Forse è stato imprudente non essere superstiziosi. In realtà però, se Nintendo è in questa situazione non è un problema legato alla superstizione.
Nella giornata di ieri, venerdì 17, Nintendo ha tagliato drasticamente le proprie previsioni di vendita per l’anno fiscale (che terminerà a marzo di quest’anno). Mentre inizialmente Nintendo sperava di vendere 9 milioni di Nintendo Wii U, ha abbassato le stime a 2,8 milioni. Stessa cosa per Nintendo 3DS (che però sta decisamente meglio): anziché 18 milioni di unità, si prevede si venderne almeno 13,5 milioni.
E quindi? Si prevedevano entrate per 55 miliardi di yen, e adesso si va verso una perdita di 25 miliardi della stessa moneta.
Il risultato è stata la diminuzione del 17% del valore delle azioni di Nintendo accompagnato con le scuse generali di Satoru Iwata, presidente dell’azienda di Kyoto, che non prevede comunque licenziamenti a breve termine in azienda.