Durante il VeneziaComics 2016 abbiamo avuto modo di conoscere e parlare con i ragazzi di Dayjob Studio, dei fumettisti italiani dietro ai fumetti ufficiali dei titoli prodotti da Devolver Digital e in particolare autori del fumetto prequel di Hotline Miami 2: Wrong Number.
Stgames: La prima domanda che vogliamo porvi riguarda Hotline Miami, il vostro fumetto che si pone a cavallo fra il primo capitolo del videogico e Wrong Numbers, il secondo.
Come nasce questa collaborazione fra di voi e gli sviluppatori del gioco e sopratutto come nasce questo progetto?
Dayjob Studio: (Federico) Molto semplicemente è uno dei miti titoli preferiti e ci ho giocato, spinto da un mio amico, quasi subito dopo il lancio.
Il titolo mi è piaciuto fin da subito e dopo aver visto che lo sviluppatore era molto disponibile l’ho contattato su Steam e abbiamo iniziato a parlare, così per caso.
Non c’erano idee di fumetto nell’aria, non c’era niente, solo un appassionato che parlava con lo sviluppatore di uno dei suoi giochi preferiti.
Dopo qualche mese in cui parlavamo gli ho detto che facevamo fumetti e gli ho mostrato qualcosa, a quel punto è stato lui a proporci di scrivere una storia molto breve su Hotline Miami.
Ne ho parlato con gli altri membri del gruppo e così abbiamo prodotto una brevissima storia di 6 pagine che è piaciuta molto ai due sviluppatori che l’hanno fatta leggere a Devolver Digital che, entusiasti, hanno pensato di creare questa sorta di “fumetto trailer” per i loro giochi.
Stgames: Ci saranno altri capitoli del fumetto di Hotline Miami in futuro che magari andranno ad arricchire e a spiegare meglio la trama del gioco?
Dayjob Studio: (Federico) Fondamentalmente per ora si tratta di un mezzo segreto ma ci prepariamo ad un annuncio imminente. Faremo un nuovo fumetto su Hotline Miami, si tratterà di una mini-seri un po’ più lunga.
Circa 200 pagine di prodotto fra storia principale e mini episodi.
Non credo che andrà a spiegare ulteriormente la trama del gioco ma andrà a porsi accanto alle vicende del gioco.
La stiamo pensando per essere letta anche da di non ha giocato il gioco quindi quasi sicuramente avrà più senso come storia a se stante.
La differenza principale con il primo fumetto sta proprio in questo: mentre il primo era pensato per chi avesse già giocato il primo capitolo in modo tale da essere “accompagnato” verso Hotline Miami 2 questo nuovo progetto mira ad un pubblico più ampio che ne possa godere anche senza conoscere il mondo di Hotline Miami.
Stagames: Parlando un po’ di progetti futuri, sappiamo che avete in programma un fumetto su Enter the Gungeon, uno dei nuovi titoli Devolver.
Il gioco a differenza di Hotline Miami non sembra avere una trama tanto complessa come quella di Hotline Miami e sulla quale si può costruire un fumetto. Come avete intenzione quindi di gestire un fumetto su un titolo del genere?
Dayjob Studio: (Federico) Di certo non ha una trama importante come su Hotline Miami il quale mi sembra essere uno fra i giochi action in cui la trama ha tantissima importanza.
Enter the Gungeon ha però un mondo abbastanza ricco e definito con abbastanza personaggi e dettagli da poterci scrivere su una storia: nello specifico abbiamo scritto una storia che è incentrata su due degli NPC che si possono incontrare all’interno del gioco.
Stgames: Sarà necessario aver giocato e conoscere Enter The Gungeon per apprezzare e capire al meglio il fumetto?
Dayjob Studio: (Riccardo) Il gioco si presenta più come un’introduzione.
(Federico) Diciamo che sarebbe sempre meglio fruire di entrambi i prodotti in contemporanea…
(Maurizio) Ecco, noi abbiamo creato proprio una sorta di introduzione che cerca di spiegare le motivazioni che spingono i protagonisti ad entrare nel Gungeon, quindi noi puntiamo proprio a presentare questo gioco.
(Federico) Per essere più precisi diciamo che la nostra storia mima un po’ una run del gioco che in quanto Roguelike cambia ad ogni run quindi noi raccontiamo un po’ una partita completa.
Abbiamo cercato quindi di ricreare appunto le situazioni di una partita giocata all’interno di questo fumetto.
(Maurizio) Bisogna anche considerare la finalità di questi fumetti per questi giochi che puntano ad essere una sorta di “trailer” su carta, una specie di introduzione al gioco in se.
Oltre a questi due (Hotline Miami ed Enter the Gungeon) abbiamo creato altri due prodotti del tutto simili, uno per Gods will be watching e uno per Ronin che fanno sempre da introduzione al gioco stesso.
(Federico) Nel caso di Gods Will Be Watching per esempio abbiamo cercato di dare più spazio e spessore agli antagonisti del gioco in quanto venivano meno esplorati all’interno del gioco stesso.
In realtà poi alcune cose sono passate direttamente dal fumetto al gioco stesso, come ad esempio in Hotline Miami il nome dei Ghost Wolves deriva direttamente da noi, cosa che ci ha fatto ovviamente piacere.
Stgames: Domanda finale. Il personaggio di Hotline Miami preferito?
Dayjob Studio: (Maurizio) Per quanto mi riguarda sicuramente il maiale al quale mi sono affezionato sicuramente mentre disegnavo le scene: immaginarsi qualcuno che uccide in modo sempre diverso ti porta ad affezionarti un po’ a quel personaggio.
(Alberto) Anche per me il maiale anche se fra i miei personaggi preferiti rientrano di certo anche i Fans.
(Federico) Domanda difficile. Potrei dire tutti perché mi piacciono tutti. Se devo pensare a qualcuno che mi ha catturato per la sua storia direi qualcosa del primo titolo, come Jacket, ma sarei banale.
Altrimenti potrei scegliere Tony, o qualcuno dei Fans in generale.
Anche il detective del secondo capitolo ha una storia piuttosto interessante però…
Stgames: Allora, noi vi ringraziamo tantissimo per la grandissima disponibilità e per le risposte. Vi auguriamo tantissima fortuna per i vostri progetti futuri e alla prossima!
Dayjob Studio: Grazie a voi! Alla prossima!