Dopo i problemi legati alla comunicazione, all’organizzazione interna e all’aver sottovalutato il modello di sviluppo con il passaggio all’alta definizione, arriva anche il terremoto del Tohoku tra le cause della partenza a rilento che ha caratterizzato i primi mesi di Wii U sul mercato.
In un’intervista alla pubblicazione nipponica SAPIO, un portavoce di Nintendo ha fatto presente che quando il terribile terremoto ha sconvolto il Giappone le vendite di Nintendo 3DS stavano andando bene, poi hanno subito uno stop. Da lì c’è voluto il taglio di prezzo e una decisa spinta sul fronte dello sviluppo software per poter riguadagnare terreno con il portatile.
Dunque, anche se indirettamente, questa necessità di far ripartire Nintendo 3DS ha inficiato gli sforzi per lo sviluppo di Wii U, uscito a novembre dell’anno successivo ma con evidenti problemi di approvvigionamento di nuovo software da parte di Nintendo.
Fonte: multiplayer.it