del gameplay.

La Trama: Il sacrificio di Isacco

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Liberamente ispirato alla storia biblica del sacrificio di Isacco, The Binding of Isaac riesce a raccontare una storia controversa e incline alla libera interpretazione.

La madre di Isaac è una signora molto religiosa e a questa sua inclinazione è molto soggetto il giovane figlio che si ritrova ad essere l’oggetto della sua prova di fede.

Isaac sta giocando con i suoi giocattoli in soggiorno quando una voce nella testa della madre le ordina di proteggere suo figlio dal male allontanando da esso tutto ciò che potrebbe indurlo in tentazione.

Isaac perde giocattoli, videogames e vestiti quando nuovamente la voce ordina alla madre di isolare Isaac dal mondo in modo tale da proteggerlo da qualunque male. Il povero bambino viene così rinchiuso in camera sua isolato dal resto del mondo.

Ancora una volta la voce nella testa della madre ritorna ordinandole di compiere un sacrificio per provare la sua fede, imbracciando dunque un coltello da cucina la madre di Isaac si avvicina alla camera del figlio che accortosi del pericolo tramite il buco della serratura corre a nascondersi all’interno della cantina.

La Trama: i disturbi di Isaac (attenzione: spoiler)

Come detto in precedenza la trama del titolo è soggetta alla libera interpretazione grazie ad una serie di elementi particolari e ai suoi finali multipli che conferiscono al titolo una profondità non indifferente. Ogni livello del gioco inizia con una cutscene in cui Isaac, in lacrime e in posizione fetale, ricorda (o sogna) alcune scene particolari, e particolarmente cattive, della sua vita.

Essere rinchiuso in un baule, essere deriso da tutti i suoi compagni, essere poco amato dalla madre sono solo alcune delle “atrocità” che il piccolo Isaac ha dovuto subire nel corso della sua vita. Nella prima giocata Isaac dovrà uccidere letteralmente sua madre per poterla fermare, ma la madre, più che la persona fisica, rappresenta tutto il male che il piccolo protagonista ha dovuto subire nel corso della sua esistenza, sconfiggerla significa riuscire a sconfiggere i fantasmi del passato e rinascere a uomo nuovo.

La madre di Isaac però è così radicata in lui che dopo qualche run completa si sbloccherà un ulteriore set di livelli nei quali affronteremo “The Womb” (il grembo) o “Utero”, due ambientazioni che fanno chiaramente capire che la più grande battaglia di Isaac è da svolgersi nella sua mente, la dove i ricordi e l’attaccamento alla madre sono più forti che mai.

Ancora una volta a dover essere sconfitta è la Madre di Isaac anche se questa volta si tratta del suo cuore.

Il titolo offre a questo punto un bivio cruciale, lo scendere negli inferi dove ci attende il re di tutti i mali, il re dell’inferno in persona: Satana, o il continuare il viaggio alla ricerca della verità, a ritroso nei ricordi del piccolo Isaac. La prima scelta è ovviamente una scelta di comodità, estirpare il male primo dal mondo non risolverà mai i problemi che il piccolo ha nella sua vita, pertanto continuerà a vivere con i suoi disturbi per sempre.

L’altra strada ci consente di affrontare la Cattedrale, chiaro riferimento alla religiosità che il piccolo protagonista è stato costretto ad accettare in tutta la sua vita. Il boss di questo luogo è Isaac stesso che ci si presenta in posizione fetale e in lacrime.

Isaac deve affrontare se stesso e la natura religiosa che gli è stata inculcata per poter porre finalmente fine a tutti i suoi complessi e i suoi disturbi.

Infine, lo stage finale, arriva la “Chest” (la cassa) che altro non è se non il piccolo cassetto dei ricordi che ognuno di noi tiene dentro di se, non a caso per accedervici c’è bisogno di uno strumento particolare, una Polaroid, che rappresenta al meglio l’idea di ricordo. Questo strumento diventa un drop permanente della Madre e questo rappresenta un elemento fondamentale all’interno della storia di The Binding of Isaac.

Nella Chest, infatti, il boss da affrontare è Blue Baby, chiamato dal gioco “???”. Blue Baby è un piccolo bambino morto che, come Isaac, si trova in posizione fetale e in lacrime. Sconfiggendolo possiamo osservare quelle Polaroid rappresentanti delle scene dell’infanzia di Isaac in cui la famiglia era felice, la madre, il PADRE e Isaac stesso.

Cosa ne è stato del padre e di quella felicità che il piccolo protagonista aveva?

Probabilmente il padre è morto, la madre nella disperazione si è rifugiata nell’unica cosa che le sembrava plausibile, la fede, trascurando il figlio e lasciandolo somatizzare la cosa da solo, lasciandolo affrontare le proprie paure e incertezze senza nessun aiuto. Con sé portava ancora quelle fotografie che le rammentavano del marito scomparso che tanto aveva amato… O forse

Il Gameplay: The legend of… Isaac?

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The binding of Isaac è un titolo che fa parte del genere “roguelike”, ovvero tutti quei titoli che mantengono i canoni di Rogue, un action-rpg molto vecchio che ha fatto la storia.

In questo particolare genere videoludico si ha una sola possibilità di vincere altrimenti il titolo va rigiocato da capo ma con una disposizione differente di mostri, stanze, labirinti e oggetti.

The Binding of Isaac nella sua struttura interna ricorda molto, forse anche troppo, The Legend Of Zelda anche se non è mai stata nascosta da Edmund la sua forte passione per la serie Nintendo.

Ogni livello è un piccolo labirinto, casuale, in cui c’è da sconfiggere un boss, sempre casuale. All’interno di ogni stanza sono presenti dei nemici che vanno eliminati tutti per poter aprire i passaggi verso le stanze successive.

I comandi sono semplici, ci si muove con WASD, si spara con le “arrow keys” o con il mouse, con shift si posizionano le bombe, con Q si attivano alcuni oggetti e con Space se ne attivano di altri.

Gli strumenti disponibili subito sono le monete, con le quali è possibile acquistare nello shop di ogni livello qualche strumento, le chiavi, con le quali aprire forzieri o le stanze del tesoro, e le bombe. Le statistiche di base del personaggio sono Velocità, Fire Rate, Range e Potenza che possono essere aumentate o diminuite dagli oggetti che incontreremo in partita.

Tali oggetti si divino in vari sottogruppi:

Le pillole sono oggetti random dagli effetti randomici: all’inizio di ogni partita vengono generate 8 pillole differenti dagli effetti diversi, vanno dall’aumento di vita alla riduzione di velocità, dall’aumento del fire rate alla riduzione della vita e così via. Prima di utilizzare una pillola dall’effetto sconosciuto il giocatore non sa cosa potrebbe accadere ma, una volta esaminata, quella pillola sarà riconoscibile per tutto il resto della partita.

I tarocchi sono degli item particolari attivabili singolarmente e che conferiscono un particolare beneficio ad Isaac nella stanza corrente, potrebbero far spawnare una slot machine, cuori, bombe o potrebbero aumentare temporaneamente le statistiche del personaggio.

I trinkets sono degli equipaggiamenti che ci danno qualche beneficio all’interno della partita, possiamo tenerne uno per volta salvo casi eccezionali. I benefici che ne derivano sono vari, potremmo avere un famiglio che ci segue sempre e ci aiuta oppure un cambio di statistiche, o l’aumento di particolari drop…

Infine vi sono gli item veri e proprio che possono essere attivi (spacebar) o passivi. Questi sono più di 150 e hanno gli effetti più disparati. Gli item, così come tutto il resto, sono generati casualmente all’inizio di ogni partita rendendo così ogni run diversa dalla precedente per ambienti visitati e bild fatta. Non è raro infatti ritrovarsi in partite impossibili da vincere per via degli item generatosi. Ogni piano ha una stanza del tesoro apribile con una chiave (a differenza della prima del primo livello) che contiene un item particolare, e un negozio apribile sempre con una chiave.

Sono presenti poi stanze segrete, stanze di patti con Satana o con l’angelo (nel primo caso dovremmo donare della vita per ottenere qualcosa, nel secondo caso ci viene concesso il beneficio gratuitamente) che si aprono in particolari condizioni di gioco, potremmo incontrare biblioteche, stanze del sacrificio o vere e proprie arene con ricompensa.

Il titolo si basa su un gameplay saldo e vario che fa della sua semplicità e della scoperta il suo punto di forza, niente ci dice cosa fa o non fa un dato oggetto, bisogna provare e riprovare prima di conoscere a pieno ogni segreto che il titolo offre. Tutto ciò non fa che aumentare la rigiocabilità regalando centinaia di ore di divertimento.

Oltre ad Isaac è poi possibile utilizzare altri personaggi sbloccabili i quali hanno statistiche e gameplay completamente differente fra di loro, si va dal tank al berserker

Tecnicamente parlando

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La grafica del titolo è semplice, ma pulita e ricca di dettagli, molto colorata e cartoonesca il che conferisce all’aura ironica e satirica che pervade il titolo quel punto in più.

Il sonoro è impeccabile, funziona perfettamente in ogni stanza, in ogni ambientazione regalandoci emozioni differente e sempre inerenti a quello che stiamo facendo ma senza mai ricadere nel banale o nella noia.

Il punto dolente invece sta in Flash, ovvero nel modo in cui il titolo è stato sviluppato.

Purtroppo non è molto ottimizzato e anche su computer performanti ci sono cali gravi di framerate anche se, nella nuova versione che uscirà quest’anno, tutti questi problemi verranno risolti.

thebindingofisaac_bosses_wallpaper_by_atrickycarnie-d4mhxfrIn conclusione

Concludendo The Binding of Isaac è un titolo molto valido sia per l’eccezionale comparto tecnico, anche se con qualche difettuccio, sia per il gameplay molto appassionante e vario. La trama, anche se è più di Lore che si parla, oltre a fare da cornice ad un titolo che fa l’occhiolino ai big del passato riesce a catturare il giocatore giocando sul fattore curiosità. Infine la longevità, grazie al fattore rigiocabilità e all’elevato tasso di sfida, rende il titolo un acquisto obbligato per gli amanti del genere.

Il titolo porta con se anche un’espansione, Wrath of the Lamb, che aggiunge 10 boss nuovi, nuove ambientazioni, items, nemici e chi più ne ha più ne metta. Chiaramente è necessaria anche lei per avere una delle esperienze videoludiche più belle e intense di sempre.

Lettore, scrittore, videogiocatore accanito...Vivo troppo nel passato videoludico per potermi godere a pieno il presente. Indie Game supporter. Poeta maledetto dalla nascita.