Pokémon Mystery Dungeon: I portali sull’infinito è il settimo videogioco tratto dalla serie Pokémon Mystery Dungeon. Dopo aver attraversato Game Boy Advcance e Nintendo DS, il settimo capitolo è già pronto a sbarcare su Nintendo 3DS, dal 17 maggio 2013. La serie non rappresenta altro che un validissimo Spin-Off delle avventure principali del mondo dei Pokémon, che ha conquistato milioni di fans in tutto il mondo.
Dopo quest’introduzione alla serie, introduciamo il videogioco in sè: Pokémon Mystery Dungeon: I portali sull’infinito. Per farlo al meglio, dividiamo la nostra recensione in Anteprima in più parti, esattamente 6 parti.
[quote style=’1′ cite=” title=”]IL POKÉMON SEI TU[/quote]
Ma questa non è una grossa novità, anzi è la caratteristica peculiare del gioco: sarete, fin dall’inizio del gioco, impersonati in un Pokémon (tra Pikachu, Snivy, Tepig, Oshawott e Axew). È possibile selezionare il “vostro” Pokémon (tecnicamente voi stessi) all’inizio del gioco, e non potrà essere cambiato. Inoltre, all’inizio della vostra avventura dovrete scegliere anche il vostro amico Pokémon (tra Pikachu, Snivy, Tepig, Oshawott e Axew), ma non potrete scegliere il Pokémon uguale a quello che avete scelto in precedenza. Al contrario degli altri Mystery Dungeon, il Pokémon potrà essere scelto immediatamente, senza necessità di rispondere al tipico sondaggio iniziale.
[quote style=’1′ cite=” title=”]INSIEME SI VINCE[/quote]
Altra caratteristiche peculiare del gioco: l’amicizia e la collaborazione fanno la vera forza. Il gioco inizialmente si presenta come infantile e quasi banale. Fortunatamente, dopo un po’ di ore, la trama inizia ad essere piuttosto intrigata, e diventa più piacevole giocare. Il livello di morale del gioco è piuttosto altro e mira molto sull’altruismo, sulla collaborazione e sui valori dell’amicizia. Si nota una leggera “maturazione” della serie su molti punti di vista.
[quote style=’1′ cite=” title=”]GRAFICA E GAMEPLAY[/quote]
La grafica è pulita, semplice, vivace e sicuramente colpisce fin dal primo momento. Grazie all’analogico del Nintendo 3DS è possibile notare un decisivo miglioramento nei comandi, specialmente per quel che riguarda il camminare.
[quote style=’1′ cite=” title=”]FATTORE 3D[/quote]
Il 3D stereoscopico che offre il Nintendo 3DS è senza dubbio singolare. Dobbiamo dire che attualmente, a nostro giudizio, il 3D di Pokémon Mystery Dungeon: I portali sull’infinito è piuttosto ben curato e sopratutto molto profondo, a nostro parere uno dei giochi migliori su Nintendo 3DS per quanto riguarda da voce 3D.
[quote style=’1′ cite=” title=”]FUNZIONI AGGIUNTIVE[/quote]
Il gioco introduce anche una nuova voce al Menù principale: “Scopri un Metaportale!“. Grazie alla fotocamera del Nintendo 3DS sarà possibile cercare degli oggetti o delle forme circolari nell’ambiente intorno al giocatore per scoprire nuovissimi Metaportali, ossia delle porte d’accesso a nuovi dungeon!
Ma le novità, fortunatamente, non finiscono qui: vi aspettano anche altre funzioni. Tra le principali troviamo le funzioni di connessione ad Internet per il download di nuovi dungeon (tramite eShop, a pagamento), Streetpass (per aiutare i videogiocatori che hai incrociato mentre passeggiavi), una modalità wirless da 2 a 4 giocatori (ognuno deve possedere la propria cartuccia) e Spotpass (per ricevere alcuni annunci pubblicitari sulle promozioni e non solo).
[quote style=’1′ cite=” title=”]COMMENTO FINALE:[/quote]
Ci sono davvero moltissime buone ragioni per acquistarl: dalla nuova grafica 3D, ad iniziare una nuova avventura, portare al termine più missioni possibili, sconfiggere tanti Pokémon. Nel complesso il gioco non è sicuramente uno dei più impegnativi. Durante alcune parti il gameplaying potrebbe rivelarsi pesante, nel senso che richiede parecchia pazienza, ma in alcuni tratti diviene comunque alleggerito da sporadiche battute ironiche ed umorismo. Peccato per i Dungeon, molto ben curati, ma per certi versi non ci sono stati grandi cambiamenti sul campo delle battaglie e strumenti rispetto ai precedenti capitoli della serie. Un po’ noiosetto per chi non stravede per la serie.